Nineteen.

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"Perché, perché
nella vita si vede di tutto
ma c'è un tutto che non capirò
sembrerebbe un amore malato
ma chiamarlo amore non si può "
-Alex Britti, Perché

Tornati nelle camere, Noah e Cody

"É stata une bella serata eh?" Lanch era davvero felice, anche se una punta d'insoddisfazione bruciava nel suo stomaco. Forse era stata veramente brusco con Jimmy, alla fine erano migliori amici da tantissimo tempo, non potevano litigare per una cavolata simile. Anche se il biondo ci era rimasto malissimo quando il rosso gli aveva urlato contro, senza nessun motivo logico. Si cambiò, a differenza del suo compagno di stanza che appena entrato si era rifugiato in bagno, uscendo già in pigiama.
"Mh, già" Noah si sdraiò sul suo letto a peso morto, per lui non era andata divinamente. Cioè, escluso il momento in cui Zach gli aveva confessato il suo amore, Brook si era sentito male verso la fine dell'ultima parte.
"Buonanotte" Cody, con un ultimo saluto, spense la luce, si girò nel letto, rivolto verso la finestra e cercó di dormire.
Quello che non scoprì fu che Noah, rivolto con lo sguardo verso il soffitto, scoppiò a piangere silenziosamente, cercando di seppellire i suoi demoni. Il non ricordarsi esattamente cos'era successo lo mandava a pezzi. Aveva rinunciato alla verità tempo fa.

"Hai mai fatto sesso a tre?"

Quella domanda rimbombava ancora nella sua testa, e con essa, anche le emozioni che aveva scaturito.

"Io ti amo veramente, questa serve solo per divertirsi un po' di più. Non vuoi divertiti con me amore?" ricordava perfettamente quella serata, quella che cambiò la sua vita.
Era l'anno precedente durante la festa di Natale.
Noah si trovava con il suo ragazzo James McSell ad una 'festa intima' con i suoi compagni di squadra, e alla fine si trovarono in più di cento in quella casa.
"Non lo abbiamo già preso prima?" un piccolo ed innocente Brook si trovava mezzo sballato davanti ad una dannata pasticca.
"Ma così poi potremmo fare tutto quello che vuoi, ti da solo la carica necessaria. E poi è valium, lo vendono in farmacia, è sicuro. Non ci uccidono se ne prendiamo un'altra." James iniziò a lasciargli dei baci sul collo carichi di eccitazione.
"D'accordo" e in meno di un secondo, la lingua del suo ragazzo con sopra la pasticca si infilò nella sua bocca, e sentí immediatamente di avercela lui nel suo palato così ingoiò un attimo dopo. Erano sballati fino al midollo.
Dopo i ricordi si facevano sfocati, vedeva chiaramente soltanto lui con in mano tanti bicchieri colmi d'alcool ma non aveva immagini nitide, anzi. Non capiva un cazzo, non si ricordava nulla.
"Ci divertiremo, tranquillo" erano le parole che James continuava a ripeterli, mentre in una sudicia e sporca stanza di quella casa iniziava a sbottonargli i pantaloni ma non si ricordava nulla. Poteva ricordarsi le sensazioni dei baci e dei morsi ma non capiva un cazzo. Sapeva soltanto che lui e il ragazzo erano entrambi drogati.
La mattina seguente Noah si svegliò con i conati di vomito, con due ragazzi accanto a lui, uno ero James e l'altro un completo estraneo.
Non scorderá mai la paura che invase il suo corpo quando, alzando il suo lenzuolo, aveva scoperto che tutti e tre erano nudi e lui provava un enorme bruciare e dolore al fondoschiena. Lui non voleva, non era quello che doveva succedere. James lo aveva permesso?Non ci pensò due volte a prendere i suoi vestiti da terra e scappare da quel posto, mentre calde lacrime scendevano sul suo viso, sentendo l'aria mancargli nel corpo.
Non sapeva effettivamente cos'era successo quella notte ma ebbe soltanto la certezza di non volerne sapere mai più niente. Non sapeva cos'era successo e non voleva minimamente avere la conferma di essere stato stuprato? Dio, era troppo difficile anche solo da pensare. Anche perché in caso contrario aveva mollato il suo ex in malo modo per il nulla e solo Dio sapeva quanto aveva amato James. Era stato il suo primo amore e una parte di sé sapeva che lo era ancora. Che casino. Dopo quella notte cambiò scuola, per questo se n'era andato.
Niente sarebbe mai cambiato, e quando Zach aveva risposto "si" alla domanda si era sentito spiazzato, fuori luogo. La prima e ultima volta che si era innamorato era finita malissimo, non voleva che un evento simile ricapitasse e per quanto sapesse che il corvino ci tenesse e non lo avrebbe mai fatto soffrire, la paura tornò più forte.
Come faceva ad essere ancora vivo se viveva nell'incertezza? Ah si, ciò che non sai non può ferirti.
E allora perché si sentiva dilaniato?
Sapeva che un giorno avrebbe dovuto fare i conti con la verità ma non era pronto. Per fortuna quel momento non era vicino.
Tornò a dormire, sperando di non doverci mai più avere a che fare.

fake relationship...or not? {boyxboy}Where stories live. Discover now