One.

8.1K 254 36
                                    

"E sotto sotto tu sei una bandita come me
Anche se ora fingi che con quello scemo con cui esci sia sul serio
Davvero
E almeno
Tu"
-Marracash, niente canzoni d'amore

Aaron giró lo sguardo un solo istante e in quella frazione di secondo il suo mondo cadde a pezzi, e letteralmente parlando, cadde anche lui.
Nathan lo sapeva, cazzo lo sapeva benissimo che lui tutti i pomeriggi di quell'afosa estate si allenava al parco con i suoi amici. Entrambi da lí a pochi giorni avrebbero iniziato l'ultimo anno di scuola e, come di consuetudine, alcuni osservatori avrebbero assistito all'ultima partita dell'anno per decidere a chi assegnare le borse di studio per la UConn, l'università del Connecticut, che allena i futuri cestisti delle migliori squadre di tutto il continente, il sogno piú ambito di ogni giocatore dello stato. La fortuna, o sfortuna, voleva che in caso di rifiuto da parte di essa, Aaron sarebbe entrato nell'azienda di famiglia. E veramente, questo era l'ultimo desiderio della sua lista. Fare parte di quell'azienda significava essere sempre assente, mai concentrato o anche solo presente nella famiglia e Aaron lo sapeva bene visto che suo padre, Andrew Lanchester, ne era la prova vivente. Per questo si era iscritto nella squadra del liceo a inizio delle superiori, il basket lo distraeva da tutto e da tutti, gli permetteva di sfogarsi e di non pensare ad altro se non ad esso.
Tranne in quel momento.
Dovete sapere che Nathan é (o meglio, a quanto pare era) il migliore amico di Aaron, si conoscevano dalla gracile età di sette anni, quando la famiglia Lanchester si era trasferita da Boston ad Austin nella villa accanto a quella dei McCountry, una famiglia benestante che aveva un unico figlio maschio, Nathan, conosciuto anche come Nate, e da allora i due divennero inseparabili.
Solo che da qualche tempo tra i due si era creato un rapporto che andava oltre la semplice amicizia, lo dimostravano tutti i baci dati sul tetto di nascosto, tutte la carezze, tutti gli abbracci, gli sguardi...peccato che i due avevano litigato un paio di giorni fa.
O meglio, vi spiego bene: Aaron é composto per il 65% di paranoie, il restante 35% di ansie e proprio queste due caratteristiche hanno fatto nascere alcune discussioni inutili fra i due sul "non voler rovinare l'amicizia".
Risultato? Nate, dopo l'ennesima litigata, se n'è andato da casa Lanchester incazzato e pronto a ferirlo come aveva fatto Aaron con lui, da questo il suo gesto affrettato e non considerato che fece quello stesso pomeriggio.
Tornando a noi, Aaron vide Nate, quello che fino a quel momento era il suo tutto, baciarsi Markus Denphry, suo nemico dai tempi delle medie.
Nemmeno Aaron sa a che cosa era dovuto quell'astio nei suoi confronti da parte di Markus, fatto sta che si ritrovò con il culo per terra e il suo orgoglio ferito.
Tolte le paranoie e le ansie, Aaron era anche un bel ragazzo.
Alto un metro e ottantacinque, spalle larghe, muscoli ben piazzati, capelli con questo ciuffo castano tendente al nero quasi a contornargli il viso dai tratti delicati, occhi grandi marroni che sapevano catturare ogni particolare. Tutto di lui gridava perfezione.
Eppure in quel momento si sentì talmente male che gli occhi gli divennero lucidi, il fiato si fece improvvisamente corto e non ascoltó nemmeno i commenti dei suoi amici, che stavano aspettando che il loro capitano si rialzasse.
Solo una domanda si fece largo nella sua mente: "perché?".

fake relationship...or not? {boyxboy}Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon