Capitolo 13

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Sbuffo rumorosamente mentre rileggo per l'ennesima volta il paragrafo che parla di Giolitti.

Continuo a leggere e rileggere queste dannatissime righe all'infinito dato che, avendo troppi pensieri che mi vorticano nella testa, non riesco proprio a capirci nulla.

Avrei di gran lunga preferito studiare chimica o matematica, eppure sono costretta a leggere eventi del passato di cui non m'importa assolutamente nulla.

Sono talmente impegnata a non perdere la concentrazione che quasi mi spavento quando la voce di mio fratello interrompe il silenzio: "Krystal, posso disturbarti un attimo? Ho bisogno di parlarti"

Nonostante questa frase non prometta nulla di buono perché ha usato il mio nome per intero e mi ha chiesto di parlare, mi alzo ugualmente dalla sedia e vado ad accomodarmi accanto a lui sul mio letto.

"Dimmi tutto, Chris" incrocio le gambe cercando invano di far scomparire il nodo che mi si è creato all'altezza dello stomaco.

"È da un paio di settimane che hai sempre un'aria triste o assente. Continui a vomitare come quando venivi bullizzata e credo che anche in questo caso la tua nausea continua sia strettamente legata al tuo stato d'animo. Inoltre è da quando sei tornata dal viaggio che sei... Diversa. È successo qualcosa a Londra?" come cazzo fa a leggermi nel pensiero? Devo ricordarmi di respirare per sembrare calma e sincera.

"Non è successo niente"

"Krystal, sappiamo entrambi che mi stai rifilando una cazzata" a volte il fatto che mi conosca così bene è davvero inquietante "Sono quasi certo che c'entri quel ragazzo che era nel tuo letto quando ti ho videochiamata" inspira, espira "Credo che abbiate fatto sesso e che poi non ti abbia richiamata. È così?" mi guarda intensamente alla ricerca di un cambiamento nella mia espressione che possa confermargli o meno quello che ha appena detto, ma senza successo.

"Avete fatto sesso?" insiste di fronte alla mia indifferenza. Ecco dove voleva andare a parare: desiderava farmi uno di quei discorsi sul sesso da fratello maggiore che sono rari, ma non per questo inesistenti.

Questa domanda più che diretta mi fa arrossire. Non ho mai parlato a mio fratello della mia sfera privata e non ho la minima intenzione di iniziare a farlo adesso.

"Chris, ti prego..." quasi lo imploro di terminare il discorso. Mi fido di mio fratello e mi piace confidargli tutto, tutto tranne questo genere di cose.

"Non mi parli mai di ragazzi o cose del genere..." inizia, ma lo blocco.

"Ed è normale che sia così! Ci sono cose di cui voglio parlare e cose di cui non voglio discutere, perciò ti prego di non oltrepassare il confine"

"Krystal, è imbarazzante per te così come lo è per me parlare della tua vita sessuale" voglio morire "Sono solo preoccupato... Sei una bellissima ragazza e non voglio che qualcuno si approfitti di te"

"Sta' tranquillo, so badare a me stessa" certo certo, sono solo rimasta incinta a diciassette anni. Almeno sono riuscita a deviare il discorso.

"So che non vuoi parlare con me delle tue esperienze sessuali, però c'è ancora una domanda che voglio farti" aiuto "Sei vergine?"

"CHRIS!" urlo "Ti ho detto che non mi va di parlare di certi argomenti con te e, per favore, accetta la mia scelta prima che muoia d'imbarazzo" il mio interlocutore ridacchia e rotea gli occhi davanti alla mia reazione esagerata.

"Io sono qui, Krystal" mi dice dopo qualche attimo di silenzio "Nel caso in cui volessi sfogarti con qualcuno, per quanto imbarazzante sia, puoi sempre contare su di me, va bene?"

Perfectly WrongWhere stories live. Discover now