Zia Sadie

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Al proprio matrimonio ogni donna vuole sentirsi una principessa, no? Tutto deve essere perfetto nel dettaglio, ma appena qualcosa cambia di neanche una virgola, ecco che si va in panico.
Parrucchiera in ritardo? Va beh, capita.
Vestito troppo stretto e mancano pochi giorni alla cerimonia? Vai da McDonald's a colazione, pranzo e cena e risolvi tutto.
C'è traffico per raggiungere il luogo prestabilito per la cerimonia? Una chiamata allo sposo e la cerimonia ritarderà un pochino.
Ma come risolvi il fatto di aver scoperto solo la sera prima di aspettare un bambino e hai delle nausee che manco Crono che vomita i suoi figli uno per uno?
Ecco cosa è successo a Ziah.
Perché sì, Ziah e mio fratello si sarebbero sposati proprio quel giorno alle 15 in punto.
[Penso che abbiate capito che sono Sadie, quindi... Ciao! Come state ragazzi?]
Erano passati sì e no una decina d'anni dalla guerra contro Apophis e Carter aveva chiesto a Ziah di sposarlo solo da un anno. Lei aveva accettato senza esitazioni: insomma, convivevano e stavano insieme da un sacco, perciò...
Ad ogni modo, Ziah era in bagno (a momenti si sposava con il water da tanto stava in quella stanza)  e se ne stava seduta a terra. I conati che non smettevano dalla sera prima, anche se erano meno violenti e non vomitava da quasi mezz'ora.
Lo so che state pensando "Oh dei, Sadie! E tu sei rimasta con lei tutto il tempo? Che schifo!".
Ma Ziah era pur sempre la futura moglie di mio fratello. Dovevo aiutare in qualche modo.
-Eddai, capisco che mio fratello ha un alito schifoso, ma così è troppo! -scherzai.
Ziah mi fece un debole sorriso e diventò di nuovo verde.
-Ma si può sapere cos'hai? -chiesi inginocchiandomi accanto a lei.
-Prometti di non dire niente a Carter?
-Promesso.
-Ieri... -si tappò la bocca e deglutì. -Ieri sera... ho... guarda nel cassetto del mio comodino.
Andai nella stanza di Ziah e Carter e aprii il cassetto: ciò che mi si parò davanti mi lasciò di stucco.
-Ziah, cosa significa? -chiesi tornando in bagno. -Avrete un coso con il pannolino che zampetterà per la casa?
-A quanto pare...
-E che aspettavi a dirmelo?! -esclamai sorridendo. -Oh dei, aspetta che lo sappia Carter e...
-No, non dirgli nulla! -mi interruppe Ziah tenendosi la pancia. -Gli dirò tutto io. Piuttosto, cosa faccio? Sto malissimo!
-Perché non ti stendi un po' e provi a dormire? -le proposi. -Starai meglio, vedrai.
Ziah annuì. La aiutai ad alzarsi e la misi a letto.
Erano le 10. Mancavano cinque ore.
Ziah dormì per tre ore buone e quando si svegliò stava benissimo.
La cerimonia si svolse all'aperto, essendo agosto, senza problemi.
E la sera, Ziah chiese l'attenzione di tutti gli invitati.
-Volevo solo dirvi che, beh... -si voltò verso Carter, seduto accanto a lei. -Carter diventerà papà!
Tutti gli invitati applaudirono, mentre Carter si alzava e abbracciava Ziah.

Nove mesi dopo...

-Carter! -esclamai vedendo mio fratello seduto fuori dalla stanza. Io e Walt lo raggiungemmo.
-Ehi! -mi salutò lui sorridendo. Si alzò e lo abbracciai.
-Allora? -chiese Walt indicando la porta chiusa con la testa.
Carter seguì il gesto: -È entrata quasi mezz'ora fa.
Come a farlo apposta, un'infermiera uscì.
-Signor Kane? -chiese con un sorriso. -Può entrare.
Sorrisi a Carter, che entrò chiudendosi la porta alle spalle.
Walt mi strinse la mano.
-Sono sicuro che sta bene. -disse, per poi baciarmi.
Pochi minuti dopo, la porta si aprì.
-Come sta? -chiesi alzandomi dalla sedia su cui mi ero seduta.
Carter uscì con un fagottino rosa in braccio e ci sorrise.
-Vi presento Ruby Kane. -disse.
-Oh dei! -dissi avvicinandomi a mio fratello. Walt mi imitò.
Carter ci mostrò sua figlia: pelle caffellatte come Ziah e capelli scurissimi come quelli di mio fratello.
-Awww! -esclamai.
D'accordo, dite pure che io non sono il tipo per queste cose.
Fatto?
Bene, ricredetevi.
Quando vidi Ruby mi sciolsi, letteralmente.
-Complimenti, amico. È bellissima. -disse Walt dando una pacca sulla spalla a Carter.
-Grazie. -rispose Carter.
-L'hai chiamata Ruby. -dissi trattenendo le lacrime. -Come la mamma.
Carter mi sorrise, un po' malinconico: -Credo che sia giusto, no? La mamma ha dato la vita per una missione senza la quale non avrei mai incontrato Ziah. E io e te non avremmo mai legato così tanto.
Poi mi porse Ruby: -Sadie, Ziah vorrebbe che sia tu la madrina di Ruby e io sono d'accordo con lei. Ti piacerebbe?
Presi la neonata. Dei, era leggerissima!
Feci sì con la testa senza staccare gli occhi dalla bambina.
Poi Ruby aprì gli occhioni: color ambra, come Ziah.
-Ciao, Ruby. -le dissi. -Sono zia Sadie.
La piccola mi osservò, curiosa.
Oh dei, neanche dieci minuti di vita e somigliava già a Carter!

One Shots... MezzosangueWhere stories live. Discover now