Lacrima

1.6K 105 3
                                    

Apre la porta dirigendosi verso lo stipite della cucina prende quelle due pillole prescritte dal medico e cerca di regolarizzate il respiro. Beve l'acqua, inghiotte veloce e chiude gli occhi

- perché di nuovo! Perché ?!

Squilla il cellulare
Trema al solo sentire la suoneria. Lo prende dalla tasca per vedere chi fosse e legge 'Giulio', fa un respiro sollevato e risponde

- ma dove sei finito , ti aspetto da un ora ormai
- ehi Giulio, sono per strada arrivò subito
- sarà meglio!!!

Beve nuovamente un po' d'acqua, respira profondo, prende le chiavi ed esce da casa. Arriva a casa di Giulio e lo vede già fuori dal portone che l'aspetta. Gli fa cenno e sale in macchina. Stranamente trovano un posto libero vicino il locale e si parcheggiano subito. Spegne la macchina e scendono. Ad aspettarli al tavolo c'è già Valentina con altre due amiche molto carine Laura e Martina. Si salutano e prendono posto. Chiamano il cameriere per ordinare qualcosa da bere.
Parlano, ridono, tranquilli. Scherzano con Giulio che fa il buffone come al suo solito.

- ragazzi ecco al voi le vostre ordinazioni
- grazie gentilissimo

Mentre beve la sua vodka alla fragola, sente vibrare il cellulare.

- so dove ti trovi ! Sono per strada, dobbiamo parlare adesso.

Inizia a sudare freddo e decide di andare in bagno per sciacquarsi la faccia. Ritorna dai suoi amici camuffando il suo stato d'animo. E ritorna a ridere e scherzare come se nulla fosse.

Torna a vibrare il cellulare
- esci sono fuori

Vorrebbe piangere, urlare, gridare. Ma si trattiene, cerca di mantenere la calma per non far preoccupare i suoi cari amici

- ragazzi esco un secondo a fumare una sigaretta
- ok noi ti aspettiamo qui
- perfetto

Esce da quel posto che profumava di alcool e pesco. Esce da quel posto che era piano di serenità e spensieratezza. Esce per entrare in una nube soffocante come quegli occhi che se fossero pugnali  lo avrebbero trafitto in ogni centimetro della sua pelle.

- come hai fatto a trovarmi
- io so tutto di te

Voleva morire. Quella frase folgora come un fulmine il suo corpo. Rimane in mobile. Quasi non respira più. Pietrificato da quella cattiveria che quell'uomo emana con la sola presenza.

- che vuoi? Non ti è bastato quello che hai preso due anni fa ? Non sei soddisfatto ? Cosa vuoi ancora da me ?
- soddisfatto dici?! Ah ah
Tu non hai idea di quello che hai fatto a me, quanto ho sofferto. Finché non soffrirai quanto TU hai fatto soffrire me non sarò mai soddisfatto ...
Ricordatelo. Adesso ti saluto,vai a divertirti come se nulla fosse! Sei sempre stato bravo in questo...

E lo lascia lì, solo.
Rimase con gli occhi sbarrati per un po'. Immobile senza fiatare si accascia a terra iniziando a piangere. Un pianto
Disperato. Doloroso. Silenzioso ma assordante allo stesso tempo. Non trova una fine. Butta via tutte quelle lacrime sopite che non sapeva di aver dentro. Cerca di tranquillizzarsi, di respirare, ma non riesce.
Fino a quando sente una voce, maschile, delicata con un tono preoccupato

-scusa ti senti bene ? Hai bisogno di qualcosa ?
Alza lo sguardo e vede due occhi che lo guardano intensamente. Due occhi inteneriti dal suo stato. Quegli occhi che vorrebbe odiare in quel momento, e lo fa, lo guarda con occhi arrabbiati, sa che quel ragazzo non c'entra niente ma non riesce, in quel esatto istante odia tutto, tutti, il mondo intero. Per educazione però risponde per quanto possibile con un tono calmo.

- no grazie. Lasciami semplicemente solo.

Abbassa nuovamente il viso e sente quei passi che erano vicini al lui, allontanarsi sempre di più.

Sente qualcuno che corre verso la sua direzione e credette che fosse il ragazzo di prima

- ho detto che voglio rimanere da solo
- si come no. Secondo te ti lascio in queste condizioni

Alzo la testa e vedendo Giulio, si alzò di scatto e abbracciandolo crollò nuovamente in un pianto inconsolabile.
L'amico l'abbraccio di rimando e per tranquillizzarlo gli accarezzava la
Schiena dicendo di star calmo.

- mi dici che hai ?
- è tornato
Giulio si stacca dall abbraccio per guardare dritto neglio occhi l'amico
- che cazzo dici?
- sapeva dove mi trovavo. Ha detto che sa tutto di me, ha detto che non mi lascerà in pace finché non mi vedrà soffrire veramente. Giulio che devo fare ? Io ... io non lo so
- prima di tutto calmati. Non si merita le tue lacrime.
Secondo ora andiamo a divertirci che le ragazze ci aspettano.
Terzo continueremo a vivere ed andare avanti per la nostra strada. Se dovesse ritornare ci sono io!!
- Giulio non mi lasciare anche tu, no .. non riuscirei a farcela una seconda volta.
- quanto sei scemo. Non lo
Farei mai e poi mai. Sei il mio caro
Amico e guai chi ti tocca.
Abbiamo superato tutto questo anni fa ricordi ? Affronteremo nuovamente tutto insieme, sempre insieme.
- grazie

Quella semplice parola che voleva dire tanto. Grazie per sopportarmi, grazie di supportarmi, grazie che mi fai ridere, grazie per esserci sempre, grazie che ogni volta sei presente nei momenti di sconforto e grazie per asciugarmi quelle lacrime che prepotenti escono senza chiedere il permesso. Grazie per essere un grande amico.

- ok ricomponiti perché ogni sera è un occasione per far conquiste
- ma quanto sei scemo
- si questo scemo adesso ti prende di peso se non ti smuovi seriamente

Ritornarono al tavolo da Valentina e le altre. E si rimisero a sedere . Ragazze dai ordiniamo qualcosa di forte che c'è ne di bisogno
- Cameriereeee!!!

- Giulio ma come facevi a sapere dov'ero?
- ah si! Un ragazzo carinissimo mi ha detto dove ti trovavi
- mmh
- ah devo anche dirti che era proprio un bel tipo (fa l occhiolino)
- idiota!

Si guarda intorno per cercarlo, o meglio cercarli. Aveva solo intravisto il volto ma quegli occhi non poteva dimenticarli così profondi e penetranti che procurato lungo il suo corpo un brivido mai provato fino ad ora. L'unica cosa che voleva era rincontrarli almeno un altra volta, di nuovo. Si guarda un po' in giro.
Niente
Il nulla
Dove saranno?

Quella Crepa Sul CuoreWhere stories live. Discover now