capitolo cinquanta

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I minuti passavano tortuosamente lenti. Cercai di fare del mio meglio per focalizzarmi sull'aiutare Niall ad editare il video che dovevamo fare insieme alle nostre altre azioni durante la serata. Tuttavia i miei pensieri continuavano a tornare sugli altri ragazzi, paura e preoccupazione riempivano il mio cuore al punto tale che fui davvero vicina ad andare all'istituto. L'unica cosa che mi fermava era Niall, non volevo lasciarlo da solo nel parco dove sarebbe stato un obiettivo facile dal momento che la sua attenzione era maggiormente sul suo laptop, non avrebbe neppure notato se qualcuno gli si fosse avvicinato.

"È finito ora, ho aggiunto anche la parte di filmato dalla videocamera dell'istituto." sentii Niall dire. Il mio sguardo era fisso sul cielo, era ancora buio e non si sarebbe schiarito ancora per un po', ma sapevo che il mattino era vicino.

"Bel...bel lavoro Niall." mi voltai verso di lui e gli feci un debole sorriso che non raggiunse i miei occhi. Poi mi sedetti accanto a lui sulla fredda panchina, avvolgendomi le braccia intorno al corpo tremante. Solo ora notai quando freddo fosse davvero il tempo, l'inverno era davvero vicino. Per un momento rimasi soltanto seduta in silenzio, guardando il mio respiro uscire in nuvolette di vapore bianco e contanto i battiti.

"Hai freddo? Tieni, prendi la mia giacca." la gentile voce di Niall interruppe il silenzio e presto lo sentii posarmi la sua calda giacca sulle spalle.

"G-grazie." riuscii a sussurrare, questa volta facendogli un sorriso sincero, che lui ricambiò.

Improvvisamente il suono distante di un motore di una macchina riempì il silenzio della notte.

Io e Niall ci irrigidimmo immediatamente, guardandoci, prima di alzarci velocemente. Niall chiuse il laptop, posandolo nella sua borsa sportiva che aveva portato con sè quando avevamo lasciato la casa di Zayn. Poi lo sentii afferrare la mia mano, il suo sguardo allarmato fu abbastanza per rivelarmi i suoi pensieri, sebbene non a parole.

Non sapevamo se la macchina che si stava avvicinando fosse nostro nemico o i nostri amici.

Velocemente corremmo verso due grandi querce che erano spesse abbastanza da nasconderci. Niall velocemente mi tirò a terra, tenendo il braccio in modo protettivo intorno alle mie spalle. Provando a regolare i nostri respiri accelerati, ascoltammo il suono diventare più rumoroso, finchè non vedemmo dei fari da dove eravamo accovacciati.

"Merda, mi sono dimenticato della mia macchina." sentii Niall sussurrare. La sua macchina era ancora parcheggiato al lato della strada, chiunque avesse guidato verso il parco l'avrebbe notata. Potei soltanto pregare che non fosse il governo o gli uomini di Mr. Conner (che era il capo nell'istituto). Se ci stavano cercando, sarebbe stato sempire per loro controllare la targa della macchina di Niall e fare due più due.

Attentamente, sbirciammo da dietro i tronchi delle querce, guardammo la macchina che ora si era fermata davanti la macchina di Niall. Il guidatore non aveva spento ancora il motore.

"Quella non è la macchina nè di Zayn nè di Louis." sussurrai, sentendo il cuore martellare nel mio petto. Da dove ci stavamo nascondendo, non riuscivo davvero a distinguere chi ci fosse dentro.

"Cosa facciamo?" mi voltai verso Niall, che mi guardò nello stesso momento. "Dovremmo correre?"

"Penso che sia meglio rimanere nascosti per ora." sussurrò Niall.

Sbirciammo attentamente di nuovo da dietro gli alberi e improvvisamente vidi le portiere della macchina aprirsi. E la prima persona ad uscire fu...

Harry.

Potevo risconoscerlo anche da lontano.

Non realizzai neppure di aver iniziato a correre verso di lui dal nostro nascondiglio, il sollievo riempiva ogni cellula del mio corpo. Sentii debolmente Niall sussurrare-urlare qualcosa, ma non lo ascoltai, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era che Harry era ritornato vivo.

The Blue Rose [h.s. - italian translation]Where stories live. Discover now