Twenty.

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"E tu sorridi sempre ma si vede che t'annoi
Noi che veniamo male su tutte le Polaroid
E t'ho portato pure a cena fuori con i tuoi
Ma tanto finisce tutto prima o poi
E tu sorridi sempre ma si vede che t'annoi
Noi che veniamo male su tutte le Polaroid
E t'ho portato pure a cena fuori con i tuoi
Ma tanto finisce tutto prima o poi"
-Carl Brave x Franco126, Polaroid

Mattina, quinto giorno
Camera di Grace e Sofia

"Ma quindi torniamo a casa? E perché?" Grace, ancora mezza intontita dal brusco risveglio, stava sistemando la valigia.
"Si, il preside del Kennedy ha appena avvisato la Richards che hanno deciso di venire per una visita, credo per le partite di Basket, e quindi dobbiamo tornare a casa subito. Razza di stronzo." Sofia era ancora sicuramente più sveglia di Grace, con già la valigia pronta sul suo letto.
Ogni anno era la stessa storia: la squadra che avrebbe giocato alla finale veniva alla Einstain per congratularsi con i ragazzi, per poi fare un'amichevole insieme. Qualche settimana dopo invece toccava ai loro ragazzi andare alla Keplero, per fare la stessa identica cosa.
"Ah, come vogliono loro guarda" la mora iniziò a prendere le ultime cose, chiudendo definitivamente la valigia, consapevole che da quel momento in poi tutto sarebbe stato solo un bel ricordo, un'avventura impressa nella sua mente, anche se troncata troppo presto.

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Ore otto e mezza, camera di Aaron e Lucas

"Aaron! Lucas! Se non aprite immediatamente la porta giuro che l'aprirò con la forza, a costo di romperla" Zach stava bussando insistentemente da almeno due minuti, mentre i due ragazzi non accennavamo a dare segni di vita.
"Mhmh" Lucas mugugnò contro il cuscino, girandosi dall'altro lato del letto, pronto a non sentire più quei rumori fastidiosi, che a dirla tutta non sapeva nemmeno se fossero frutto della sua fantasia o se fosse il mondo reale.
Ma tutto cambiò quando sentì una presa forte sul suo corpo, probabilmente un braccio, che lo stava cingendo dalla vita, tenendolo stretto.
Poi sentí un respiro lento e calmo sul suo collo e successivamente una testa appoggiarsi su quel punto, quasi a volersi nascondere.
E fu allora che Lucas aprì gli occhi, spaventato, non capendo come fosse possibile che qualcuno fosse accanto a lui.
"Okay, mi avete costretto voi, sappiatelo" Zach aprì di scatto la porta, per poi richiuderla un secondo dopo con una mano a coprirgli gli occhi "adesso ho capito perché non avete aperto, non volevo interrompervi, SCUSATE" il corvino se la stava ridendo, iniziando a camminare qualche attimo dopo.
Il risultato fu che anche Aaron si svegliò, frastornato dai residui dell'alcool e dai rumori.
"COSA CAZZO CI FACCIO NEL TUO LETTO, PORCA MERDA" Lucas spostò immediatamente il braccio di Aaron, che lentamente stava cercando di mettere a fuoco la situazione, e si alzò in piedi, facendo un sospiro di sollievo quando notò di essere ancora vestito.
"Ieri sera si vede che eravamo troppo stanchi per fare qualsiasi cosa, non è successo niente, puoi anche risultare meno schifiato" Aaron sentì una strana sensazione allo stomaco, quasi una stretta. Sicuramente per via dell'alcool, o per lo meno cercò di darsi quella spiegazione. Cioè non solo lo aveva aiutato ma si beccava pure questo? Ottimo, bel ringraziamento.

E così Lanchester iniziò ad incamminarsi verso il bagno, abbastanza infastidito.
"

No aspetta Aaron, non intendevo questo" a nulla servirono le parole del biondo, perché ormai il capitano era già nel bagno, pronto a farsi una doccia.
"Merda" sussurrò fra le labbra Lucas, sbuffando in seguito per tutto il caos che aveva nella sua testa.
Il silenzio che rieccheggiava nella stanza da un paio di minuti venne spezzato dalla voce del castano.
"Sai almeno perché Zach ci ha svegliato?" il suono della voce venne un po' attutito dal rumore dell'acqua che scorreva, ma per fortuna o sfortuna Lucas lo sentì ugualmente, e il primo pensiero fu quello di chiamare Grace.
E proprio mentre prendeva il cellulare in mano, dopo un po' di tempo sprecato a mettere sottosopra la stanza per cercarlo, notò dei messaggi da parte della sua migliore amica, che gli dava la notizia tramite messaggio.
"Grace dice che dobbiamo andarcene via oggi, per via dell'amichevole del basket, la squadra del Kennedy verrà a vedervi giocare o una roba del genere" Lucas si avvicinò alla porta, in modo da farsi sentire da Aaron senza aver bisogno di urlare.
Lucas si abbassò, prendendo i vari vestiti che erano nella stanza, sia suoi che di Aaron, in modo da metterli a posto.
Il capitano sbuffò, lui sperava di avere ancora a disposizione qualche giorno di riposo, ma tutto sommato il basket gli mancava come l'aria, non era completamente una cattiva notizia.
Poi un flash gli passò nella mente, strabuzzando gli occhi aprì la porta del box-doccia, per avere una conferma di quello che aveva sentito.
"Aspetta, hai detto il Kennedy?"
Lucas ricontrolló il messaggio, volendo evitare di dire cazzate.
"Si perché?"
"È la ex scuola di Noah"

fake relationship...or not? {boyxboy}Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum