Twentyseven.

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"Mi metto a fissare una parete e a performare
Sono nato sotto il segno dell'ariete per sfondare
Vedo tutto con un occhio bionico a mio modo
Sto al prossimo stadio no, non sono il dio buono
Sono il dio dopo
Sono Dio dopo
La fusione tra scienza e religione: Dio Robot"
-Blnkay, Dio Robot

"Noah porca troia, mi vuoi dire che succede?" Cody era esausto, al limite delle sue forze sia fisiche che mentali ma il suo migliore amico aveva bisogno di lui in quel momento e tutto il resto non contava. L'altro ragazzo, dal suo canto, era rimasto zitto appoggiato alle mattonelle della porta del bagno in cui si era ritrovato a vomitare. "Io e James eravamo fidanzati l'anno scorso. Ad una delle tante feste organizzate dalla scuola ho preso delle pastiglie che mi aveva dato e la mattina dopo mi sono ritrovato in un letto, nudo, con lui e un altro ragazzo che non avevo mai visto in vita mia. Probabilmente ci voleva andare a letto già da tempo ma non mi ricordo un cazzo di quello è successo. E non ci voglio pensare perché se è veramentesuccesso qualcosa allora significa c-che io sono s-tato stu-" non finì la frase che rivomitó. Dopo prese un respiro profondo, ogni parola usciva come una martellata nel petto ma doveva farcela, poteva farcela "la mattina dopo me ne sono andato pregando mia madre di farmi cambiare scuola, nonostante mancasse solo l'ultimo anno ed eccomi qui" il senso di vuoto nel suo stomaco c'era sempre. "Oh cazzo Noah" ora le lacrime non bagnavano più solo il viso caldo di uno dei ragazzi ma di entrambi, lo shock ben visibile sul volto di Lanch. "Devi promettermi che non ne parlerai con nessuno, ti prego. Zach farebbe casino insieme a Aaron e Jimmy li aiuterebbe. Sei l'unico che sa questo, per favore non parlarne con nessuno" la voce strozzata e gli occhi supplichevoli bastarono per far annuire freneticamente il biondo. "Comunque nessuno di loro farebbe una cosa del genere. Cioè finchè si tratta di gelosia magari si ma si sta parlando di uno stupro Noah, non sarebbero cosi egoisti, nessuno di loro. Nemmeno quella merda di Jeremy" Cody riuscì a strappare un leggero sorriso sulle labbra del moro, che lo guardò pieno di gratitudine. "Dovresti denunciarlo se fosse veramente andata così, lo sai vero?"
"Jimmy è stato veramente uno stronzo" Questo bastò per far capire che dovevano cambiare discorso, pensare al passato non faceva bene. "Si, lo è" ed entrambi risero. Non era una risata vera e spensierata ma più di chi, nel dolore, cercava un motivo a cui aggrapparsi che li fece star bene per un attimo. La risata non è l'opposto del dolore, la felicità lo è. "Ragazzi siete qui?" Zach bussò alla porta, aspettando il permesso per entrare. Era veramente preoccupato per il suo ragazzo e non capiva che cosa avesse. Ma come avrebbe potuto sapere. Nessuno poteva sapere. Noah fece segno a Cody di restare zitto, di non parlare su quello che aveva raccontato. E poi aprì la porta con un sorriso a malapena accennato e lo abbracciò, un po perchè ne aveva bisogno e, d'altra parte, un po perchè non voleva fargli vedere il rosso che circondava i suoi poveri occhi. Era cosi stanco. "Ehi amore, tutto okay? Ma hai vomitato?" Zach iniziò a fare domande a raffica mentre circondava con le mani le guance del suo ragazzo, notando che la sua cera non era al massimo. "Va tutto bene. Tutto bene" e mentre i due si abbracciavano Cody scuoteva la testa, domandandosi come aveva fatto il ragazzo a tenersi dentro tutto quel dolore. Aaron e Jimmy entrarono qualche minuto dopo, entrambi in pensiero verso il loro amico. "Scusate ragazzi per la partita, non la volevo rovinare" Noah parlò verso il capitano, sentendosi doppiamente in colpa. "Tranquillo, non l'hai rovinata tu" Cody si girò verso Jimmy e quest'ultimo era sul punto di risponderli a tono se solo Aaron non fosse intervenuto "Adesso basta, voi due dovete seriamente chiarire questa situazione, non voglio mai più sentirvi litigare sul campo come è successo oggi o giuro che non giocherete fino alla fine del campionato. Intesi?"
"Intesi"
"Sarà fatto"


Fuori dallo spogliatoio


Lucas era appoggiato agli armadietti mentre stava bevendo dell'acqua. Quella sera lui e Aaron avrebbero avuto la tanto attesa cena con Nathan e Markus e sinceramente parlando nessuno dei due aveva voglia di andare. Ma ormai avevano accettato perciò non potevano ritirarsi. I ragazzi del Kennedy se n'erano andati già qualche minuto fa, perciò decise di sedersi per terra e avvisare Grace del casino che era successo sul campo, finchè non fu interrotto da una voce. "Aspetti il tuo ragazzo?" e ovviamente James doveva mettersi accanto a lui. Sempre ovviamente lui non se n'era andato. "Si, abbiamo un'appuntamento. Tu perchè non hai seguito l'esempio dei tuoi amici e non ti sei levato dal cazzo?" Lucas di solito non era una persona brusca o cattiva, solo che quel ragazzo aveva un'aurea strana, c'era qualcosa che non quadrava, se lo sentiva.
James rise, probabilmente divertito dalla reazione del ragazzo e si sedette accanto a lui "Aspetto che Noah esca dallo spogliatoio, gli volevo parlare un attimo, dopo mi leverò gentilmente dal cazzo"
"Non so se lo hai notato, e se non lo hai fatto sei un'idiota, ma Noah è fidanzato ed è veramente innamorato quindi ti prego, non provarci nemmeno, ti risparmio la fatica" Lucas lo guardò di profilo, intento ad osservare la reazione del moro accanto a lui. Il suo sguardo venne ricambiato poco dopo. "Okay, io e te abbiamo iniziato con il piede sbagliato. Piacere, io sono James McSell, capitano della squadra di basket del Kennedy ed ex ragazzo di Noah?" Detto ciò il capitano avversario tese la mano verso il biondo, aspettando una risposta. Lucas, dopo vari pensieri, afferrò la mano dell'altro "io sono Lucas Montgomery, il ragazzo del capitano dell'Einstein ed ex ragazzo di nessuno, Aaron è il primo" i due risero insieme, mentre un flebile "piacere" lasciò le labbra del nemico, che agli occhi di Lucas forse tanto nemico non era più. "Quindi tu sei l'ex ragazzo di Noah, non ci vuoi riprovare con lui ma lo stai aspettando qua fuori?" Lucas richiese per conferma, non aveva senso tutto ciò. "Esattamente. Sai tra noi è finita male o meglio, non so perchè sia finita visto che è stato lui a mollarmi senza ragione, e volevo solo delle spiegazioni o per lo meno chiarire questa storia. Cioè siamo pur sempre rivali in campo ma avere questini irrisolte fuori non fa bene a nessuno dei due, dovresti capirmi, Jeremy e Cody ne sono stati una prova prima. E comunque so che sono bravi giocatori, la loro fama gli precede, prima stavo solo scherzando."
Lucas annuì, capendo finalmente il perchè di tale visita. Sarebbero andati avanti a parlare se solo i ragazzi non fossero usciti dagli spogliatoi, Zach e Noah per mano. Brook sembrò essersi ripreso, questo finchè tutti non videro James accanto a Lucas. "Allontanati da lui, razza di stronzo" Jimmy si mise in mezzo ai due ragazzi mentre Noah, allo stremo delle forze, non ebbe nessuna reazione. "Per quanto mi piacerebbe restare a parlare con tutti voi" nel frattempo Aaron si mise accanto a Lu, circondandogli la vita con il braccio, guardando male il capitano avversario "non è successo niente, tranquillo" Lucas lasciò un bacio sulla guancia di Lanchaster, mentre James continuò "ho solo bisogno di parlare con Noah un attimo in privato, poi potete pure andare" "Te lo scordi" dissero tutti in coro, tranne il ragazzo preso in causa e Lucas. "Per me va bene, facciamola finita con questa storia" Noah lasciò tutti sbalorditi. Veramente voleva andare? "No che non ci vai" disse Cody, guardandolo più sbalordito di tutti. "Vuoi veramente andare?" Zach sussurrò ciò all'orecchio del suo ragazzo. Ovviamente lui non voleva che andasse ma se questo avrebbe posto fine completamente alle sofferenze di Noah allora era meglio che andava. "Sono sicurissimo, aspettate qua, torno subito" Noah s'incamminò fino ad arrivare faccia a faccia con James. Faccia a faccia con il suo incubo. "Andiamo allora" James seguì Noah visto che lui non conosceva la scuola ma, già dopo qualche passo, capì che lo stava riportando in palestra. "Andrà tutto bene vero?" chiese Cody freneticamente, da quando aveva saputo di quello che era successo non riusciva più a guardare James in faccia o vederlo accanto ad un amico. "Andrà tutto bene" confermò Zach, mettendosi accanto a Jimmy. Tutti i ragazzi erano per terra, attaccati agli armadietti. Aaron coccolava Lucas, mentre quest'ultimo si appoggiava completamente a lui, trovando un po di pace. Che l'inferno abbia inizio.


In palestra

"Okay, parla" i due erano appostati sugli stessi gradini dove, poco prima, si trovavano Lucas e Grace. "Perchè sei cosi tanto arrabbiato a me? Se non ricordo male sei stato tu a lasciarmi, non capisco perchè non riesci nemmeno a guardarmi in faccia" James iniziò a parlare, esponendo i suoi dubbi. "Sbaglio o sei tu che l'ultima notte mi ha drogato e mi ha fatto fare sesso con un estraneo senza che io ne fossi consapevole?!" la domanda ovviamente era retorica ma adesso il suo cuore era più leggero, si era liberato di quel macigno. Poteva tornare a respirare, finalmente. "COSA?" James era forse più sconvolto del ragazzo accanto a lui. "Vuoi forse negare?" Noah non capiva, perchè James era così sconvolto? Sapeva benissimo ciò che aveva fatto, non poteva negare. "Quella sera ci siamo drogati entrambi, è vero ma non abbiamo assolutamente fatto sesso, mio Dio. Non ti ho stuprato e sicuramente non ti ho fatto toccare da nessun'altro. Ma per chi mi hai preso Noah? Cazzo" James ora camminava avanti e indietro, con gli occhi più che lucidi, erano bagnati dalle lacrime. "No aspetta, cosa cazzo stai dicendo tu? Okay sulla droga concordo, alla fine l'ho ingerita io ma mi sono svegliato quella mattina nudo con te e un tizio che non avevo mai visto. Mi ricordo che eravamo nel letto e poi mi sono svegliato ed eravamo in tre e..." no, parlarne era ancora più difficile che pensarci. "Eravamo nudi nel letto io e te ma non è mai successo niente. Tu stavi per vomitare e non è successo nulla, ci siamo addormentati. Poi in stanza è entrato William (uno dei suoi compagni di squadra) strafatto di coca e si è addormentato accanto a noi. Tu eri nudo, io avevo ancora i boxer e pure Will" sia per Noah che per James quella fu una doccia fredda da affrontare. "Mi faceva male il culo quella mattina, non puoi negare che non sia successo nulla cazzo!" Noah si alzò, iniziando ad entrare in panico. Era vissuto per mesi con l'idea di essere stato stuprato e invece...non era successo niente? "Noah, prima di arrivare a quella dannata festa io e te abbiamo scopato come pazzi, sia nel letto che nella doccia. Tu avevi già il dolore, non ti ricordi? Quando ti eri seduto sul divano..." Piccoli flashback si fecero spazio nella sua mente

"Aspetta Jay, fai con calma che mi hai spaccato in due" un Noah spensierato si sedette con molta calma sul divano per poi buttarsi sul suo (ex) ragazzo e baciarselo per bene. "Madonna se ti amo, ti giuro" James spostò una ciocca di capelli dalla fronte del ragazzo, con gli occhi pieni di amore, per poi scendere con le mani sul suo culo e toccarlo leggermente "posso farti un massaggio se vuoi" lo sguardo di malizia sul volto di entrambi i ragazzi. "Che scemo che sei, dai andiamo a ballare" detto ciò Noah trascinò sulla pista il ragazzo e insieme si persero tra le note di quelle canzoni.

"Noah, ti giuro che ti amo veramente e non avrei mai fatto niente senza il tuo consenso" Brook stava ormai piangendo. Non era successo niente. Non era stato violentato. "Per quello che vale ti ho veramemte amato. Ma tipo tanto. Che io lo voglia oppure no tu sei parte di me e questa cosa fa assolutamente schifo" ed entrambi si abbracciarono piangendo. Noah era libero da un incubo mentre James si ritrovò ancora con il cuore a pezzi. Aveva detto la verità ma Noah era fidanzato ormai porca puttana. Decise comunque in quel momento che ci avrebbe riprovato con tutte le sue forze per riavere il ragazzo che stava stringendo. Erano anime gemelle, non portava finire cosi, non era quello il loro destino.

I ragazzi si alzarono una volta che videro i due arrivare. Noah diede un bacio veloce a Zach, nemmeno parlò, non ce n'era bisogno poi guardò Cody che a sua volta lo stava fissava allarmato. "Io vado, ci vediamo alla partita allora" James salutò tutti velocemente per poi allontanarsi, mandando un occhiolino al biondino vicino al capitano. Sarebbero diventati grandi amici, lo sapeva.
"Tutto okay allora?" Jimmy domandò.
"Tutto okay." Noah sorrise ai suoi amici. Aaron e Lucas si stavano abbracciando, Jimmy stava sorridendo, Cody era visibilmente più rilassato e Zach lo stava coccolando. Dopo molti mesi, era finalmente tutto okay.

Spazio autrice:
Non ve l'aspettavate vero? E invece sorpresa! Il capitolo, come avrete notato, è incentrato su Noah e James. Cosa ne pensate? Lasciate qualche commento che a me fa sempre piacere. A settimana prossima, vi voglio bene.

fake relationship...or not? {boyxboy}Where stories live. Discover now