Chapter 11.

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[𝑾𝒉𝒐 𝒘𝒆𝒓𝒆 𝒚𝒐𝒖 𝒃𝒆𝒇𝒐𝒓𝒆
𝒕𝒉𝒆𝒚 𝒃𝒓𝒐𝒌𝒆 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕?].

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Pensandoci bene io e Taehyung abbiamo fatto solo una "giornata" di ripetizioni, in più non è durato neanche un'ora quindi che senso ha ringraziarmi "per ciò che faccio per Taehyung". Bah!

:«Non vorrei recare disturbo» dico il più gentile possibile cercando di evitare quella situazione imbarazzante.

:«Papà, te lo scordi che portiamo questa sfigata a casa nostra!» esclama Junseo, ma subito suo padre li tira un coppino guardandolo male e lui ritorna zitto.

:«Per favore, inoltre Taehyung ha detto che anche oggi sarebbe uscito la sera per le ripetizioni, quindi invece di stare scomodi potete benissimo fare a casa» dice disinvolto il signore e sorridendomi di nuovo con gentilezza.

Cosa vuol dire che oggi sarebbe uscito per ripetizioni? Perché io sono l'insegnante e non so che vedrò il mio alunno sta sera? Assurdo. Chissà quando aveva intenzione di dirmelo.

:«Insisto» ripete il signor Kim facendomi un po' sorridere. Nessuno mi ha mai invitato per una cena con così tanto entusiasmo.

:«Va bene allora, la ringrazio»

Junseo sbuffa sonoramente roteando gli mentre raggiungiamo la loro macchina, ovviamente una Mercedes spaziosa e nera. L'interno è ben curato e sembra ci siano tante piccole tecnologie nuove dall'ultima volta che ho visto una macchina, cioè da anni.

:«Quando vado ai colloqui i professori mi dicono che Junseo non va d'accordo con una certa Danbi, immagino sia tu» dice per poi ridere divertito.

:«Mmm già» dico guardando male Junseo che ovviamente ha l'espressione annoiata.

:«Non esitare neanche un attimo a farlo mandare dal preside se ti fa qualcosa di male» dice con voce autoritaria il signor Kim.
Se l'avessi mandato dalla preside tutte le volte che mi lancia le paline di carta addosso sarebbe in carcere probabilmente o io in manicomio.

Dopo pochi minuti la macchina oltre passa un cancello nero ed entra in un gigantesco giardino che ospita un enorme villa bianca. Ha tre piani con quattro balconi. Una delle stanze invece del muro ha una vetrata gigante esponendo la camera ad un panorama stupendo presumo. Rimango a bocca aperta per la bellezza di questo posto. L'unica casa che mi permetto di immaginare è la mia umile monolocale in affitto.

:«Scendi Milady!» esclama il signor Kim vedendomi incantata. Eseguo il suo ordine e subito seguo lui e suo figlio all'ingresso aspettandomi già una casa paragonabile ad un palazzo. Chissà come fanno ad avere così tanti soldi, immagino che quindi Junseo e Taehyung siano Chaebol.

Il signor Kim apre il portone e si mette di lato ma ovviamente Junseo, da vero gentiluomo, mi spintona ed entra prima di me facendomi una linguaccia. È un bambino di 10 anni per caso?

Appena poggio piede nella casa il calore dei caloriferi che riscaldano immensamente il posto penetra dentro la mia pelle dandomi una sensazione strana e dolce. L'atmosfera è così rilassata e sembra non ci sia tensione, il colore delle pareti beige danno un eleganza incredibile come anche le lampade stravaganti che illuminano il salotto e il lungo corridoio davanti a me.

:«Tesoro! Sei arrivato?» la voce dolce di una donna si avvicina sempre di più finché dal muretto del salotto si sporge una figura slanciata e vestita con una tuta.

Ma lei è....

:«Danbi? Cosa ci fai qui?» mi chiede la signora dei "due caffè". Come si chiamava? Ha lo stesso cognome di mia madre. Kang.. come era il suo nome?

𝐑𝐞𝐦𝐢𝐧𝐝 𝐌𝐞🍁 [ᵏⁱᵐ ᵗᵃᵉʰʸᵘⁿᵍ]Where stories live. Discover now