Eleven.

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"E c'avrei scommesso su noi due
Una vita intera sempre in due
E c'avrei scommesso su noi due
Invece ognuno per le sue"
-Carl Brave x Franco 126, Sempre in due

Sull'aereo

"Quindi...mi vuoi raccontare cos'è successo oppure vuoi continuare a fare il depresso per tutto il viaggio?" Zach tentò di far parlare Aaron per la quinta volta nel giro di dieci minuti.
A furia di chiederlo prima o poi avrebbe ceduto e si sarebbe aperto con lui, no?
Dopo un paio di secondi Aaron, un po' dubbioso, cedette.
"Mio padre é il problema. Non mi ha contatto. Né un messaggio né una telefonata. Non abbiamo un rapporto e Dio, la cosa mi fa incazzare perché se non mi voleva poteva benissimo andarsene e non riconoscermi come suo figlio legittimo senza farmi star di merda ogni santissima volta."
Gli occhi iniziarono a farsi lucidi, segno che stava trattenendo le lacrime.
Aaron davvero non capiva perché suo padre non lo calcolasse. Iniziava a perdere sempre di più la fiducia nei suoi confronti e non c'entrava solo l'episodio attuale ma una serie di avvenimenti lo avevano portato a porsi dei dubbi. Non era mai venuto ad assistere una partita di basket dove lui giocava, non si era mai scomodato ad uscire con il figlio, quelle poche volte che i due avevano un discorso si ritrovavano sempre a litigare, anche per delle sciocchezze.
Aaron fece un profondo respiro, inspirando ed espirando lentamente.
Scacciò indietro le lacrime che minacciavano di uscire dai suoi occhi e ingoiò un bel po' di saliva cercando di sbloccare quel groppo alla gola che si era formato.
Poi, con calma, riprese a parlare.
"Delle volte preferirei avere un padre morto ma sapere che mi ha amato con tutto sé stesso piuttosto di averlo in vita e non avere nessun legame, manco fossimo due sconosciuti"
Aaron lasciò cadere la sua testa a peso morto sulla spalle del suo migliore amico. Per la prima volta, dopo tanto tempo, riuscì a sfogarsi con qualcuno.
Zach rimase in silenzio tutto il tempo, lasciandolo sfogare e per calmarlo inizió ad accarezzarlo sulla guancia e sulla testa, come a volergli dare forza. E, a tempo debito, quando Aaron si appoggiò a lui, iniziò a parlare.
"Tuo padre è un coglione. Tutto il rispetto del mondo nei suoi confronti ma è prorpio un idiota. Tu sei fantastico, credimi. Ci perde solo lui, okay? Tu ora riposati e goditi questo viaggio, quando torneremo tu andrai a parlare faccia a faccia con lui e ti sfogherai. Liberati di tutti i tuoi pensieri. E se non cambierà niente allora non riprovarci. Puoi fare tutti i tentativi che vuoi ma, Aaron, non puoi combattere sempre contro l'ignoranza delle persone, okay?" Zach gli sorrise e strinse il suo migliore amico in un forte abbraccio mentre Aaron dava al suo amico dei baci sulla guancia.
Zach, in un modo o nell'altro, sapeva sempre come far star meglio il suo migliore amico.
"Ora cambiamo discorso va che sennò scoppio a piangere" riprese a parlare Aaron staccandosi e asciugandosi le lacrime sotto gli occhi. "Parlami di te e Noah, come stanno andando le cose?"
Noah Brook, ragazzo appena diciottenne, aveva fin da subito colpito il corvino. Ragazzo abbastanza alto, aveva dei capelli castani ribelli che gli ricadevano davanti agli occhi, infatti per la maggior parte delle volte se li doveva continuamente spostare con le mani, due piccoli ma furbi occhi marroni e un apparecchio a contornargli quel sorriso dolcissimo che solo lui sapeva mostrarti. Si era trasferito dal Kennedy alla Einstein a metà dell'anno precedente e nessuno aveva ancora saputo il motivo di tale scelta, considerando soprattutto che si era ritrovato a cambiare scuola a metà del penultimo anno.
Noah era un campione nel basket ed entrare nella squadra non era stato difficile e ancora più facile era stato unirsi al gruppo dei ragazzi.
"Tra noi due le cose vanno bene, non ci definiamo fidanzati ma mi piace, tantissimo." Zach sorrise per tutto il tempo, forse si stava davvero innamorando.
E Aaron inizió a sentirsi male, anche lui avrebbe voluto avere la stessa forza di libertà che aveva il suo migliore amico e dire così a tutti che era...cos'era? Alla fine una risposta certa ancora non se l'era data na andava bene così. Si identificava più come queer ma ancora doveva scopirirsi un po' di più. Non aveva nemmeno avuto il coraggio di fare in una qualche modo comingout con Zach, come poteva anche solo pensare di rivelarlo all'intera scuola?

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Noah, Jimmy e Cody stavano guardando 'Disturbia' su Netflix.
Era un film molto interessante, uno dei thriller più ben fatti nella stroia del cinema a loro gusto e parere. Noah era l'unico dei tre a non averlo ancora visto e doveva assolutamente recuperarlo.
Peccato che qualcuno decise di disturbare il loro momento di pace.
Un gruppo di ragazze dietro di loro si misero a parlare ad alta voce, facendo incuriosire i nostri maschi.
"O mio Dio, guardate Zach e Aaron, quanto sono teneri" una ragazza il cui nome era Kim, stava indicando qualche posto più in fondo dall'altra parte in cui erano loro.
E oh, attenzione ragazzi e ragazze, la situazione stava peggiorando.
Noah guardò i due ragazzi accanto a lui in cerca di rassicurazioni ma loro non ne sapevano niente, non avevano idea di quello che stesse accadendo dall'altra parte.
"No ti prego, se Aaron é omosessuale o anche solo minimamente interessato ai ragazzi io divento lesbica, non è possibile che tutti i ragazzi più belli siano gay" rispose Ashley accasciandosi sul suo posto sbuffando
"Io ce li vedrei benissimo insieme" continuò Kim
E mentre loro erano intente a parlare i ragazzi stavano ascoltando tutto.
"Non ti preoccupare, okay? Insomma loro sono migliori amici, é normale che si abbracciano o si coccolino, le ragazze appena vedono due maschi abbracciarsi pensano subito che stiano insieme perché è difficile immaginare che degli uomini mostrino affetto reciproco, ciò non significa che ci sia qualcosa fra loro" Jimmy ruppe il silenzio guardando Noah, cercando di calmarlo in qualche modo.
"Esatto, e poi andiamo, Aaron non ha mai espresso il suo orientamento sessuale, per quanto ne sappiamo potrebbe essere perfettamente etero. E poi loro due tengono moltissimo a te, dubito fortemente che siano in grado di tradirti in questo modo" intervenne anche Cody nella situazione.
"Già, avete perfettamente ragione. Si sta parlando di Aaron e Zach, due migliori amici, niente di più. Non mi devo preoccupare che uno dei due provi qualcosa per l'altro, giá" Noah si rilassò notevolmente.
O almeno per qualche secondo. Infatti girò lo sguardo per parlare con Jimmy e Cody ma questi due si stavano guardando fra loro con aria un po' preoccupata ma appena si accorsero del suo sguardo gli sorrisero in un modo un po' strano.
Quei due gli stavano nascondendo qualcosa, ma cosa?
E poi, Noah capì all'istante quando Brenda, la terza ragazza dietro di loro, parlò.
"Oh ma come ragazze non lo sapete? Zach ha capito di essere pansessuale perché verso Febbraio-Marzo o giù di lì, non mi ricordo bene, era innamorato di Aaron. Quindi qualcosa potrebbe esserci eccome"
Noah si girò impanicato verso i due ragazzi accanto a lui e poi si voltò verso i posti di Zach e Aaron e trovò i due abbracciati con Aaron che baciava tutto il viso di Zach mentre quest'ultimo rideva.
"Te lo avremo detto ma si sta parlando di tantissimi mesi fa Noah, prima che tu e Zach iniziaste a frequentarvi, non è importante" Jimmy posò una mano sul braccio di Noah per attirare nuovamente la sua attenzione.
"Si esatto, e poi Zach tiene tantissimo a te, si è già scordato di Aaron in quel senso" Cody e Jimmy si guardarono nuovamente dispiaciuti per il modo in cui Noah lo aveva scoperto.
"No è tutto okay ragazzi, davvero. Ora ho un po' di sonno, guardatevi il film da soli ma non osate spoilerarmi il finale o vi picchio" Noah fece un sorriso sforzato per poi mettersi le cuffiette nelle orecchie e ascoltarsi un po' di musica in santa pace, in modo da isolarsi da tutti e riflettere da solo.
'É per questo che non mi ha chiesto di metterci insieme? Prova ancora qualcosa per lui?'
E mentre il viaggio continuava i dubbi salivano alla mente del povero ragazzo con il cuore infranto.

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"Smettila di cambiare musica, mi farai venire il mal di testa" e così dicendo Grace diede un piccolo calcio sulla gamba di Lucas spingendolo contro il finestrino.
"Così mi schiacci però testa di rapa" Lucas intrappoló le mani di Grace nelle sue e tornò seduto decentemente al suo posto.
Tutto ciò ovviamente avvenne tra le loro risate, il che causò degli sguardi confusi tra le persone attorno a loro che si girarono a guardarli male.
Facevano troppo rumore per i gusti della gente.
Risultato? Dopo essersi guardati attorno si ritrovarono faccia a faccia e ciò causò ancor di più delle risate tra i due, che non riuscivano a trattenersi.
Dopo una decina di minuti i due ragazzi riuscirono a calmarsi.
"Allora, che facciamo in queste tre ore di volo?" domandò la ragazza.
"Le opzioni sono due: o guardiamo un film o una serie tv oppure parliamo"
Lucas guardò Grace in attesa di una risposta
"Parliamo ovviamente, non lo sai che il mio hobby è spettegolare sulla gente?" Grace mosse i suoi capelli all'indietro con aria altezzosa, il tutto in maniera ironica.
"Spettegolamento sia" annunciò teatralmente Lucas.
I due tornarono a guardarsi e scoppiarono nuovamente a ridere, facendo irritare ancora di più la gente.

Saranno tre ore molto lunghe.

fake relationship...or not? {boyxboy}Where stories live. Discover now