36°capitolo - face to face

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Feci due passi «Qual è il problema se le sto vicino?»
Christian chiuse gli occhi in due fessure «Che intenzioni hai?! Perchè sappi che quì non le farai–..» «Del male?» lo interruppi «E perchè dovrei?»
«Ah!» esclamò «Non saprei. Siete persone contorte, vi conosco.»

Si riferiva a Claus?

Incrociai le braccia fra loro «Ne rimani convinto è?»
«Assolutamente sì.»

Il suo maledetto intuito...› -ci azzeccava sempre.-

Quasi mi spuntò un sorrisetto compiaciuto a fior di labbra.

«Vi conosciamo.»

Ora metteva in mezzo Aron?

Lo guardai di traverso.
Aveva finito di farmi perdere tempo?

«Se abbiamo terminato, io vado.»
Mi afferrò prontamnete per la spalla ‹Come osa?› -gli lanciai un'occhiataccia.- «No, non abbiamo finito. Voglio sapere cosa vuoi da lei.» era davvero questo ciò che lo preoccupava?
Sorrisi in modo finto «Non me le scopo le detenute–..» non mi lasciò finire «E prima cosa stavi combinando–..» non fecimo altro che parlarci sopra, ed in fine ebbi l'ultima parola «Non sono te.»

Bingo.› -pensai, visto il modo in cui mi stava guardando.-

«Non ho questo privilegio da guardia carceraria.» conclusi.
Mi fu faccia a faccia «Non azzarti a tirare fuori questa storia.» mi ringhiò contro «È acqua passata in ogni caso.» si difese.
Io lo osservai dall'alto in basso «Va bene. Come dici tu.»
Christian riprese poi il discorso di prima «Comunque non mi hai ancora riposto!»
Sbuffai sonoramente «Trovo attraente sia lei che te se è per questo.»
Indietreggiò «Che cosa...?»Non se l'aspettava è?› -me la risi tra mé e mé.-
«Però...» misi un dito sotto il mento con fare pensante «Ogni ragazzo, che sia gay o bisex, tornerebbe esclusivamente etero solamente per strapparle via quella sua purezza.»

Mi arrivò un pugno dritto sullo zigomo!

Mi massaggiai il punto colpito «Ugh... Questo ha fatto male. Lo sai?»

‹Non te la togli mai quella tua aria divertita è?›
‹No, non me la tolgo mai.›

Mi puntò un dito contro «Non ci pensare nemmeno. Altrimenti...»Altrimenti?› -ne fui alquanto divertito.-
«Pensi di farmi paura?» dissi «Ti senti davvero così protetto solo perchè ti trovi nella tua posizione per pura fortuna?»
Christian mi riservò uno sguardo perforante «No. Ma dovresti comunque state attento a come ti comporti, potrei ritornare quello di un tempo in due secondi.»
«Ahà.» esclamai «Credi veramente che la tua "minaccia" mi colpisca in qualche modo?» quanto era stupido...
«Dovrebbe.»
Decisi di fargli presente «Be', dovresti ricordarti che io invece non sono mai cambiato...»
Christian fece un sorrisetto e mi guardò con sfida «Per l'appunto sei ancora messo come sei messo.»
Io «Scommettiamo che non sei così protetto come credi?»
«Bene. E scommettiamo che quà non puoi muoverti come vuoi?» ribatté.

‹Questo è quello che credi tu.› -lo sfidai con uno sguardo che bruciò come fuoco.-

Lo guardai beffardo «Cosa credi, è? Che solo perchè ora hai un "distintivo", o un manganello alla cintura, tolgano il fatto che tu non sia quello che sei sempre stato? Non montarti la testa! Non cambia quello che sei...»
«E come sarei?» ringhiò.

CRESCERE NEL CRIMINEWhere stories live. Discover now