Babysitting *attenzione spoiler*

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-Percy, non ce la posso fare.
-Dai!
-No, Testa d'Alghe.
-Annabeth...
-Miei dei!
-Annabeth, smettila di lamentarti e butta via questo coso!
-Che schifo!
-E io cosa dovrei dire? Lo devo fare tutti i giorni!
-Ma tu almeno sei abituato! Dei, che puzza!
-Appena lo butterai, non si sentirà nulla!
La bambina iniziò a lamentarsi.
-E ora? -chiese Annabeth buttando nella spazzatura... qualunque cosa avesse in mano. Percy tirò indietro le maniche e mise i guanti.
-Salvietta umidificata. -disse dietro la mascherina che indossava.
-Salvietta umidificata. -Annabeth gli diede la salvietta.
-Crema.
-Crema. -gli diede il flacone.
-Asciugamano. -Percy le mostrò le mani,
-Asciugamano. -Annabeth gliele pulì.
-Pannolino.
-Pannolino. -gli passò quella sottospecie di fagotto rosa.
-Body.
-Body. -Percy tolse i guanti e mise il body alla bambina.
-Tutina.
-Tutina.
Finalmente la bambina smise di piangere. Percy la prese in braccio e la piccola iniziò a ridere.
-Piccola peste! -esclamò.
Annabeth rise.
-Estelle, guarda qua. -disse il figlio di Poseidone girando la sorellina verso Annabeth. -Lei è Annabeth. Con te che piangevi non si è presentata.
La figlia di Atena prese una manina di Estelle.
-Ciao, piccola. -le disse. -Sei uguale al tuo fratellone, lo sai?
Estelle fece dei versetti di approvazione.
Annabeth aveva accettato di aiutare il suo ragazzo a fare da baby-sitter alla sorellina mentre Sally e Paul erano fuori per una festa. Era la prima volta che vedeva Estelle, da quando era nata.
-Andiamo in cucina, è ora della merenda. -disse Percy.

Percy si sedette sul divano con Estelle tra le braccia. Annabeth lo guardò: il suo ragazzo amava davvero quella bimba.
-Si vede che ti adora. -disse la ragazza appoggiata allo stipite della porta della cucina con un biberon in mano. Percy ricambiò il sorriso.
-Dici? -chiese. Annabeth si sedette vicino a lui.
-Estelle, tu che ne pensi? -domandò alla bambina. -Adori o no Percy?
Estelle la guardò con i suoi occhioni.
-Vuoi tenerla? -chiese Percy.
-Eh?
-Vuoi tenerla in braccio? -ripetè il figlio di Poseidone.
-Ma non... e se... non sono... brava, con queste cose.
-Annabeth, dai. -Annabeth si mise comoda e Percy le lasciò Estelle. Era un fagottino così piccolo! Percy le passò il biberon.
-Buona fortuna. -disse con un sorriso.
Estelle mangiava beatamente tra le braccia di Annabeth e Percy le guardava, seduto accanto.
-Sembra... -iniziò il figlio di Poseidone.
-Cosa?
-Sembra t-tua... -il ragazzo arrossì violentemente. -Tua figlia.
Annabeth arrossì a sua volta. -Nostra figlia, vorrai dire.
-Tu mi hai...
-Se mai avrò dei figli, Testa d'Alghe... -Annabeth guardò Estelle. -Mi piacerebbe che ci fossi tu al mio fianco.
Percy le diede un bacio sulla fronte.
Estelle finì di mangiare, così Annabeth la mise sulle spalle per farle fare il ruttino.
-Hai detto che con queste cose non ci sai fare. -le ricordò Percy. Annabeth si alzò.
-Qualcosa la so! -rispose lei.
Poco dopo, Estelle dormiva fra le braccia della figlia di Atena.
-Come hai... -fece Percy sconvolto. -Di solito ci impieghiamo ore per farla dormire!
Annabeth rise piano: -La porto in camera?
Non aspettò la risposta di Percy. Andò nella stanzetta rosa e mise la piccola nella culla. Poi chiuse la porta e tornò in salotto.
-Cosa dicevi prima? -fece Percy, rimasto seduto sul divano. -Sui bambini, intendo.
-Che qualcosa la so.
-Nono... -Percy si alzò con un sorrisetto malizioso. -Sui nostri bambini. Quelli che tu volevi avere con me.
Annabeth si sentì avvampare. Percy era così vicino che sentiva il calore del suo petto. Certo, non poteva negare che era una sensazione fantastica, stare lì in quella posizione, ma sicuramente non sarebbe durata: probabilmente i genitori di Percy sarebbero tornati non appena si sarebbero baciati.
-Io non ho detto nulla. -disse Annabeth indietreggiando fino alla parete.
-Oh sì invece. -Percy le bloccò i polsi al muro.
Ok, Sally e Paul sarebbero arrivati tra 5...
-Ti sbagli, Testa d'Alghe.
-Sicura?
4...
-Al 100%.
Le labbra di lui sfiorarono quelle di lei.
3...
Annabeth aveva il cuore a mille.
-Io non ne sarei così sicuro. -Poi le labbra del ragazzo si ancorarono a quelle della figlia di Atena.
2...
Annabeth chiuse gli occhi, liberando i polsi dalla presa di Percy e approfondendo il bacio. Almeno prima dell'arrivo di Sally e Paul un bacetto come quello non le avrebbe fatto male.
1...
Nulla. Nessuna interruzione.
Percy le baciò il collo, dandole i brividi.
Oh, dei!
-Percy... -disse Annabeth sapendo dove voleva arrivare il suo fidanzato e allontanandolo con la mano. -Non stasera, ok?
-Come vuoi... -Poi Percy la prese in braccio.
-Testa d'Alghe, che diavolo fai? -Percy la portò in salotto e la scaraventò sul divano.
-Almeno questo non me lo puoi impedire... -iniziò a farle il solletico sui fianchi, dove lo soffriva maggiormente.
-Percy... no!... smeh... smettilahah! -disse Annabeth tra una risata e l'altra.
Poi si sentì la porta d'entrata chiudersi e Percy si mise seduto sul divano con le gambe di Annabeth sulle sue.
Sally e Paul fecero capolino dalla soglia.
-Ciao, ragazzi! -salutò Sally. -Come è andata?
-Estelle si è appena addormentata. -rispose Percy.
-Come? -fece Paul.
-Merito di Annabeth. -rispose il ragazzo.

Qualche anno dopo...

Annabeth adorava aiutare Percy con Estelle.
La bimba aveva ormai sei anni e, grazie (o no?) a Percy, adorava il mare.
Quel giorno pioveva e non potevano uscire, così Annabeth optò per un gioco tranquillo.
-Vuoi giocare mmhh... Ad Ariel ed Eric? -chiese ad Estelle.
-Chi sono? -fece la bimba curiosa. 
Annabeth guardò il suo ragazzo: -Non le hai mai fatto vedere La Sirenetta? TU?
Percy sorrise imbarazzato: -Estelle, guardiamo un cartone?
Poco dopo erano tutti e tre sul letto di Percy davanti al computer.
-Percy è uguale al principe! -esclamò Estelle indicando lo schermo mentre Ariel cantava per Eric.
-Ahah già! -sorrise Annabeth.
-Ma io sono più bello! -disse Percy mettendo il broncio da cucciolo di foca.

Quando Sally tornò a casa, sorrise allo spettacolo: Percy dormiva con Annabeth ed Estelle rispettivamente alla sua sinistra e destra, il film che stavano guardando era appena finito e le sulla scrivania c'era una ciotola di pop corn mezza vuota.
Sally prese Estelle e la portò nella sua camera, poi tornò a chiudere la porta della stanza di Percy e sorrise di nuovo guardando la scena.
-Che succede? -chiese Paul rientrato in quel momento.
Sally gli fece cenno di tacere: -Guarda. -bisbigliò.
Percy abbracciava Annabeth e lei stava accoccolata al petto di lui, entrambi addormentati e con un sorriso sulle labbra.

Percy abbracciava Annabeth e lei stava accoccolata al petto di lui, entrambi addormentati e con un sorriso sulle labbra

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Percy ed Estelle, foto fatta da Annabeth
*quanto possono essere pucciosi?❤️*

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