capitolo trenta

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Ci vollero un paio di secondi prima che le sue parole affondassero finalmente nella mia mente.

Indietreggiai, scuotendo la testa, e colpii con la mano alcune penne e fogli, che stavano sulla scrivania di Harry e caddero a terra. Diedi le spalle ad Harry e provai a calmare il mio respiro accelerato mentre guardavo fuori attraverso le tende. La pioggia billava sulla superficie del vetro e gli ultimi raggi del sole filtravano attraverso le scure nuvole grigie, che minacciavano di coprire di nuovo il cielo.

Lui può vedere i pensieri della gente...lui può vedere i miei pensieri.

"C-come?" riuscii a sussurrare, mentre mi aggrappavo con entrambe le mani al bordo della scrivania.

"Quando...quando guardo nei loro occhi...essi riflettono i pensieri delle persone." sentii Harry rispondere con la voce leggermente tremante.

Il mio cuore iniziò a battere ancora più velocemente e chiusi gli occhi, sospirando.

"Cos'altro?" chiesi con calma.

"Posso diventare invisibile, per un tempo più lungo della maggior parte di coloro che hanno la rosa blu. Io...uso a malapena quel potere, perchè è troppo pericoloso. L'ho usato soltanto due volte in vita mia."

Il ricordo di quando ero stata quasi picchiata nell'aula balenò nella mia mente. Le porte erano state bloccate, ma comunque...Harry era riuscito ad entrare e a salvarmi dalle persone che più mi odiavano. Solo ora capii come avesse fatto, ma comunque non capivo perchè l'avesse fatto. A malapena ci conoscevamo allora e aveva comunque rischiato tutto per proteggermi. Lui poteva essersi esposto, diavolo, scommettevo che Callie, Austin e tutti gli altri che erano presenti stavano già sospettando qualcosa. Immaginavo che l'unica ragione per cui non avessero detto nulla di lui a qualcuno era perchè non sapevano dell'esistenza della rosa blu e avevano paura che la gente avrebbe soltanto riso. Non c'erano persone con i poteri nel nostro mondo, questo era ciò che ci veniva insegnato e le persone, ingenuamente, ci credevano.

Aprii lentamente gli occhi e guardai una goccia scivolare improvviamente lungo il vetro della finestra. E sentii le mie mani iniziare a tremare e il cuore martellare nel petto quando un pensiero mi attraversò la mente.

"Riguardo la tua abilità di mostrare alle persone il loro passato...quante volte l'hai usata?" chiesi con voce appena udibile. Harry rimase silenzioso per un momento.

"Solo una volta," rispose, facendomi quasi fermare il cuore nel petto. La sua risposta confermò il mio pensiero riguardo a quanto effettivamente si fidasse di me sin dall'inizio, quando lui non poteva essere sicuro che non l'avrei detto a nessuno. Ma comunque non capivo perchè? Perchè aveva scelto me tra tutte le persone?

"Non ho mai pianificato di usare quel potere, finchè...ho incontrato te." continuò Harry. "Ho visto tramite i pensieri di Callie ed Austin che non hai ucciso tu Alyson e ti ho fatto rivivere quella parte del tuo passato unendo i loro ricordi ai tuoi. Pensavo...che se avessi saputo la verità, quella parte oscura ti avrebbe lasciata andare e tu avresti smesso di incolparti, ma sfortunatamente non è successo. Ho notato che quella voce dentro la tua testa ti tortura ancora, anche dopo averti mostrato parte del tuo passato. Quindi ho immaginato ci fosse un'altra ragione più profonda dietro al tuo dolore. Era nascosta in quello che è successo nella tua famiglia. Ho visto quanto dolore ha provocato in te, ma per scacciare via quella voce colpevole dalla tua testa, dovevo far sì che mi parlassi dei tuoi genitori e della tua infanzia. Nel modo in cui la ricordavi."

Sentii una lacrima scapparmi dall'occhio e scivolare lungo la mia guancia. Allentai la presa sulla scrivania, ma comunque non mi voltai verso Harry.

"Quindi quella voce era il mio lato oscuro e tu...tu l'hai cacciata via dalla mia mente," dissi ricordando il modo in cui Harry mi aveva guardata negli occhi quando eravamo in strada. Avevo percepito qel potere nei suoi occhi, mentre aveva zittito la voce che...avrebbe potuto uccidermi alla fine.

"Perchè...?" mi voltai per guardare Harry. Dal modo in cui stava in piedi, con le spalle sese e gli occhi che a malapena incontravano i miei, potevo percepire che fosse nervoso...no, piuttosto spaventato. Aveva detto che potevo andarmente dopo avermi detto di sè, di chi era davvero, ma ora, mentre lo guardavo stare in piedi in modo vulnerabile, sapevo quando effettivamente volesse che rimanessi. Ma comunque, aveva deciso di dirmi il suo segreto più profondo, nonostante sapesse il rischio.

"Perchè hai fatto tutte quelle cose per me?" chiesi alla fine ciò che avevo voluto sapere da molto tempo.

Harry sollevò la testa e mi guardò dritta negli occhi. Notai immediatamente che c'era qualcosa di diverso nel suo sguardo, qualcosa che non avevo visto prima.

"Quando ti ho vista la prima volta...ho notato che avevi qualcosa di particolare negli occhi. Sono puri." Harry fece un piccolo passo verso di me. "Le persone per tutta la tua vita ti hanno detto che sei un errore, ma non potevano che avere torto. Tu non sei solo un piccolo fiore in mezzo agli altri, tu sei molto di più. In più tu cerchi di proteggere le persone, sei altruista e gentile. Se ti vedessi nel modo in cui ti vedo io, capiresti quanto sei davvero eccezionale."

Le lacrime offuscarono la mia visuale e guardai altrove per un momento per scacciarle via. Non potevo neanche descrivere come mi sentivo in quel momento, il cuore era pieno di un'emozione che non sapevo come chiamare. Nessuno mi aveva mai detto che ero una persona eccezionale, nè fatto ciò che Harry aveva fatto per me. Mi aveva mostrato che c'era un cielo pulito dietro le nuvole scure e non sapevo se potevo mai ringraziarlo abbastanza. Lui era il mio salvatore, la mia casa, nulla poteva cambiare il fatto che mi importasse di lui. Nè il suo passato, nè i suoi poteri, nulla.

Mi voltai verso di lui e guardai nei suoi occhi verdi. Poi feci un passo e improvvisamente non riuscii più a trattenermi ed eliminai velocemente la distranza tra di noi e avvolsi le braccia intorno a lui. Lo sentii irrigidirsi per la sorpresa, ma si riprese velocemente e rispose al mio abraccio. Gli accarezzai gentilmente i piccoli ricci sul resto del collo e chiusi gli occhi, inspirando il suo profumo familiare.

E in quel momento seppi che non importava cosa sarebbe successo, sarei sempre stata con lui. Perchè lui possedeva il mio cuore.

The Blue Rose [h.s. - italian translation]Where stories live. Discover now