It's a boy!

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Tutti pensano che avere un bambino sia bellissimo, no? Un cosino a cui cambiare il pannolino e che zampetta per la casa è la gioia di tutte le mamme, giusto?
Sbagliato.
Quando Sadie scoprì di aspettare un bambino il mondo le crollò addosso.
Lei e Walt erano insieme da un sacco, certo, ma non avevano programmato di avere un bebè così presto. Non erano neppure sposati!
Sadie aveva ventiquattro anni e voleva girare il mondo con Walt, cosa che le era stata negata per dodici anni.
Erano passati cinque mesi da quella sera in cui aveva scoperto del bambino e, sotto consiglio di Carter (l'unico che lo sapeva), aveva deciso di continuare con la gravidanza.
Il problema?
Non sapeva come dirlo a Walt.
Aveva iniziato ad indossare maglie larghe per nascondere il gonfiore, ormai evidente.
-Ehi, Sadie! -disse Walt entrando nell'appartamento. -Sono qui!
-Ciao! -salutò Sadie dalla cucina.
Walt la raggiunse e la baciò sulla nuca.
-Come è andata? -chiese Sadie.
-Ho un posto temporaneo fino a che non avrò trovato di meglio. -rispose lui prendendola in vita.
Lei si scostò, per paura che Walt si accorgesse della pancia.
-Sadie, sono mesi che ti comporti in modo strano. Si può sapere cosa ti prende? -chiese lui.
-Nulla, perché? -Sadie si sedette. -Vieni?
Walt si sedette davanti a lei e iniziarono a mangiare.

Sadie era nella stanza che condivideva con Walt e si guardava la pancia allo specchio.
Si voltò di lato.
-Dei... -mormorò. -Come lo diciamo a papà?
Accarezzò il gonfiore.
Aveva scoperto proprio quel giorno che avrebbe avuto un maschio.
-E poi come ti chiamerò, eh, mostriciattolo?
Guardò il suo riflesso e...
-Walt?! -esclamò vedendo il suo ragazzo che la osservava dalla porta con occhi e bocca spalancati dalla sorpresa. -Giuro che posso spiegarti!
Walt le si avvicinò: -Perché non me lo hai detto?
-Perché volevamo girare il mondo e un bambino è una realtà totalmente diversa... non siamo neanche sposati e... -disse Sadie abbassando lo sguardo.
-Ehi, non importa. -la interruppe lui alzandole il viso. -Viaggeremo insieme al bambino quando sarà abbastanza grande, che male c'è?
Sadie sentì un'enorme peso sparire dalle sue spalle e sorrise.
-Non sei arrabbiato? -chiese.
-No. Me lo hai tenuto nascosto per una buona causa. -rispose Walt.
Lei sospirò di sollievo.
-Un maschio? -domandò l'ospite di Anubi.
-Un maschio. -confermò Sadie. Walt la baciò sulla fronte.
-Hai già pensato al nome?

-Mamma! Papà! -esclamò il bambino. -Sono arrivati!
-Sì, Julius, stai tranquillo. -disse Walt prendendo il figlio in braccio.
Poco dopo, Carter, Ziah e la loro figlia, Ruby, entrarono nell'appartamento.
-Ciao! -salutò Ruby con un sorriso.
-Auguri, Julius! -Carter scompigliò i capelli al suo nipotino preferito, che compiva cinque anni.
-Grazie, zio Carter. -rispose Julius con un sorriso da combina guai ereditato da Sadie.
Sadie uscì dalla cucina accarezzandosi il pancione di otto mesi.
-Venite! -esclamò.
Dato che era il compleanno di Julius, mangiarono la torta e aprirono i regali, poi Ruby e Julius andarono a giocare.
-Allora? -chiese Ziah. -Pronti?
-Spero che sia più tranquilla di Julius. -disse Walt. Sì, avrebbero avuto una bambina.
-Quella peste ha preso da sua madre. -convenne Carter trattenendo una risata.
Per sua fortuna, Sadie aveva il pancione.
Lei credeva che Carter lo facesse apposta, a farla arrabbiare quando non poteva muoversi molto.
-Aspetta che nasca, poi vedrai, Carter. -fece Sadie incrociando le braccia.
Walt e Ziah trattenevano a stento le risate.

Vi basti sapere che quando nacque la piccola Sheila, Carter se ne andava in giro con uno scudo magico attorno.

One Shots... MezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora