Twentysix.

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"Fermati e chiediti
Se quello che hai fatto basterà
per dire che hai dato un senso
ai giorni tuoi".
-Finley, C'è qualcosa che non va

I ragazzi erano stremati.
Avevano iniziato facendo un'allenamento molto pesante, tra corse, tiri, passaggi, le strategie da mettere in atto sul campo per la squadra.
Adesso si stavano esercitando facendo delle partite tra di loro.
Grace e Lucas, una volta finite le lezioni, erano andati a guardarli sugli spalti, tanto non ci sarebbe stato nessuno visto che non era una partita ufficiale.
"Ma Noah sta bene secondo te?" Lucas si girò verso la ragazza con sguardo interrogativo.
Noah era pallido in volto, stava giocando abbastanza male e non era da lui visto che solitamente giocava le partite sempre spensierato e con tutto l'impegno possibile, adesso sembrava che si stesse impegnando per non vomitare.
"No ma magari è dovuto all'ansia, vedrai che starà bene" al contrario del biondo, Grace era sempre positiva e cercava sempre il lato positivo delle situazioni.
"Si ma se continua così starà m-" il discorso venne interrotto da una voce più potente della loro e sicuramente, anche più spaventosa.
"PIÙ RESISTENZA AL LATO DESTRO, JERRY DEVI METTERTI PIÙ ALL'INTERNO SENNÒ RISCHI DI ESSERE FUORI CAMPO"
Il coach Levans non era conosciuto per essere un uomo educato ma la simpatia e la caparbietà non gli mancavano e la squadra lo adorava per questo.
"CODY E JIMMY PORCA TROIA, DOVETE ESSERE PIÙ IN SINTONIA, PASSATEVI QUELLA PALLA CAZZO"
I due avevano passato tutte le partite precedenti ad ignorarsi.
Lanch perché voleva e doveva dimenticarsi del suo migliore amico.
Clark perché non voleva più rischiare di far accadere una qualsiasi situazione imbarazzante tra loro.
E questo faceva sì che la squadra non era al massimo della forza, come lo era di solito.
Cody allora decise, dentro di sé, di provarci.
Di mettere da parte tutta la loro stramba situazione e di concentrarsi solo al basket.
"BASTA, BASTA, PRENDIAMOCI UNA PAUSA. TRA POCO QUELLI VERRANNO QUI E HO BUSOGNO CHE SIATE MOLTO PIÙ CARICHI DI COSI. PREPARATEVI"
e, così dicendo, il coach si allontanò, lasciando i ragazzi stremati sulle panchine.
"Ma cosa sta succedendo? Hanno ancora litigato? Sul serio?" Grace guardò preoccupato l'amico per poi alzarsi e scendere, andando contro i ragazzi.
Lucas la seguì, sentendosi in dovere di capire la situazione. Poi Aaron sembrava veramente frustato mentre continuava a bere, stringendo così forte la bottiglietta che Lucas sperò di non far mai arrabbiare il capitano, solo per accertarsi di non fare mai una simile fine.
"Ora nessuno di voi si muove da quà finché non mi avrete dato una risposta soddisfacente al perché state facendo così schifo cazzo" e la bottiglietta venne lanciata contro il muro.
Quando avevano iniziato a diventare amici, i ragazzi si erano promessi di dividere i sentimenti e le emozioni sul campo, in modo che se Aaron capitano gli avesse dovuti sgridare nessuno di loro si sarebbe sentito arrabbiato nei confronti dell'amico.
"Noah stai bene? Vuoi un po' di zucchero o vuoi mangiare qualcosa?" Aaron parlò verso il ragazzo che sembrava star sul punto di svenire.
"Se non ce la fai puoi dirmelo. Salterai la partita ma chissene frega, l'importante è che stai bene"
"Sto alla grande tranquillo, era solo un momento. Ce la faccio" il ragazzo sorrise timidamente, odiava avere lo sguardo fisso degli altri su di lui.
"Sicuro? È tutto okay?" Zach lo fece appoggiare alla sua spalla mentre lo coccolava leggermente.
Seconda regola del gruppo: niente relazioni o scambi di effusioni sul campo.
"Perfetto, saltando questa parte" Aaron si girò e guardò Jimmy e Cody, seduti ai lati opposti della panchina.
"Perché cazzo avete sbagliato tutti i passaggi??! Se uno dei due è libero la palla va data a chi si ha vicino, non tentate passaggi a vuoto che finiranno male" Aaron stava provando con tutto se stesso a non urlare ma in quel momento gli riuscì veramente difficile data la situazione attuale. "Ora potete andare veramente a fare pausa, io sistemo le ultime cose" e così dicendo i ragazzi si allontanarono dal campo. C'era chi andava in spogliatoio e chi, invece, preferiva guardare le ultime notizie stando al cellulare.                  Una volta arrivati all'inizio del campo Grace si sedette sui primi scalini, sapendo che Jimmy era andato in spogliatoio e lei non poteva entrare. Così attese soltanto mentre Lucas si avvicinò titubante e in ansia al suo 'ragazzo', domandandosi se fosse il momento opportuno per andargli a parlare. Infondo non era il suo vero fidanzato, quindi poteva anche dargli fastidio.                         
Nonostante ciò, con un pó di coraggio in corpo, decise di avvicinarsi. Doveva soltanto parlare con lui cavolo, non poteva avere paura di ciò.               
"Ehi" Aaron sorrise guardando Montgomery arrivare. Indossava la sua felpa che gli aveva dato stamattina con il logo della squadra, indumento più che ovvio appartenente ai soli giocatori. Così, appena il pìù basso fu abbastanza vicino, abbracciò il capitano, baciandolo il secondo seguente. "Capitano, non sono ammessi baci sul campo!" Tyler e Baldwin, due ragazzi appartenenti alla squadra, risero guardando Aaron non rispettare le stesse regole che lui aveva imposto. 
E, con molta eleganza, in tutta risposta ricevettero un dito medio alzato mentre il bacio veniva approfondito sempre di più.                                                       
Lucas fu il primo a staccarsi, sorridendo leggermente in imbarazzo, impressionandosi di come per lui fosse diventato un gesto così normale baciare il maggiore, con così tanata facilità     
"come va?" fu la prima domanda che venne in mente al ragazzo, ricordandosi di ciò che aveva visto e sentito poco prima.                 
"Potrebbe andare meglio. I ragazzi sono così distratti cavolo, sbagliano anche le tecniche più facili e sono così tanto in ansia. Per non parlare poi di Noah che sembra essere sul punto di avere un mancamento da un momento all'altro" Aaron cercava di sdrammatizzare ma la situazione era cosi male e pesante da gestire.                                         
"Andrà tutto bene, okay? Sei un bravissimo capitano e poi, nelle peggiori delle ipotesi, è solo una prova" Lucas si avvicinò all'orecchio dell'altro e, prendendo un po di maliziosità che sicuramente non gli apparteneva (o forse si), gli sussurrò "e poi ci sono io che posso distrarti in qualsiasi momento sai?".                               
"Porca troia" fu l'unica cosa che Aaron riuscì a dire, mentre cercava dentro di sè le forze necessarie per non farsi venire un'erezione in quel momento.                                                                   
I

fake relationship...or not? {boyxboy}Where stories live. Discover now