24. Programmi

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-Con chi stai chattando Hyung? Hai il sorriso più largo di quanto non lo sia già abitualmente?-

-Col mio micetto.- Rispose semplicemente il rosso senza neanche guardare in faccia Taehyung, a cui spuntarono diversi punti di domanda in testa.

-Micetto?- Hoseok era in grado di chattare con i gatti? Wow, c'era qualcosa che il suo hyung non sapesse fare?

Rimase ad osservarlo digitare distratto sul cellulare. Sempre con la solita espressione felice, ma oggi particolarmente.

-Da quando hai un micetto hyung? Me lo farai conoscere?- Chiese salendo sulla fidata bici.

Lui davanti stavolta, dato che Hoseok sembrava ancora con la testa fra le nuvole.

-uh? No Taehyung, ahah, intendevo Yoongi. Il signor. Min.- Ridacchiò il rosso, divertito da come il più giovane credesse che intendeva un vero gatto.

Taehyung infatti arrossì per l'imbarazzo. Velocizzò i movimenti circolari delle gambe, per cercare di arrivare prima al' appartamento. Solo lui poteva credere che il suo hyung parlasse realmente ai gattini.

-e allora perché dirmi che chattavi col tuo micetto?!- Sbottò irritato contro Hoseok che intanto si era avvinghiato alla vita di Taehyung.

-bhe. Perché è il mio micetto.-

Il giovane sbuffò alla risposta, ma non ribatté. -beh, per favore ringrazialo anche da parte mia per aver pagato Jin hyung per lasciarci liberi per il resto della giornata. Posso finalmente attuare i miei progetti con Jiminie.

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Hoseok era andato allo studio di danza, aveva del tempo libero extra e perché non passarlo nel posto che lo rendeva più felice?

Taehyung invece era nella sua camera, indeciso se schiacciare o no il tasto che avrebbe cominciato la conversazione telefonica tra lui e Jimin. Si sentiva in colpa dato che aveva avuto già parecchi momenti piuttosto intimi con Jungkook in poco tempo.

Gli mancava.

non perse altro tempo e finalmente schiacciò il tasto che avviava la telefonata. Il rumore del telefono che squillava non faceva che intensificare l'ansia che in realtà già aveva.

-Pronto?- la voce dolce di Jimin raggiunse le orecchie di Taehyung dopo solo pochi secondi che in realtà sembrarono ore per lui, e non poté che sospirare alla nostalgia.

Jimin gli faceva quel effetto.

-jiminie!- Rispose istantaneamente energico e per niente preoccupato. -Vieni al ristorante sta sera! Ti offro la cena e mangiamo insieme! Come ai vecchi tempi!- Annunciò trionfante.

-Davvero?- Fu la risposta eccitata dall'altra parte della cornetta. -Certo! Mi sei mancato tanto Taetae. Devo raccontarti un sacco di cose. E anche tu! Tu devi dirmi tutto del tuo lavoro. ahhh non vedo l'ora.-

Taehyung non poté che sorridere alla sua reazione.

Jimin. Jimin. Jimin. Era la sua anima gemella. Non aveva alcun dubbio da anni ormai.

Ma si chiedeva se non fosse il caso di dirgli dei suoi incontri non tanto casuali con Jungkook. Ancora una volta fu divorato dai sensi di colpa.

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-Yoongi, come va con la famosa canzone di cui mi parlavi?-

-Ho cambiato idea Namjoon, toglila dal album, la farò uscire più avanti come un singolo.- Rispose Yoongi mentre sorseggiava il suo caffè.

-Ah, bene, allora. Lo dirò ad Adora.- e un secondo prima di uscire dalla porta, si fermo per rivolgere lo sguardo nuovamente verso l'artista, concentrato a fissare la tastiera davanti a se.

-non so se hai controllato le notizie recentemente...- Cominciò cercando di girarci intorno. - Ma a quanto pare sembra che tutti i tuoi fan si aspettino che tu riveli qualcosa di più su di te, forse dovresti affrontare una qualche intervista? Non so..- Tentò di proporre guardando in basso. Sapendo già la risposta.

-Namjoon? Questo me lo sarei aspettato da chiunque, ma da te? Sai benissimo quanto io tenga alla mia privacy, non ci rinuncerò solo perché qualcuno mi chiede di farlo.-

-Lo so, mi dispiace, volevo solo tentare. È per accontentare l'audience.- Ammise ancora fermo nell'uscita dallo studio del corvino.

Yoongi si stese sulla sua sedia. Rilasciando uno sbuffo frustrato dallo stress per questo comeback.

-Per accontentare l'audience? Pf se a loro non piace ciò che faccio pace, non sono il loro schiavetto che deve fare le cose per renderli felici. Io faccio solo musica che piace a me, perché piace a me.-

-Si, ma se non piace a loro poi chi li compra i tuoi dischi? Chi ci va ai tuoi concerti?-

-Io!-

-psei impossibile.- Sbuffò sta volta Namjoon. Yoongi era eccezionale. La sua musica piaceva letteralmente a tutti. Era orecchiabile e le melodie piacevoli. -Ah, quasi mi scordavo!- Esclamò con così tanta urgenza da far spalancare gli occhi al corvino per riflesso. -Hai bisogno di nuovi stylist che ti preparino trucco, parrucco, e outfits. Il tuoi vecchio stylist si è fratturato la mascella mentre cercava di rappare un tuo verso in cypher.-

-...oh-

-Niente di grave per fortuna, deve solo stare fermo immobile su quel misero lettino del ospedale. Assume il cibo attraverso un tubo che tristezza. Gli dirò che sei dispiaciuto.-

-...-

-Bene! Allora vado. Mi raccomando Yoongles, non rimanere fino a tardi anche oggi.- concluse chiudendo questa volta, definitivamente la porta.

-Non chiamarmi Yoongles.- Sbottò per l'ennesima volta.

kimchi fried rice & Sprite!_Sope/YoonseokWhere stories live. Discover now