Capitolo 14

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Ero a casa mia, e mia mamma era tornata da uno dei suoi viaggi di lavoro. Non mi era mancata come al solito, ero stata tutto il tempo con Harry, si puó immaginare a fare cosa.

"Bella vieni un attimo" urló mia madre dalla cucina.

Ora non si puó neppure fare i compiti in pace! Chiusi il libro di chimica e scesi le scale raggiungendola in cucina.

La vidi mentre puliva il bancone e i suoi lucenti capelli biondi ondeggiavano sulla sua schiena.

Si giró e mi sorrise dolcemente.

"Dove sei stata tutta la settimana?" Mi chiese appoggiando lo straccio.

Perché me lo chiedeva? Sapeva qualcosa? Sapeva che ero stata con Harry?

"Dalle mie amiche. Perchè?" Dissi cercando di essere il piú disinvolta possibile.

"Perchè ti avevo preparato qualcosa da mangiare, ma ho visto che non hai toccato niente" sorrise timidamente.

"Comunque non importa" si riprese "volevo chiederti... Se domani ti andava di cenare insieme ad Andrew" disse molto velocemente.

Mi si geló il sangue. Avevo paura. Sì, paura che quell'uomo stesse ingannando mia madre, esattamente come ha fatto mio padre. Amo mia mamma, è una persona troppo buona e non riesce a vedere il male nelle persone.

"So cosa stai pensando" mi disse "non é come tuo padre, lui è..." Ma la bloccai.

"Non voglio sapere com'è" dissi cercando di mantenere la calma "non voglio sapere niente di lui, domani ti dico se verró, non aspettarmi stasera" dissi per poi andarmene in camera mia.

Presi la borsa e ci infilai dentro un maglietta di cambio e il libro di chimica. Mi infilai le converse e scesi.

Vidi mia madre seduta al tavolo che parlava al telefono. Presi le chiavi di casa e uscii di casa sbattendo la porta.

"Ci ho provato" fu l'ultima cosa che le sentii dire.

Le lacrime cominciarono a bagnarmi il viso. Non volevo che mia madre soffrisse ancora, non volevo che venisse ingannata come aveva fatto mio padre.

*Vieni a prendermi, ti prego* scrissi ad Harry.

*Arrivo* fu la sua risposta.

Scesi la rampa di scale e mi accasciai sugli scalini davanti alla porta di casa. Faceva freddo, era sera.

Sentii una machina fermarsi di scatto ed una portiera sbattere.

"Bella!" Esclamó Harry preoccupato. Si sedette al mio fianco e avvolse un braccio attorno a me. Affondai il viso nel suo collo e continuai a piangere. Appoggiai una mano sul suo petto e strinsi il leggero tessuto della sua maglietta.

"Harry" singhiozzai "portami via" sussurrai.

Non gli chiedevo semplicemente di portarmi via da qui, volevo che mi portasse via da tutto e da tutti. Volevo che mi facesse dimenticare tutto quello che mio padre aveva fatto a mia madre.

Mi prese in braccio e appoggiai la testa sulla sua spalla.

"Stai tranquilla, si sistemerá tutto" mi disse accarezzandomi la schiena.

Nonostante non sapesse quello che era successo in casa, me lo disse e io mi fidavo di lui. Le sue parole mi tranquillizzarono.

Aprí la portiera e mi fece accomodare su sedile del passeggero. Fece il giro dell'auto e quando salì mise immediatamente in moto. Riconobbi la strada, mi stava portando a casa sua. Chiusi gli occhi ripensando alle parole di mia madre. Sembrava veramente innamorata, ma la era anche di mio padre ed è successo quello che è successo. Altre lacrime rigarono il mio volto.

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