Twelve.

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"I Never Broke One Promise
And I Know That I’m Not Honest
Now You Got Me Yelling
Thats Because I’m Jealous 
If You’re Keeping Your Promise, I’m Keeping Mine
Ooo I’m Jealous"
-Beyoncé, Jealous

Aeroporto Internazionale di Miami

"Ragazzi vi prego di scendere con attenzione senza farvi male e ricordatevi di non lasciare niente sull'aereo, grazie" la preside Richards annunciò ai suoi alunni l'arrivo all'aeroporto.
"Finalmente siamo arrivati, Dio sto morendo di caldo, ho bisogno di aria" Lucas guardava divertito Grace che, esasperata, si faceva vento con un giornalino che si era portata da casa
"Dai che siamo arrivati, ho la schiena a pezzi, non vedo l'ora di scendere" Lucas si sistemò meglio che poté sul sedile per evitare altri dolori in quel punto.
"Al proposito tesoro mio, sei pronto a passare un'intera settimana con Aaron?" La domanda risultó strana ma non ebbe nemmeno il tempo di chiedere informazioni perché nel momento in cui il ragazzo stava per parlare l'aereo atterrò.
Erano ufficialmente a Miami.

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Aaron era con la sua testa appoggiata alla spalla di Zach mentre quest'ultimo aveva un braccio intorno ai fianchi del capitano, in modo da poter dormire in una posizione comoda.
Peccato che vennero svegliati da qualcuno.
"REGA SCENDETE O SONO COSTRETTO A PRENDERVI A SCHIAFFI" Jimmy, molto gentilmente, urlò queste parole alle orecchie dei due che, presi alla sprovvista, aprirono immediatamente gli occhi e fecero un piccolo salto sul loro posto.
"Grazie Jimmy, sei stato molto d'aiuto" a rispondere fu Aaron con una mano sul cuore mentre cercava di regolarizzare il respiro.
"La prossima volta tiraci un pugno, almeno non moriamo d'infarto" Zach tirò uno schiaffo sulla pancia dell'amico posto di fronte a lui.
"RAGAZZI DOVETE SCENDERE ADESSO" Cody salì le scale che collegavano il pavimento all'aereo, sporgendo soltanto la testa in modo da richiamare l'attenzione dei suoi amici.
In effetti, con più lucidità, Aaron notò che le uniche persone a bordo erano loro tre.
"Oh merda, se la preside ci scopre ci ammazza" ed entrambi i ragazzi si tolsero la cintura e tutti insieme scesero.
Per loro fortuna Molly era intenta a parlare con un ragazzo, perciò non ci aveva fatto caso.
"Ma Noah che fine ha fatto?" Zach si guardò intorno, in modo da cercarlo
"Noah é la che parla con Wilson" Cody indicò i due nominati intenti a parlare e a ridere fra di loro vicino al gate, un po' distanti da loro.
"Ah e da quando sono amici?" domandò stranito Aaron, non si ricordava nemmeno una volta in cui i due ragazzi si fossero parlati, anzi.
"In aereo, mentre dormivate, Michael si è avvicinato a noi e ha chiesto se qualcuno avesse avuto voglia di stare accanto a lui visto che Engel si era sentita male ed era davanti con i prof. Noah si é offerto e così sono rimasti vicini per tipo due ore..." Jimmy si fermò improvvisamente e guardò Cody, nessuno dei due aveva intenzione di dire il motivo per cui Noah si era allontanato da loro.
Zach restò immobile a guardare Noah da lontano. Cosa cazzo stava succedendo?

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Un'ora dopo, arrivati in Hotel

"Allora ragazzi, due per volta andate alla reception, dite i vostri cognomi, prendete le chiavi e andate in camera. Oggi avete tutto il giorno libero, perciò svuotate le valige, riposatevi e fate quello che volete. Ci vediamo tra un'ora e mezza per il pranzo" dette queste parole la preside Richards prese le chiavi della sua stanza e se ne andò, seguita dal professore Henry e dalla professoressa Robbin.
I ragazzi erano ufficialmente da soli.
"Ora devi andare da Aaron in modo da prendere le chiavi, se vuoi ti accompagno così non sei solo" Grace si girò verso Lucas e gli sorrise.
"Beh molto gentile da parte tua" il ragazzo rise e si girò a guardare Aaron e il suo gruppo
"Perfetto, allora andiamo" Grace prese Lucas per il braccio e lo trascinò in avanti, spintonando un po' di gente
"Nonono, aspetta un attimo, non sono ancora pronto mentalmente"

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Tutto il gruppo dei ragazzi era riunito in un angolo dell'hotel, in modo che le altre persone potessero prendere le chiavi e infine ci sarebbero stati loro.
Tra i cinque si era creato un silenzio imbarazzante.
Jimmy e Cody continuavano a lanciarsi delle occhiate preoccupate, Noah continuava a scambiare messaggi sul telefono, Zach guardava Noah di sfuggita e Aaron decise di rompere il ghiaccio.
"Quindi abbiamo tutta la giornata a nostra disposizione, avete delle idee su qualcosa da fare?"
"Michael e il suo gruppo ci hanno invitato nelle loro stanze, dicono che hanno le carte" Noah rispose mettendo il cellulare nella tasca del pantalone
"Fantastico, possiamo conoscere qualche ragazza anche!" Jimmy si girò verso Cody e si batterono il cinque, nonostante il biondino non sembrava essere del tutto al settimo cielo. Da qualche tempo sembrava un po' strano ma infondo, chi per un motivo e chi per un altro, lo erano tutti.
"Okay perfetto, andata per questa idea, grazie Noah" Jimmy continuava ad esultare con Cody. Michael faceva parte del gruppo di dibattito e così a primo impatto non suonava entusiasmante ma fidatevi, non c'era niente di più affascinante dell'intelligenza. E poi erano tutti dei bei ragazzi e delle belle ragazze all'interno di quel gruppo quindi perché no?
"Okay, allora faremo così" Aaron si girò verso Zach per avere anche la sua conferma ma trovò il suo amico abbastanza incazzato.
"E tu come fai ad avere il suo numero scusa?" con evidente tono scocciato Zach porse questa domanda a Noah, che stava cercando di far tutto tranne che guardarlo
"Ci sentiamo su Snapchat da mesi e il numero ce lo siamo scambiati mentre eravamo in aereo, ma eri troppo impegnato per notarlo, no?"
Aaron guardava i due con aria confusa. Zach aveva parlato con lui tutto il tempo prima che si addormentassero, quindi non era proprio impegnato e non capiva a che cosa si stava riferendo Noah, anche se a sua discolpa Zach non aveva rispettato la promessa gli aveva fatto prima di partire e non lo era andato a trovare.
Bel casino.
Zach era pronto per rispondere con un'altra frecciatina ma il loro discorso venne interrotto dall'arrivo di due persone.
"Smettila di spingermi, so camminare perfettamente anche da solo" Lucas cercò di sussurrare il più possibile quelle parole ma fallì.
"Era solo per darti una mossa" Grace fece a Lucas un sorriso molto sarcastico
"Spiritosa" il ragazzo si girò verso la sua amica e le fece una linguaccia.
Il tutto sotto lo sguardo dei cinque ragazzi che osservavano la scena abbastanza divertiti.
E quando Lucas sentì le risate si girò di scatto e si ritrovò lo sguardo di loro addosso.
"Ora devi parlare" Grace sussurrò queste parole all'orecchio del suo amico e in cambio ricevette solo uno sguardo omicida.
Con un piccolo accenno della mano salutò tutti i presenti e poi si voltò verso il capitano
"Io sono Lucas Montgomery, il ragazzo con cui dovrai condividere la stanza" e così dicendo porse la mano in direzione di Aaron
"Oh si lo so, io sono Aaron Lanchester" strinse la mano del ragazzo per presentarsi e poi entrambi la staccarono
"Lo so" Lucas ripeté le parole pronunciate poco prima dall'altro ragazzo "e lei è la mia amica Grace"
Lucas spinse la ragazza un po' più avanti rispetto a lui, in modo da presentarsi.
"Io sono Jimmy, tanto piacere" il ragazzo si mise davanti a lei e si presentò tutto sorridente. Era probabilmente, anzi certamente, la ragazza più bella che avesse mai visto.
"Oh tanto piacere, Grace Omer" Grace sorrise di rimando.
Cody fece passare il suo sguardo tra i due. Ottimo, il suo migliore amico si era già preso una cotta. Ed erano atterrati da meno di un'ora, bella esperienza.
"Okay, ora io e Lucas andiamo a prendere le chiavi, ci vediamo dopo ragazzi e vi prego, non vi uccidete" Aaron salutò i suoi amici e Lucas fece lo stesso, così si diressero verso la reception e dopo aver preso le chiavi andarono nella loro stanza.
"Wow, é bellissima" Lucas esclamò questa frase dopo essere entrato.
C'erano due letti da una piazza e mezzo e a dividerli c'erano due cassetti neri lucidi. Di fronte un'armadio fin troppo grande per i due ragazzi e, accanto, la porta che conduceva al bagno.
"A Miami tutti gli hotel sono un'esagerazione, come la città stessa." Aaron prese la sua valigia, e l'appoggió sul letto vicino alla porta.
"Non ti metti vicino alla finestra?" Lucas domandò stranito. Tutti volevano quel letto e Aaron glielo stava lasciando, perché?
"Sono venuto a Miami già un paio di volte e odio il sole che c'è la mattina, quindi è tutto tuo" Aaron rise e si stese sul suo letto.
La verità è che Lanchester sapeva benissimo che Montgomery non fosse mai venuto a Miami, si capiva da come si guardava intorno e ammirava la città, perciò aveva preferito far godere a lui il panorama. Tanto lui se avesse voluto avrebbe pure potuto comprarci una casa qua perciò lasciò perdere.

fake relationship...or not? {boyxboy}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora