Twentyeight.

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"Ripenso a quei pomeriggi al lago

Fumando e cantando piano

Mi chiedo se ritornerai

Nonostante i miei mille guai

Mi chiedo se ritornerai

Con il solito paio di Nike"

-Mahmood, Rapide

Erano ormai le sette di sera e tra meno di un'ora sarebbe passato Aaron a prendere il suo finto ragazzo.
"Okay, okay, come sto?" Lucas stava provando i vestiti per la cena da almeno un paio di ore. L'ultimo outfit che aveva indossato era una semplice camicia azzurra di Ralph Luren, una delle poche firmate che aveva e che sua madre gli comprò per un matrimonio a cui dovevano partecipare, con dei classici jeans stretti.
"Stai bene ma adesso basta. Non osare provare un'altra camicia o giuro che ti tiro uno schiaffo" Grace sbuffò per poi andare successivamente dal suo migliore amico e lasciargli un bacio sulla guancia "ma secondo te Jimmy sta bene? Non risponde e dopo quello che mi hai detto sono preoccupata." La ragazza si sedette nuovamente sul letto dell'amico con le mani poste sul volto rigato dalle lacrime, non capiva in cosa stesse sbagliando e la cosa la straziava. "Ehi, ehi è tutto okay. Vedrai che vuole solo stare un po' da solo. Ha litigato con il suo migliore amico, è normale che non voglia vedere nessuno. Insomma se io e te dovessimo litigare anch'io non risponderei al cellulare" Lucas mentì per consolarla perchè non avrebbe mai allontanato Aaron, non in una situazione del genere. Erano amici loro due, lui non era il suo ragazzo, quindi per sfogarsi sarebbe stato perfetto. "Si ma Aaron non ti avrebbe mai fatto una cosa del genere. Tu e lui, oddio, non so spiegarti..." la ragazza tirò su col naso, cercando le parole giuste "avete una sintonia che io e lui non abbiamo e mai avremo. Sei così fortunato e nemmeno te ne rendi conto" e dicendo ciò si appoggiò con la testa sulle gambe del ragazzo. Rimasero in un religioso silenzio per quelle che sembravano ore che poi, in realtà, erano solo una decina di minuti. "Dai Lu, alziamoci, tu hai un appuntamento a cui andare, opop" facendo ciò Grace si alzò, tese la mano verso il suo migliore amico e sorrise ampiamente. Non poteva rovinargli quel giorno. E poi lei era così abituata ad essere rifiutata che Jimmy si aggiungeva soltanto ad una lunga lista di persone. "Lo sai vero che basta soltanto che tu dica che vuoi che io rimanga e non vado alla cena, si?" Lucas era così gentile nei confronti della sua migliore amica. "Sei la mia persona, ti giuro. Adesso vado a casa a riposarmi. E quando hai finito scrivimi un messaggio eh". I due si abbracciarono e scesero le scale. "Grace, tesoro mio" Liz camminò verso di loro abbracciando la ragazza. Sua madre adorava la sua migliore amica, aveva sempre sperato di vederli insieme ma, da quando li ritrovò in intimo nel letto del figlio dopo una serata stressante passata a studiare, capì che erano nati per essere fratelli e nient'altro. "Ma quanto siamo fighi fratellino, vai da qualche parte in particolare?" Olivia fece il suo ingresso in sala per poi sorridere ai tre già presenti. Lucas si domandò come facesse sua sorella ad essere di una bellezza così disarmante già a quindic'anni. Soltanto Grace aveva visto così bella in età così precoce. "Vado con Aaron ad un appuntamento" e dovette trattenersi dal tapparsi le orecchie quando le tre ragazze iniziarono a fare versi simili ad esulti. Chris e suo padre non erano in casa perché erano andati a comprare le pizze per tutta la famiglia.
Eccetto per Lucas, ovviamente.
"Io vado, grazie mille per tutto Liz, ciao Olivia. Salutatemi anche Chris e George" dopo un giro di saluti e abbracci vari la ragazza uscì dalla porta.
"Aaron eh?!" Olivia guardò suo fratello con sguardo fiero. E come darle torto.
Subito dopo ribussarono alla porta.
"Scommetto che Grace si è dimenticata qualcosa" la ragazza era conosciuta anche per essere una svampita cronica e puntualmente dimenticava qualcosa.
Così è giustificata la faccia di Lucas che, sorpreso, si ritrovò Aaron davanti.
"Buonasera Lu-wow, stai benissimo" Aaron rimase sull'uscio della porta con ancora le rose in mano.
Lucas si domandò come cavolo poteva fingere così bene un persona.
Aaron non doveva fare il celsisita ma l'attore, lo sapeva.
"Ciao amore" Lu, per portare avanti la scena davanti alla famiglia gli lasciò un bacio a stampo, per poi arrossire tremendamente per il complimento.
"Buonasera caro"
"Ciao Aaron"
Olivia e Liz si affiancarono al ragazzo.
"Questi sono per voi" e il ragazzo porse il mazzo di rose verso la madre.
"Aw, ma che dolce, grazie" Olivia prese le rose prima ancora che Liz potesse allungare la mano.
"Noi andiamo, ci vediamo dopo" Lucas salutò abbastanza velocemente le due e successivamente chiuse la porta.
E finalmente, da quando era arrivato il suo 'ragazzo', poté guardarlo bene.
"E poi dici che sono io quello bello, ma ti sei visto allo specchio?" Lucas si ritrovò a pensare a come Aaron non fosse così narcisista con un corpo del genere. Fosse stato in lui avrebbe limonato con il suo stesso riflesso.
Aveva una maglietta bianca, con sopra una giacca nera e un pantalone stretto del medesimo colore con ai lati delle piccole firme di un marca di cui non conosceva l'esistenza. Lui non se ne intendeva minimamente di moda.
"Ma smettila va, ero sincero prima. Sei tu quello bello della suddetta finta coppia sai?" Ed entrambi si ritrovarono a ridere leggermente "Ma stavi aspettando qualcun'altro?" chiese il capitano mentre le risate cessarono.
"Pensavo fossi Grace, magari si era dimenticata qualcosa a casa mia" Lucas spiegò.
"Grace era da te?" Aaron domandò, dandosi dell'idiota qualche secondo dopo. Era ovvio che fosse da lui se si era dimenticata qualcosa.
"Si, mi stava aiutando un attimo con i vestiti" aggiunse allora il biondo.
"Beh allora ha scelto bene" ed ecco di nuovo l'imbarazzo farsi spazio sul golto del più piccolo "Ma dove dobbiamo andare esattamente?" chiese qualche attimo dopo.
"Al The Carillon" E per poco Montgomery non sputò un polmone, ovvero il costo di un solo piatto in quel ristorante.
Il posto serviva piatti per lo più di cucina italo-americana visti che le origini dei proprietari erano proprio italiane e il posto era così tanto elegante e raffinato che Lucas si sarebbe perfino sposato là dentro.
"Sei pronto ad andare?" Disse Aaron fermandosi davanti alla sua splendida Mercedes nera.
"Prontissimo" in realtà non lo era per niente.

fake relationship...or not? {boyxboy}Where stories live. Discover now