Capitolo 5

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*Due mesi dopo*
Sono già passati due mesi dall'episodio accaduto alla festa e credo di aver superato questa cosa.
Il giorno dopo Luke non si ricordava nulla e lí non ci ho più visto. Gli urlai contro le peggio cose e i peggio insulti e lo lasciai.
Nel frattempo mi ero avvicinata di più ad Harry ed ora era diventato un mio grande amico. Ho conosciuto anche un suo amico, un certo Niall. Irlandese, biondo tinto e occhi azzurri. Mi ricordava Luke, ma lui non aveva nulla a che fare con Niall.
In questo periodo ero in crisi con la scuola, soprattutto con Letteratura Inglese, non ci capivo un emerito cazzo.
"Hey Jessie" richiamai la sua attenzione mentre entravamo a scuola "non è che potresti darmi ripetizioni di Letteratura?" le chiesi speranzosa.
Lei è brava a scuola. In tutto. Si voltò verso di me e mi guardò con una faccia metá stranita e metà sbalordita.
"Perchè lo chiedi a me?" Mi chiese salendo gli scalini.
"Perchè tu sei brava ed io sono una frana in Letteratura" dissi seguendola verso gli armadietti.
"E perché non lo chiedi ad Harry?" Disse sorridendo.
"Perchè dovrei chiederlo a lui?" Misi dei libri nello scomparto superiore e presi i libri della prima materia del giorno: fisica.
"Lui fa il primo anno di Letteratura all'università, di sicuro ne sa più di me" disse chiudendo lo sportello. "Ci vediamo a pranzo" disse girandosi e dirigendosi verso la sua classe.
Giusto! Che stupida, come ho fatto a non pensarci? Harry sta studiando Letteratura all'università! Lui sarà la mia salvezza.
Quel ragazzo pervertito riuscirà ad aiutarmi, non so in che modo, non so come possa studiare letteratura con il cervello che si ritrova, ma di sicuro ne sa più di me e Jessie messe insieme.
Mentre mi incamminavo verso la mia classe presi velocemente il cellulare dalla tasca, scrissi "Ho bisogno di ripetizioni di Letteratura. Mi aiuterai vero?" E lo inviai ad Harry. Non aspettai neanche la risposta perchè suonò la campanella e fui costretta ad entrare nell'aula.
La lezione fu straziante. Il professore mi tartassò di domande e risposi solo a due. Ora mi avrà preso in odio e posso assicurare che non è un bene l'ultimo anno di liceo.
Anche il resto della giornata non fu bellissimo. Per fortuna arrivò l'ora di pranzo cosí avrei potuto rilassarmi almeno un po'.
Entrai in mensa, presi un vassoio e un piatto di pasta al sugo e mi diressi al tavolo dove c'erano già sedute Jessie e Cloe. "Hey" sospirai mentre appoggiavo il vassoio sul tavolo.
"Ciao Bella" disse la rossa sorridente.
"Hai chiesto ad Harry per le ripetizioni?" Domandò Jessie.
Cavolo me ne ero completamente dimenticata! Che stordita!
Accesi velocemente il cellulare e vidi un messaggio da Harry.
"Va bene, ti vengo a prendre dopo scuola" lessi velocemente e sorrisi.
"Ha detto che va bene" annunciai.
Jessie mi sorrise e continuò a mangiare il suo panino.
"Cosa cosa cosa?" Chiese Cloe con occhi sbalorditi. "Ti fai dare ripetizioni da Harry?" Mi guardò sorpresa.
"Sí" risposi incominciando a mangiare.
Ho il sospetto che a Cloe piaccia Harry. Qualsiasi cosa che riguardi l'argomento "Harry" lei lo deve sapere.
***

Le poche ore pomeridiane volarono e appena uscii da scuola salutai le mie amiche per poi scrutai la fila di auto parcheggiate fuori dalla scuola. Il mio sguardo ricadde su una Range Rover nera. Appoggiato allo sportello anteriore c'era Harry con le braccia incrociate che mi guardava e mi sorrideva. Ricambiai il sorriso e mi incamminai verso il cancello d'uscita.
Indossava un beanie che raccoglieva i suoi ricci, un paio di Jeans neri, una maglietta semplice ed i suoi soliti stivaletti.
"Pronta?" Mi chiese quando arrivai di fronte a lui.
Annuii e salii in macchina.
"Hai perso la lingua?" Chiese ridendo mentre attraversavamo un grosso viale.
"No è che l'idea di passare un intero pomeriggio insieme a te e alla letteratura non é che mi faccia impazzire" dissi incrociando le braccia.
"Lo sappiamo entrambi che non vedi l'ora di passare un po' di tempo da sola con me" sorrise sfacciatamente.
Non ha proprio capito niente, io non sono una di quelle ragazze che vuole solo portarselo a letto. Ovviamente mi piace come ragazzo e anche fisicamente, ma non voglio fare nulla con lui.
***

"... Ed ecco perchè 'La fenice e la tortora' è un poema allegorico sulla morte dell'amore ideale di Shakespeare" spiegò indicando con la biro qualche appunto sul libro. "Hai capito?" Chiese spostando lo sguardo su di me.
Avevo capito cazzo! Giuro che come spiega lui non spiega nessuno! Avevo capito ed io sono una capra in letteratura. Non per niente avevo scelto lo scientifico.
"Sì!" Esclamai sorpresa. "Ho capito! Grazie Harry, ti adoro" dissi velocemente senza pensare.
"Tutti mi adorano, piccola" sorrise sfacciatamente "Quando vuoi io sono qui, tuo insegnante e se vuoi anche compagno di letto" sorrise facendomi l'occhiolino. Con questo suo tono beffardo e dannatamente fastidioso. Probabilmente ha frequentato qualche corso serale per essere cosí sfacciato, non puó essere cosí di natura.
Chiusi velocemente il libro e lo fulminai con lo sguardo. Raccolsi le mie cose e le riposi nello zaino.
"Sei proprio difficile lo sai?" Mi sussurra alzandosi in piedi.
"Sei proprio stancante lo sai?" Dissi voltandomi di scatto. Non rispose, ma sentii la sua mano accarezzarmi il braccio per poi spostarsi sul mio fianco afferrandolo e avvicinandolo al suo.
"Potrei farti rilassare se solo me lo permettessi" sussurró sulle mie labbra spingendo leggermente col bacino.
Sentivo che le mie gambe non avrebbero retto ancora per molto.
Potrei svenire, ma anche io so giocare a questo gioco. Non sono una santarellina che si fa prendere dal primo che passa. A prescindere da quanto sia terribilmente attraente.
Mi bacia la guancia e sorride "Hai la pella d'oca, immagino che tu sia già tutta bagnata"
Spero per lui che queste non siano le frasi che usa per conquistare una ragazza, se no sarebbe messo veramente male.
Non so con quale forza riesco a spingerlo per le spalle fino al letto per poi saltargli a cavalcioni sopra.
Vuole giocare? Ok. Giochiamo.
Lo vidi sbarrare gli occhi per la sorpresa. Mi avvicinai al suo collo e incominciai a baciarlo.
"Vedi, mio caro Harry, credo che in questo momento sia tu quello eccitato dei due" gli dissi mentre facevo scendere la mia mano verso il cavallo dei suoi pantaloni.
Non rispose, sentii solo un grugnito provenire dalla sua gola.
Continuai fino a che non sentii la sua erezione premere contro i Jeans. Li slacciai e li abbassai leggermente fino ai boxer. "Cazzo" lo sentii imprecare.
Sorrisi soddisfatta e mi alzai da lui raccolsi lo zaino e lo guardai.
"Sai Harry, so giocare anche io a questo gioco" ce l'avevo fatta.
"Sono qui solo per ripetizioni, non per i tuoi bisogni" dissi prima di girarmi e uscire dalla porta di camera sua.
"Ci vediamo" lo sentii dire.
"Alla prossima" dissi girandomi verso di lui e facendogli l'occhiolino.
Sarà un disastro, me lo sento.

SPAZIO AUTRICE
Spero che vi piaccia, scusate se ho aggiornato cosí in ritardo, ma non ho avuto tempo e mi dispiace :( alla prossima, spero presto ❤️

Love Hurts ||Harry StylesWhere stories live. Discover now