Chapter 37.

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Il caldo mattutino non é ancora troppo ferreo e riesco a bere il mio latte caldo senza troppi problemi. Mia madre é seduta di fronte a me e sorseggia il suo tè guardandomi di tanto in tanto.

:«È troppo caldo?» mi chiede fissando un punto indefinito.

:«No, va bene cosi» dico ancora fredda.

:«Fino a quando faranno questo sciopero dei lavoratori?»

:«Manca solo domani, poi torno a lavorare giornate intere»

:«Come la scorsa estate?»

:«Già» dico finendo di bere e lavando il bicchiere.

:«Oggi cosa fai?»

:«Vado in piscina con dei amici»

:«C'è anche...?»

:«Chi? Il bambino che hai abbandonato? Si» dopo aver detto ciò esco di casa sentendomi uno schifo.
So che mia madre prova un senso di colpa per averlo "abbandonato", ma voglio sapere perché lo ha fatto ed inoltre mi ha mentito su, in pratica, tutta la mia vita.

Il vento si fa sempre più afoso e mentre cammino spedita quasi mi dimentico che la mia vera destinazione é il comune.

Kang Eun-Mi, la madre attuale di Taehyung, non si presenta più nel bar da un po' di tempo e, onestamente, il suo sorriso raggiante manca immensamente.
Chissà se Taehyung é andato a parlarle o se ha totalmente ignorato che la madre li volesse dire una cosa molto importante. Come scritto nel messaggio.

Fatto sta che, nonostante ciò non cambi nulla, il mio vero obbiettivo é quello di cercare il nome della sorella misteriosa.

Finalmente sono di fronte al comune ma prima di entrare mi blocco. E se scoprissi qualcosa che non dovrei assolutamente sapere? Ma mi prendo coraggio ed entro, d'altronde ho gia scoperto tutto il peggio.

Entro nel ufficio anagrafe ed aspetto in coda finché, dopo un'ora di noia allucinante, arriva il mio turno.

Aleluja.

La donna di fronte a me, dietro il bancone, mi fissa con uno sguardo estremamente annoiato. Gli occhiali da vista color blu la fanno sembrare più vecchia di quel che é e la camicietta rosa fa intuire il suo carattere pignolo. Insomma, si vede che non é una che accetta le perdite di tempo.

:«Buongiorno, avrei bisogno di un'informazione sul membro di una famiglia?» dico il più gentilmente possibile.

:«Quindi?» mi chiede con un sopracciglio alzato e posando i suoi occhi su dei fogli, posti probabilmente, sulla scrivania, dietro al bacone.

Ah questo é il tono con cui si parla ai cittadini? Bella merda.

:«Si ehmm... vorrei sapere il nome di questa donna» tiro fuori la foto e le indico la ragazza con i lineamenti marcati, come quelli di Taehyung.

:«Sei per caso del FBI?»

:«Cosa? No...perché?»

:«Certo che non lo sei... bhe in tal caso non puoi venire qua a chiedermi il nome di una donna che manco conosco»

:«Capisco, ma io sono una sua parente» dico disperata.

:«Che parentela c'è tra voi?» mi chiede abbassando il tono nuovamente.

:«Bhe, sono la figlia della sorella minore di questa persona»

:«Senti ragazzina, dici a tua madre di venire qua con carta d'identità e certificato di nascita»

:«Ma lei non capisce, é mia zia!»

:«Ma tua madre non sa il nome di sua sorella?»

:«Non me lo vuole dire, le pare che se no sto qua?»

:«Aish! Non mi interessa vattene.... venga signore di cosa ha bisogno?» dice ignorandomi e dedicando la sua attenzione al uomo dietro di me.

Namjoon aveva ragione.

Nervosa e scocciata esco dal comune e mi siedo su una panchina lì vicino. L'ora per andare in piscina si avvicina sempre di più ma io decido di calmarmi prima di tornare a casa piú incazzata di prima.
Lascio che gli alberi di fianco a me mi coprino dal sole scottante ed aspetto che i pensieri lascino la mia mente il più presto possibile. Per tranquillizarmi uso uno dei metodi più efficaci che conosco: il ricordo dello sguardo magnetico di Taehyung, quei occhi profondi color cioccolato fondente, in cui ti perdi come in un oceano. Le sue mani sui miei fianchi e la sua testa sul mio petto. Come faccio a dimenticare tutto ciò.

Ma mi rendo conto che forse l'unica stupida sono sempre stata io.

Nel parco di fronte vedo un Taehyung biondo passeggiare di fianco ai grossi alberi pieni di foglie con fiori sbocciati. Proprio come il mio cuore, che però, dopo vari minuti si spezza;
una ragazzina si aggrappa al suo braccio appoggiandoci la testa. Lui le sorride ed a me scende una lacrima.

Xxx~Suga:
Ti passo a prendere tra pochissimo, va bene? Per la piscina. Immagino Jimin te ne abbia parlato.

[Immagino di non dovermi più sentire in colpa per cose inutili].

Xxx~io:
Certo, dammi solo qualche minuto per prepararmi.

Xxx~io:Certo, dammi solo qualche minuto per prepararmi

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𝐑𝐞𝐦𝐢𝐧𝐝 𝐌𝐞🍁 [ᵏⁱᵐ ᵗᵃᵉʰʸᵘⁿᵍ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora