Capitolo 6

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Passarono circa due settimane e le ripetizioni andavano a gonfie vele.
Ero nettamente migliorata grazie ad Harry. Ormai ci vedevamo quasi tutti i giorni, forse non ne avevo piú bisogno, ma mi faceva piacere incontrare Harry. Ovviamente tutte le volte che andavo da lui non mancarono i suoi tentativi di portarmi a letto. Ma glie lo avevo già detto troppe volte. Io andavo da lui solo per ripetizioni.
Proprio ora stavo affrontando una straziante lezione di Letteratura.
Ad un tratto qualcuno bussó e il professore smise di parlare.
"Avanti" disse a voce alta.
Sbiancai vedendo Harry entrare in classe. Perché é venuto? "Oh Buongiorno Signor Styles!" Esclamó il professore.
"Buongiorno" disse Harry con quella sua voce tremendamente sexy.
Si guardó intorno e poi spostó lo sguardo su di me. Nascosi il viso dietro le mani per l'imbarazzo. Ovviamente tutte le ragazze della classe lanciarono occhiatine sprezzanti quando Harry mi sorrise.
Il prof ed Harry cominciarono a parlare del percorso all'universitá che stava affrontando, ma ogni tanto si fermavano di modo che il prof ci potesse caricare di compiti.
Suonó la campanella e tirai un sospiro di sollievo perchè mi sentivo abbastanza osservata.
Raccolsi i libri e mi alzai velocemente. Superai Harry e uscii dalla porta. Salutó il professore e poi mi seguí.
Camminai velocemente verso il mio armadietto, lo aprii e ci buttai dentro i libri cercando quelli della prossima materia.
"Cosa c'é? Ora non mi saluti neanche?" Sentii Harry parlare dietro di me.
Mi voltai e lo ritrovai davanti a me.
"Ciao" dissi fulminandolo con lo sguardo.
"Ce l'hai con me Parker?" Chiese sfidandomi ed avvicinandosi di piú a me. Non risposi, ma chiusi l'armadietto e me ne andai verso l'aula della mia prossima lezione.
Cavolo tutti mi stavano guardando e tutti avevano visto quello che è successo con Harry. Ogni persona di questa scuola lo conosce, ed ora tutti pensano che ci sia qualcosa, ma non c'è assolutamente niente tra me e quel pazzo pervertito.
Mi afferró per il polso e mi fece girare verso di lui.
"Cosa stai facendo?" Mi chiese sorridendo.
"Sto andando a lezione se non ti dispiace" dissi cercando di tranquillizzarmi.
"Non sono venuto qui per niente, ora vieni con me" disse prendendo in mano i mei libri "facciamo un giro insieme" concluse.
"Ho lezione Harry" dissi cerando di riprendermi i libri.
La tentazione era tanta, certo. È ovvio che preferisco fare un giro che assistere alla lezione di matematica.
"Per favore, poi ti lascio andare" quasi sussurrò, con quella sua voce estremamente seducente.
Annuii arrendendomi e misi i libri nell'armadietto.
"Non riesci a resistermi" affermò circondandomi il le spalle con un braccio. Lo tolsi immediatamente e lo guardai malissimo.
"Assolutamente no!" Esclamai mentre uscivamo dal cancello principale "Sono venuta solo perchè non volevo fare matematica" dissi accelerando il passo. Lo sentii ridere dietro di me.
"Dove andiamo?" Gli chiesi appoggiandomi alla sua auto.
***

Passai una mattinata bellissima.
Dopo una grande litigata sul dove andare, che vinsi io, andammo al bar a prendere un gelato e poi andammo anche a fare un giro in spiaggia.
Ora stavamo pranzando con Niall in una paninoteca.
"Hey Bella, sabato do una festa a casa mia" disse addentando il suo panino "ti va di venire?" Chiese con la bocca piena di cibo.
"Va bene" dissi sorridendogli "ma evita di mangiare come un maiale" dissi provocando le risate di Harry.
Continuammo a chiacchierare per tutto il pranzo mettendo in disparte Harry, che sembrava spazientito dalla situazione. Probabilmente era abituato ad essere sempre al centro dell'attenzione.
Si alzò velocemente dal tavolo ed andò a pagare il pranzo.
"Cosa gli prende?" Mi chiese Niall ridendo.
"Non lo so" gli sorrisi.
Ricambiò il sorriso e potrei scommettere di averlo visto arrossire leggermente.
"Ti va di uscire qualche volta?" Mi chiese alzandosi e fissandomi dritto negli occhi.
"Certo" risposi sicura "domani?" Gli chiesi seguendolo verso l'uscita intanto che Harry ci seguiva.
"Va bene, ti vengo a prendere dopo la scuola" disse avviandosi verso la sua auto.
"Ora devo andare" sorrisi "Mr. Gelosia si sta arrabbaindo" rise alla mia battuta squallida.
"Ci vediamo domani" disse abbracciandomi.
Gli lasciai un bacio sulla guancia salutandolo mentre mi allontanavo.
Arrivai davanti ad Harry e mi fermai, non lo avevo mai visto cosí arrabbiato.
"Hey che ti prende?" Chiesi istigandolo. Sapevo perfettamente cosa aveva, ma volevo che me lo dicesse lui.
"Sali in macchina" disse secco.
"Prima mi dici cos'hai, poi salgo" dissi con sguardo di sfida.
"Ti ho portata qui per uscire con me, non con Niall" disse sprizzando gelosia da tutti i pori.
"Che c'è? Styles è geloso?" Chiesi sorridendo per la situazione che si era creata.
"Per niente" disse "ne posso trovare altre mille come te" sussurrò a denti stretti con aria di sfida.
Non so perchè, ma quelle parole mi ferirono. Pensavo di essere sua amica e non solo un oggetto da usare e poi non considerare più.
Abbassai lo sguardo e mi spostai verso la portiara del passeggero. Salii ripensando alle parole che mi aveva appena detto e non parlai per tutto il tragitto verso casa mia.
Quando arrivammo mormorai un veloce "grazie" e poi scesi velocemente sbattendo la portiera.
Entrai in casa e sentii Harry sgommare via. Perchè mi ha detto quelle cose? Non c'era niente tra di noi... Ma sentirsele dire fa male in ogni caso.
Salii le scale fino ad arrivare davanti al mio appartamento. Mi scese una lacrima ma la raccolsi immediatamente. Mi ero ripromessa che non avrei piú pianto per un ragazzo. Non provavo niente per lui, ma mi aveva offesa.

-Harry POV-
Presi il cellulare dalla tasca e scrissi un messaggio ad Ashley. Avevo bisogno di sfogarmi. Ashley era una di quelle ragazze che quando vuoi lei c'è. Ho bisogno solo del gran sesso. Tanto sano sesso. E sapevo che lei ci sarebbe stata. "Preparati, sto arrivando" scrissi semplicemente.
Non aspettai neanche una risposta arrivai davanti a casa sua e suonai il campanello impaziente.
Non so perchè avevo detto quelle cose a Bella, ma mi aveva fatto incazzare.
La bionda tinta mi aprí la porta e mi salutó sorridendo. Senza troppe cerimonie incominciai a baciarla forse con troppa forza e chiusi la porta dietro di noi. Le slacciai la camicia mentre la portavo in braccio fino alla camera da letto. La appoggiai sul letto e mi sdraiai su di lei. Le tolsi la maglia striminzita che indossava. Le tolsi il reggiseno e la feci gemere sotto il mio tocco. Incominciai a baciarle il collo e mi concentrai su un lembo di pelle, per poi leccarlo avidamente facendole venire i brividi di piacere.
Quando i vestiti erano finalmente tutti a terra entrai in lei facendola urlare. Mentre spingevo in lei mi infiló le mani nei capelli e subito mi irrigidii.
"Non toccarmi i capelli" ringhiai.
Tolse le mani e infiló le unghie nella mia schiena facendomi gemere.
Aumentai il ritmo e la feci venire sotto di me. Venni anche io. Ne avevo proprio bisogno. Ne avevo bisogno, ma continuavo a pensare solo a lei, mi dispiace per quello che le avevo detto, non se lo meritava. Eppure non ho pensato a cosa stavo dicendo mentre lo dicevo. Lei è una mia grande amica e so di averla ferita.

#SPAZIO AUTRICE#
Spero che vi piaccia il capitolo :)
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Love Hurts ||Harry StylesWhere stories live. Discover now