Before: Is that... the end?

1.4K 106 22
                                    

*vi consiglio di preparare i fazzoletti. Ho pensato di scrivere questo dopo aver riletto la parte che avevo pubblicato Is that... the end? dove Leo racconta in una lettera*

-Ed ora? -chiese Hazel.
-Non ci resta che... beh... -disse Percy con la voce rotta.
Tutti capirono cosa intendeva: non c'era modo di uscire da quella stanza, l'ossigeno sarebbe finito in poco tempo e loro sarebbero...
-Non è giusto! -esclamò Piper singhiozzando. -Non voglio morire così! Dobbiamo portare a termine l'impresa!
Nessuno rispose.
Piper aveva ragione: ne avevano affrontate tante e dovevano morire per una minuscola distrazione?
Perché sì, mentre Piper, Annabeth e Percy stavano cercando di avvicinarsi ai giganti, ecco che li avevano presi e sbattuti in quella cella. Poco dopo erano arrivati anche gli altri, in condizioni pessime dato che avevano provato a combattere.
Non avevano fatto attenzione ed ora stavano pagando le conseguenze delle loro azioni.
In poco tempo iniziarono a stare male.
Erano tutti seduti con la schiena appoggiata ad una parete.
Frank cercava di consolare Hazel, che continuava a ripetersi di aver usato male la possibilità che Nico le aveva offerto.
Piper pensava a suo padre: dopo ciò che gli era successo con i giganti gli aveva fatto dimenticare tutto quello legato al mondo degli dei. Come l'avrebbe presa sapendo che la figlia era morta per colpa di creature di cui lui ignorava l'esistenza?
Jason stringeva la mano di Piper, pensando a Talia, che aveva conosciuto meglio nei mesi della costruzione della Argo II, e a come avrebbe reagito sapendo che suo fratello, che lei credeva morto fino a qualche mese prima, era morto per davvero.
Annabeth piangeva tra le braccia di Percy, dandosi della stupida per ciò che era successo.
Percy la teneva stretta a sé con sguardo assente. Avrebbe voluto tanto rivedere sua madre prima di... di finire nell'Ade.
Leo stava scrivendo qualcosa, asciugandosi le lacrime che minacciavano di uscire: non aveva mantenuto la promessa, Calipso sarebbe rimasta su Ogigia ad aspettarlo invano.
-Ragazzi. -disse Percy e tutti lo guardarono. -Voi pensate di rinascere?
Non seppero che cosa rispondere.
-Perché gli Dei non ci aiutano? -chiese Frank. -È tutta colpa loro! Siamo qui per una stupida impresa...
-È colpa di Era. -disse Leo appoggiando la testa alla parete e guardando il soffitto. -Se non avesse scambiato Percy e Jason tutto questo non sarebbe successo.
-O forse sì. -intervenne Jason. -Prima o poi avremmo scoperto l'esistenza di altri semidei.
-Jason ha ragione. -disse Annabeth. -Era destino.
-E la profezia? Era rivolta a noi per forza. -Percy imitò Leo. -Gea si sarebbe svegliata comunque.
Poco dopo stavano tutti malissimo.
Jason teneva Piper sulle gambe, stretta a sé. La figlia di Afrodite era la più debole in quel momento.
-Ho... ho paura. -mormorò lei. Solo Jason la sentì.
-Andrà tutto bene, ci sono qui io. -le rispose in un sussurro.
-Dov'è Leo? -chiese Piper a fatica.
Jason alzò lo sguardo sul figlio di Efesto, che stava ancora scrivendo la lettera, e gli fece segno di avvicinarsi.
Leo si trascinò accanto a lui, in modo che Piper lo vedesse.
-Miss Mondo. -la chiamò.
La figlia di Afrodite allungò una mano verso l'amico.
-Ti voglio bene. -disse lei.
Leo le strinse la mano nelle sue: -Anche io.
Poi Piper appoggiò la testa al petto di Jason.
-Ci troveremo... nell'Elisio.
Jason la baciò in fronte: -Sei tu il mio Elisio.
-E tu il mio.
E Piper chiuse gli occhi.
Jason singhiozzò guardando il viso della ragazza che amava. Le accarezzò la guancia: Piper sembrava felice, come se stesse dormendo.
Leo gli mise una mano sulla spalla.
-Frank... -mormorò Hazel alzando gli occhi sul figlio di Marte, che la teneva in braccio. -Questa volta accetterò il... il giudizio...
Frank le sorrise: -Aspettami. Lo affronteremo insieme.
Hazel gli asciugò una lacrima dalla guancia.
-Ti... ti amo. -sussurrò. E non si mosse più. Il figlio di Marte le baciò la fronte, trattenendo le lacrime.
-Annabeth. Guardami. -disse Percy alla figlia di Atena, che ubbidì. La ragazza si perse negli occhi verde mare di lui. Con le poche forze che le rimanevano si avvicinò al suo viso e lo baciò.
-Finché... finché siamo insieme. -mormorò Annabeth.
E le Parche tagliarono il filo.
Percy rimase a guardarle il viso per un tempo che gli sembrò infinito, giocando con i capelli biondi che la facevano sembrare una principessa.
-Siamo rimasti noi, eh? -Leo sorrise. -Mi mancherete, ragazzi.
-Ci vedremo nell'Elisio. -disse Frank a fatica. -Dopotutto, siamo eroi.
-Sette mezzosangue alla chiamata risponderanno. -iniziò Percy.
-Fuoco o tempesta il mondo cader faranno. -continuò Jason.
-Con l'ultimo fiato una promessa si dovrà mantenere. -fu la volta di Leo, che singhiozzò.
-E alle Porte della Morte i nemici armati si dovran temere. -concluse Frank.
Percy fu il primo a chiudere gli occhi, seguito da Frank.
-Leo... -mormorò Jason. -Sei... sei il mio migliore amico.
Leo sorrise debolmente e Jason lo ricambiò, per poi guardare un'ultima volta Piper.
Il figlio di Efesto chiuse gli occhi: -Mi mancherai, Raggio di Sole.

One Shots... MezzosangueWhere stories live. Discover now