capitolo venticinque

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Mi girai e rigirai nel letto prima di rinunciare finalmente a provare ad addormentarmi. C'erano semplicemente troppi pensieri nella mia testa e la luna piena che illumiminava la camera con la sua pallida luce era anche un'altra cosa che mi teneva sveglia.

Sospirando, mi alzai lentamente e abbassai leggermente il bordo della maglia bianca sopra il pantalone del pigiama. Poi andai verso la porta e la aprii silenziosamente.

Decisi che avrei bevuto un bicchiere d'acqua al piano inferiore, poi sarei ritornata nella stanza degli ospiti.

Provando a muovermi silenziosamente così non avrei svegliato nessuno, camminai verso le scale. Il mio sguardo volò sulla porta della stanza di Harry, che era chiusa, e scesi con esitazione. Volevo davvero parlargli perchè c'erano così tante cose che non capivo e lui era l'unico che poteva darmi le risposte. L'altra ragione più grande era che volevo solo sapere se c'era un modo per aiutarlo. Il segreto che si portava dietro gli gravava addosso, l'avevo percepito nonostante sapevo provasse a nasconderlo. Ovviamente c'era molto di più dietro la rosa blu che avevo visto sul suo braccio, forse qualcosa di pericoloso. Qualcosa che doveva rimanere nascosto. Avevo già assistito ad alcuni effetti che il fiore misterioso aveva, ma per qualche ragione sentivo che c'era molto altro.

Presi un profondo respiro prima di voltarmi lentamente. Harry molto probabilmente stava dormendo e non volevo infastidirlo nel mezzo della notte. Gli avrei parlato quando sarebbe stato il momento giusto.

Scesi le scale e mi diressi alla cucina. Non mi permisi di accendere le luci, quindi la luminosa luna che filtrava attraverso la finestra era la mia unica fonte di luce quando aprii il mobile e presi un bicchiere. Aprendo il rubinetto, aspettai che l'acqua si facesse fredda prima di riempirmi il bicchiere. Poi chiusi il rubinetto, ma, prima che potessi fare un sorso, un movimento nell'angolo catturò la mia attenzione e mi voltai verso la finestra.

Quello che vidi mi fece congelare sul posto.

Una figura scura era in piedi proprio fuori dalla finestra e, nonostante non gli vedessi il volto, sapevo che mi stava osservando. Potevo quasi sentirlo fissarmi, facendomi tremare il corpo per la paura e farmi quasi fermare il cuore nel petto. Il bicchiere mi scivolò da mano e cadde per terra, rompendosi.

In quel momento la figura si mosse velocemente e poi non vidi più nulla.

Ero di nuovo sola con la luna.

Annaspando in cerca d'aria, mi appoggiai al bancone della cucina dietro di me, ma non mi mantenni bene. Invece quasi caddi per terra, ma delle braccia forte mi presero prima che succedesse.

"Heth...oh mio...sei ferita?" sentii la voce leggermente allarmata di Harry. Per un momento non riuscii a rispondergli, stavo ancora tremando, ma, quando lo sentii avvolgere le braccia intorno al mio corpo e aiutarmi ad alzarmi gentilmente, la mia paura diminuò un po', nonostante non fosse svanita completamente.

"Io...io ho visto..." balbettai ma il mio respiro era troppo rapido, quindi non riuscii a dire una frase sensata. Fissai la finestra, quasi aspettandomi che la figura fosse di nuovo lì, ma non vidi nulla di insolito.

"Ho visto...qualcuno fissare..." guardai Harry e per qualche ragione sentii un nodo formarmisi in gola.

"Shh, vieni qui." Harry mi tirò più vicina e lo sentii strofinarmi la schiena in modo rilassante. Premetti la guancia sul suo petto e avvolsi le mie braccia con forza intorno al suo corpo.

"Non li lascerò farti del male." lo sentii sussurrare piano, ma non ero sicura se l'avesse detto a me o stesse parlando con se stesso. Tuttavia, qualcosa nel suo tono mi fece accigliare leggermente e pensai subito a quella notte quando ero uscita per guardare le stelle e mi ero scontrata con Harry. Lui aveva detto che di notte sarei dovuta rimanere dentro e riuscivo a ricordare che c'era qualcosa nella sua espressione.

The Blue Rose [h.s. - italian translation]Where stories live. Discover now