Tornare a casa

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*ho fatto solo loro 3 perché sono gli unici con una famiglia mortale...*

Percy
Percy sospirò.
Era arrivato. Finalmente avrebbe rivisto sua madre.
Ne aveva passate così tante (la perdita di memoria, l'impresa per sconfiggere Gea, il Tartaro...) che gli sembrava di essere stato via per secoli.
E invece non era passato neanche un anno.
Aprì il cancello con la chiave che aveva trovato nello zaino che si era portato al Campo Mezzosangue prima di perdere la memoria, rimasto nella Casa 3 fino al suo ritorno dalla Grecia.
Salì le scale per arrivare al quinto piano.
Il cuore gli batteva forte. Come avrebbe reagito sua madre? E Paul?
Era scomparso senza dire niente a nessuno e sapeva che Annabeth era andata a trovare sua madre in quei mesi, per consolarla e piangere con lei.
Arrivò davanti alla porta di casa.
Che fare? Doveva bussare o...?
Poi sentì una voce dietro di sé.
Una voce femminile.
Ma non una voce qualsiasi.
Era sua madre. Stava salendo le scale.
-Sì, grazie. Arrivederci. -era al telefono.
Percy si voltò proprio mentre Sally finiva la rampa di scale.
Sua madre non era cambiata affatto, tranne qualche filo grigio tra i capelli castani.
La donna alzò lo sguardo dalla borsa, dove aveva appena messo il cellulare.
E lo vide.
-Percy? -esclamò stupita.
-Ciao mamma. -disse Percy grattandosi la testa imbarazzato mentre abbozzava un sorriso. -Sono a casa.
Sally gli corse incontro e lo abbracciò stretto.
-Oh dei! -gli accarezzò i capelli neri, iniziando a singhiozzare. -Tesoro, non sai quanto siamo stati in pensiero! Ma dove sei stato? Cosa ti è successo?
Per tutta risposta, Percy la strinse a sé. Non voleva raccontare del Tartaro o di Gea. Voleva solo stare con le persone che amava, senza paura che dei e profezie venissero a sconvolgere la sua vita.
-Aspetta che ti veda Paul! -Sally sciolse l'abbraccio e guardò il figlio da cima a fondo. Percy sapeva di essere cambiato. Annabeth glielo aveva fatto notare al suo arrivo al Campo Giove.
La donna aprì l'appartamento ed entrò, seguita dal figlio.
Subito il profumo di biscotti blu gli arrivò alle narici.
Adorava i biscotti di sua madre!
-Paul? Non indovinerai mai chi ho trovato! -esclamò Sally appoggiando la borsa.
-Chi? -Paul uscì dalla cucina e, appena vide il figliastro, il suo viso si illuminò. -Percy!
-Ciao, Paul. -l'uomo lo abbracciò. Lo considerava suo figlio, anche se non avevano legami di sangue.
Passarono tutta la sera a parlare di ciò che era successo nell'ultimo anno: Percy raccontò del viaggio con Hazel e Frank in Alaska, della partenza con la Argo II alla volta della Grecia... quando toccò al Tartaro, sua madre lo strinse a sé, scompigliandogli i capelli.
-Percy, ora tocca a noi dirti qualcosa. -Sally prese la mano di Paul. -Avrai una sorellina.
Percy sorrise: -La chiamerete Ariel, vero?

Annabeth
Annabeth inspirò profondamente.
Era davanti a casa di suo padre da dieci minuti buoni, con il dito pronto a suonare il campanello.
Ma ogni volta che cercava di suonarlo, qualcosa la tirava indietro. Insomma, tra lei e suo padre la corda era sempre tesa, fin da quando era piccola.
La ragazza trattenne un urlo di frustrazione e si mise a camminare avanti e indietro davanti alla porta.
-Andiamo, Chase! Hai affrontato Aracne! -si disse fermandosi di colpo.
Si fece coraggio e premette il campanello.
Poco dopo, la porta si aprì. Era la sua matrigna.
-Annabeth? Sei davvero tu? -mormorò.
-Sì, Helen, sono io. -Annabeth fece un debole sorriso.
La donna la strinse a sé: -Eravamo così preoccupati! -disse, Annabeth ne era sicura, trattenendo le lacrime.
-Beh, ora sono qui. -La ragazza sciolse l'abbraccio e tirò su col naso.
-Helen, ho sentito la voce di Annabeth?
La figlia di Atena guardò all'interno della casa: suo padre era appena uscito dal salotto. Non era cambiato affatto.
-Ciao papà. -disse Annabeth asciugandosi gli occhi, diventati umidi.
Il signor Chase si avvicinò alla figlia e le prese le spalle, squadrandola da capo a piedi.
-Sei più bella dell'ultima volta. -disse.
-Attento a Percy. -E suo padre rise, per poi abbracciarla.
A quel punto, Annabeth si lasciò andare e pianse.
-Mi sei mancata, piccola mia. -mormorò suo padre dandole un bacio sulla testa.
Rimasero abbracciati a lungo e Annabeth riuscì a calmarsi.
Quando sciolsero l'abbraccio, la ragazza venne investita da due piccoli tornadi.
-ANNIE! -i suoi fratellastri riuscirono a buttarla per terra.
-Ehi! -esclamò lei scompigliando i capelli ai bambini.
-Ti siamo mancati? -chiese quello che doveva essere Bobby.
-Certo! Siete i miei rompiscatole preferiti! -lo ammise per la prima volta.
-Ma tu ce l'hai il moroso? -chiese Matthew sorridendo, furbo.
-Ma ehi! Sono informazioni personali! -ribatté Annabeth mettendo su il finto broncio.
-E allora chi è Percy? -domandarono insieme.
-E voi come lo conoscete?
I gemelli si guardarono con aria colpevole.
-Avete tre secondi di vantaggio. -lo avvertì Annabeth alzandosi. -Uno...
-Meglio se correte. -disse il signor Chase.
I bambini risero.
-Due. -continuò Annabeth. -Tre!
I due fratelli corsero via, inseguiti dalla figlia di Atena.

Piper
-Hai viaggiato per mezzo mondo per battere la Madre Terra. Hai combattuto contro mostri e giganti al fianco degli dei dell'Olimpo. Sei quasi morta innumerevoli volte e con te anche i tuoi amici... -disse il signor McLean contando sulle dita.
-Esatto. -rispose Piper convinta.
-E ti sei trovata un ragazzo... -proseguì passandosi la mano sugli occhi.
-Sì... -disse la figlia imbarazzata.
L'attore si alzò e si avviò fuori dalla stanza.
-Papà! Dove vai? -chiese la semidea preoccupata.
-A PRENDERE UN'ASPIRINA!
Piper si lasciò andare in una risata.
Suo padre tornò poco dopo, mentre lei stava ancora ridendo.
-Non c'è niente da ridere! -esclamò il signor McLean con una finta arrabbiatura. -Sarò costretto a metterti in punizione, Piper McLean!
Piper rideva ancora.
-Mi sa che dovrò cominciare da stasera. -l'attore scrocchiò le nocche. -Piper, stasera film.
-Cosa?! -Piper smise subito di ridere. -No!
-Oh sì! -disse invece il padre. -Un bel film con il tuo papà come protagonista!

*la parte iniziale di Pip è presa da una headcanon*

One Shots... MezzosangueWhere stories live. Discover now