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Quando mi svegliai, sentii il rumore dell'acqua nella doccia, Nathan non era a letto. Presi il telefono e non c'era nemmeno un messaggio da parte di Clara, wow, si era come dimenticata di me. Così la chiamai.

"Hey"

"Hey"

Era un po' inbarazzante.

"Come stai?"

Chiese lei.

"Beh, come vuoi che stia... non importa. Tu?"

Risposi io.

"Io sto come te."

Rispose lei dopo di me.

"Come vanno le cose lì a casa ?"

Le chiesi.

"Bene dai. A te lì?"

"Mh, bene dai. Vabbeh ci sentiamo quando avrai voglia di parlare."

"Okay, come vuoi tu."

Staccai la chiamata con un gesto nervoso e lanciai il telefono a terra.

«Vaffanculo.»

Esclamai e Nathan uscì dal bagno contemporaneamente.

«Wow, ti sei svegliata male?!»

Mi disse.

«Si, ho sentito Clara e mi ha reso nervosa. Vado a fare una doccia prima di prendermela anche con te.»

«Oh andiamo, non ne saresti capace mi vuoi troppo bene.»

«HAHAHAHA, non ti conviene sfidarmi.»

«Abbracciami e se non ti passa potrai riempirmi di botte.»

Mi disse.

«Voglio provare solo per sperare di riempirti di botte»

Risposi, ironicamente ridendo.
Poi mi avvicinai a lui e mi gettai nelle sue braccia, ci stavo bene, nonostante tutto. Era passato tutto il rancore che provavo nei suoi confronti ed ero molto felice di questo.

«Ti è passato?»

Mi chiese dopo un po'.

«Ops no, guerra.»

Iniziai a dargli qualche schiaffetto piano. Mi spinse sul letto e iniziò a farmi il solletico. Ridevo mentre gli imploravo di smetterla, ma non mi dava retta. Poi crollai sul letto in segno di resa e si mise su di me.

«Adesso ripeti dopo di me: "Chiedo umilmente scusa per averti fatto incazzare, mio padrone supremo essere superiore a tutti."»

Disse ridendo.

Feci come diceva.

«Chiedo umilmente scusa per averti fatto incazzare, mio padrone stupido, ehm cioè supremo essere superiore a tutti.»

«Così non va bene... vuoi che continui?»

Riprese a farmi il solletico.

~~~~~~~

«Grace, vieni a fare il bagno.»

Gridò mia madre da lontano. Io ero stesa al sole con il capello e gli occhiali per abbronzarmi, e il mio libro del momento, non mi andava per niente di fare il bagno e ovviamente lei aveva sempre avuto un tempismo perfetto. Non ho parlato molto dei miei genitori fino ad ora, con nessuno, perchè è un argomento troppo delicato, ma Nathan li conosce già troppo bene.

«Ci penso io, tranquilla. Tu pensa solo a rilassarti.»

Mi disse.

«Sei il migliore.»

Risposi, mi abbassai gli occhiali, gli feci l'occhiolino e poi chiusi il libro per addormentarmi.

Stavo passando dei bellissimi momenti assieme a Nathan, il problema era che continuavo a pensare a Clara e ai film che i nostri genitori creavano su di noi.

La donna della mia vita. Where stories live. Discover now