28°capitolo - end of punishment

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Taylor Vega (POV'S)

Era quasi sera.
Ci trovavamo tutti dentro visto che ormai non si poteva più uscire.

«Dov'è la detenuta che sta nella A1?»

Stanno cercando qualcun'altro?› -mi chiesi non potendone più oggi.-

«La 4 0 1mi parve di sentire pronunciare il mio numero «È lì.»

Dopo che mi ebbe indicato quei due vennero verso di me.

Io «Che su–..» mi fecero alzare di peso!

Non stavo capendo,che stava succedendo?

Davanti al mio viso si presentò quello di Jo -Spalancai le palpebre- ‹C-che cosa vuole da me?!› «Vediamo un po'.» disse poi «Controllala.»
Protestai «Ma–.. Perchè?»

Cominciarono a toccarmi ovunque dopo avermi fatto alzare le braccia.

«Non sembra esserci niente.»

Cosa mi stavano cercando addosso?

Jo «Spostati.» disse «Non sei in grado di controllarla.»

Dopo aver terminato di parlare la prima cosa che fece fu infilarmi le mani in tasca, poi, sorrise perfidamente. Tirò fuori la mano dalla mia tasca destra. Era chiusa a pugno.
Appena l'aprì sbarrai gli occhi.

«C-cos'è?» chiesi tremolante.
Jo mi guardò di traverso «Davvero non lo sai?» me la sventolò davanti al naso «Vendi della coca, ma non sai che è coca?» ‹Nella mia tasca c'era della cocaina?!› -continuai a fissare quella pallina racchiusa dentro ad una bustina trasparente.-

Se la infilò nella tasca.

«Non è mia....»
«Come hai detto?» riportò il suo sguardo nel mio.
«Non è mia.»

Gli scappò una grassa risata.

Lui disse all'altro «Portala in cella.»
Questo mi disse «Dai, and–..» ma Jo non aveva finito «In isolamento.» mi fissò.
L'altra guardia «Emh. Avverto-..» lo interruppe nuovamente «No.» Ha detto no?› «Ci penserò io più tardi.»

Se prima avevo paura, ora ero terrorizzata.

E adesso?! Che mi accadrà? Cosa vuole farmi? Perchè non vuole avvertire–..› -fermai le mie stesse domande- ‹Oh.› -mi spuntò sul volto un amaro sorriso- ‹Direi che è chiaro. So già quello che farà.

Mi spintonò.
Non mi interessai di guardarmi attorno, sapevo già che tutti gli occhi mi erano puntati addosso.

«Taylor?!» mi richiamarono «Cosa sta succedendo?!»
«Chiara...»
Lei «Donde ti stan portando?»

Sorrisi,disperatamente, perchè solo quello avrei potuto fare. Disperarmi.

«Non preoc–..»

Non terminai la frase.

Il mio sguardo sorpassò la sua figura. Mi era saltato l'occhio su chi se ne stava a qualche metro dietro di lei, a godersi lo spettacolo, probabilmente.

Ho capito.› -mi invase una rabbia cieca- ‹La pagherai cara.› -digrinai i denti.
Come sai che la colpa è sua?›
Me lo sento.›
E come avrebbe fatto?›
‹Questo non lo so.›
‹E allora come fai–..› ‹Lo so e basta!› -poi pensai ancora- ‹E gliela farò pagare›

CRESCERE NEL CRIMINEHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin