Inseguendo il tuo respiro

1.3K 92 13
                                    

L'amore fugge come un'ombra
l'amore reale che l'insegue,
inseguendo chi lo fugge,
fuggendo chi l'insegue
(Shakespeare )

Buongiorno..

Una parola semplice.
Banale.
Priva di significato, per molti.
Ma che può assumere un valore assoluto, se pronunciate dalla persona che ami.

Buongiorno piccolo mio, svegliati, la colazione è già pronta.

Quella donna che per lui era tutto. Il suo punto di riferimento, colei che amava Claudio semplicemente. Senza cambiarlo, senza giudicarlo. Per lei Claudio era il suo dolce, delicato, amato, nipote. La sua vita. Il suo amore più grande.

E senza di lei, un grande vuoto, si fece spazio dentro di lui. Manca più dell'aria, manca chi riusciva a capirlo ogni volta, manca la sua fortezza, manca la sua corazza, manca la persona che riusciva ad accettarlo.
E la sua perdita, per Claudio, è stata la morte della sua stessa anima.

Quei buongiorno, scomparvero come nulla. Portati via dal buio di ogni notte. Quel buongiorno, tanto sperato, tanto agognato ad ogni mattina, da nessuno veniva pronunciato, in quella casa.

Era solo ormai.

Chi avrebbe dovuto augurargli il buongiorno?

Quella solitudine che divenne parte di se, sempre più annidata dentro il cuore.
Era un anima solitaria
Era una persona sola
Era un uomo senza una ragione di vita.

La sua vita non aveva un senso ormai. Non aveva una famiglia, non aveva nessuna persona importante per lui.

Oggetto.
Lui era un oggetto diventato.
Del desiderio.
Del godimento.

La persona che ama, si stava sgretolando davanti ai suoi occhi, e lui era impotente. Quella malattia non si contrasta. Quel male non si supera.

Non poteva rimanere a guardare, quindi si buttò in quello schifo per disperazione, per non pensare a tutto il ribrezzo di quella che tutti chiamano vita.

Lasciandola sola, lì in quella casa.
Ma sentendo un male dentro, che opprimeva sempre di più la sua cassa toracica, lasciandogli solo quel poco di aria per sopravvivere.
Ogni notte era sempre la stessa inutile routine.

Vomito. Lacrime. Buio. Urla.

Rosso era il colore, di quei pugni che sbatteva su ogni parete di quell'inferno, trasparenti erano le lacrime che cadeva sulle sue guance, quel colore nullo che sapeva di vuoto, quello che era diventato.

Vuoto.

Niente sentimento
Niente amore
Niente felicità

Solo Dolore.
Angoscia.
Tristezza.

Fino a quando non arrivò il vero tormento,a finire di distruggerlo, più di quanto non fosse rotto già.

Claudio sentiva quel piccolo senso di serenità invadergli tutto il corpo, abbracciando Mario, sentendolo vicino a lui.

Credeva che tutto questo gli sarebbe bastato.

Quella Crepa Sul CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora