Capitolo 25

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Continuò a baciare avidamente il mio collo come se volesse recuperare le settimane perse.

Si staccò e mi guardò corrugando la fronte.

"Cosa c'è?" Chiesi forse un po' intimorita.

"Perché Ashton era a casa tua?" Chiese.

Cazzo me n'ero completamente dimenticata, lui non sapeva che ci siamo trasferite da loro.

Ma come fa a sapere che ero con lui?

"In realtà ero io in casa sua" dissi titubante. Mi guardò stranito ancora non riuscendo a capire.

"In queste settimane ci siamo trasferite da loro" giocai con un suo riccio alla base della nuca. "Non sono riuscita ad avvertirti, scusami"

"Come farò ora a venire da te di notte adesso?" Il suo sguardo si addolcì e divenne scherzoso.

"Come fai a sapere che ero con Ashton?" Chiesi ignorando la sua domanda.

"Ehm..." Si grattò la nuca evidentemente a disagio "Bhe... Ti avevo chiamata oggi" continuò "e ha risposto lui dicendomi che tu stavi andando al ballo, mi ha chiesto lui di venire" concluse abbassando lo sguardo.

"Oh..." Rimasi spiazzata "Okay" dissi semplicemente.

"Dammi il cellulare" disse riprendendosi.

"Perché dovrei?" Chiesi stranita.

"Tu dammelo" insistette.

Lo sfilai dalla scollatura dell'abito e glie lo porsi. Guardò la mia mano e poi puntò gli occhi sul mio viso scoppiando a ridere.

"Perché lo tenevi lì?" Continuò a ridere come un cretino.

"Non sapevo dove metterlo" dissi un pochino imbarazzata.

Rise e poi lo prese in mano. Quando lo sbloccò mi maledissi mentalmente per non aver messo il codice di sicurezza.

Non sapevo cosa avesse intenzione di fare, ma capii che stava scrivendo qualcosa quando vidi le sue dita muoversi velocemente sullo schermo.

"Cosa stai facendo?" Chiesi scettica.

Odiavo che qualcuno toccasse il mio cellulare.

"Ho inviato un messaggio a tua madre" disse porgendomi il cellulare.

Stavo per urlargli contro, quando invece non ci riuscii. Fu più veloce lui. Mi prese in braccio a mo' di sposa e si alzò in piedi mentre leggevo il messaggio.

*Vado a dormire da Cloe. Torno domani mattina presto.*

Lo guardai stranita mentre lui si dirigeva verso la sua auto con un sorriso da ebete.

"Perché?" Chiesi semplicemente.

"Non credo che dormiremo troppo questa notte" il sorriso si ampliò ancora di più.

Mi appoggiò a terra e fece aderire la mia schiena contro il finestrino della sua auto. Appoggiò il suo petto contro di me e spinse con i fianchi provocandomi una scia di brividi lungo tutto il corpo.

Si allontanò per farmi salire in macchina e fece il giro dell'auto per salire dall'altra parte.

Il viaggio era silenzioso fino a quando non decisi di fargli uno scherzo.

"Ehm... Harry" lo richiamai.

Mi guardò velocemente per non distrarsi troppo dalla strada.

"Se io..." Cominciai titubante recitando bene la mia parte.

Love Hurts ||Harry StylesWhere stories live. Discover now