11. Buongiorno

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Il giorno dopo Yoongi si risvegliò col sorriso stampato sulle labbra. Cosa talmente rara che non ricorava nemmeno quando fosse stata l'ultima volta che gli era successo; sempre se gli era mai successo...

Aveva sognato Hoseok per l'ennesima volta: loro che passavano le giornate insieme, loro e nessun'altro. Era incredibile il fatto che lo avesse incontrato solo due volte e già sentiva un così forte attacamento

Il fatto che presto, il suo sogno sarebbe diventato realtà lo rese ancora più di buon umore se possibile.

Con poca voglia si alzò dal letto, e in qualche modo riuscì anche a trovare la forza di prepararsi per uscire ed affrontare la giornata. Oggi lo avrebbe rivisto e sarebbero andati ad un vero e proprio appuntamento.

Hoseok era l'unica persona che lo avesse mai spinto a fare il primo passo, di solito gli cadevano tutti facilmente ai piedi e nessuno gli era parso interessante, ma comunque a volte accettava; per noia più che altro.

A questo pensiero per un secondo temette che anche il cameriere avesse accettato solo perché riteneva Yoongi una scossa alla routine, ma ci ripensò subito, perché anche se fosse stato quello il caso, Yoongi gli avrebbe fatto sicuramente una buona impressione rendendo l'interesse reciproco.

Per tutto il tragitto verso la Big Hit niente era ancora riuscito a curvagli le labbra verso il basso.

-buongiorno Namjoon- Salutò allegro. Inconsapevolmente il suo sorriso si allargò tanto da persino riuscire ad intravvedere i piccoli dentini.

L'altro rimase immobile per qualche istante in uno stato di shock, con bocca e occhi spalancati. Incerto se il buongiorno del più piccolo fosse stata un'allucinazione o la realtà.

-Mi-Mi hai appena dato il buongiorno per primo? Col sorriso? Sto ancora sognando?- Balbettò in cerca di conferme.

Yoongi lo guardò ricomponendosi nella sua solita espressione indifferente. –Bhe, se questa è la tua reazione mi assicurerò di non farlo mai più.- Sbottò girando i tacchi per dirigersi nel suo studio facendo il finto offeso con una smorfia.

-Ohoh No no no signorino! Dove credi di andare?- Namjoon riuscì ad afferrare il braccio di Yoongi e a voltarlo in modo da poterlo vedere in viso. –Ora, mi dici che ti succede, deve per forza esserti successo qualcosa di bellissimo per farti sorridere così di prima mattina, e, dato che noi due siamo migliori amici da tipo sempre, ti consiglio di sputare il rospo e raccontarmi tutto!- Le parole sembravano minacciose, e in effetti lo erano, ma entrambi sapevano che era in realà Namjoon era solo eccitato, intuiva già il perché di tutto quel buon umore. Il cameriere del ristorante.

Yoongi, che fino a quel momento aveva evitato i contatto visivo un per l'imbarazzo, finalmente gli rivolse lo sguardo, e i suoi dentini non poterono fare a meno di rispuntare. –Hoseok ha accettato di venire ad un appuntamento con me.- Annunciò timidamente, ma trionfante.

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-Jungkook! Potresti per favore alzare un secondo lo sguardo da quel telefono? Così posso metterti l'eyeliner!- Sbuffò Jimin, stanco dopo tutti i suoi vani tentativi di riuscire a truccare il ragazzo.

-Sì Jiminissi, solo un secondo che finisco il video.-

-pff, avrai visto quel video di Taehyung già quattro volte! Andiamo Jungkook, tra poco hai il photoshoot! Non posso mica presentarti allo stilista con il trucco a metà.-

-É da tanto che Taehyung non posta un nuovo video, è per questo che continuo a guardare questo.- Sospirò il corvino, ignorando completamente qualsiasi cosa avesse appena detto il suo stylist, ma mettendo finalmente via il dispositivo.

Jimin gli si sedette a cavalcioni sulle gambe, con la scusa che Jungkook era troppo alto e grosso per lui persino da seduto, e si mise a dare ordini come "guarada in alto" o "chiudi gli occhi".

-A proposito, alla fine l'altra sera quindi hai riaccompagnato TaeTae a casa?-

-Sì.- Rispose semplicemente.

-e, non avete fatto nient'altro?- Chiese un po' timoroso il biondo.

-No Jiminie, cosa avremmo dovuto fare?- Mentì. Non poteva di certo raccontargli di come ci aveva flirtato fino a riuscere a baciarlo, baciarlo con la lingua.

-Non so, di videogiochi? Manga? È una cosa che avete in comune.-

-L'ho solo riportato a casa, fine della storia.- Sbottò innervosito da tutte quelle domande.

E così partì un lungo silenzio che nessuno dei due osò interrompere tanto presto.

Jimin studiò il viso del ragazzo per un qualche secondo, come in cerca imperfezioni nel trucco o nella pettinatura; ma in realtà, provava a capire il perché di tutta quell'ansia. Come tutte le volte che cominciava a esaminare il modello, rimase affascinato da tanta pura quanto letale bellezza. Si avvicinò e lasciò un dolce quanto rapido bacio sulla guancia di Jungkook. –Sei bellissimo.- Gli sussurrò al orecchio con le guance che intanto si erano tinte di un rosso intenso.

Con questo si alzò dalle sue gambe, per nascondersi imbarazzato in bagno.

kimchi fried rice & Sprite!_Sope/YoonseokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora