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La mattina del concorso, per fortuna Clara stava bene, si era ripresa e non aveva più la febbre.

«Sei emozionata?»

Le chiesi stampandole un bacio sulle labbra.

«Si, troppo. Ho paura che non prenderanno nemmeno in considerazione i miei lavori...»

Mi rispose ansiosa.

«Hey amore, non devi neanche pensarci. Tu sei bravissima e hai creato tantissime opere d'arte. Tranquilla, se ne accorgeranno tutti gli intenditori.»

Risposi per tranquillizzarla.

«E se non dovessero capirla invece?»

Mi chiese.

«La capiranno, adesso calmati e vai a prepararti.»

Andammo a vestirci. Lei indossò un pantalone beige elegante , con una camicetta bianca e una giacca dello stesso colore del pantalone, e scarpe nere semplici col tacco non troppo alto.

«Non metti la collana di perle?»

Le chiesi.

«Ehm nope, non voglio essere troppo elegante.»

Mi rispose.

«D'accordo, tanto sei sempre bella.»

Le diedi un bacio sulla fronte.

«In bocca al lupo amore.»

Sussurrai.

Lei rispose sorridendomi e poi uscì di casa, qualche ora prima di me in quanto era una partecipante. In quel tempo, riordinai la casa, guardai le foto che c'erano in giro e mi venne in mente di farle una sorpresa. Così chiamai la sua migliore amica Ludovica per organizzarci. Quando fu tutto sistemato, andai a fare la doccia. Indossai un semplice pantalone nero e un maglioncino rosso e gli stivaletti rossi.Uscii di casa e mi diressi subito al concorso, presi posto in prima fila e iniziai a sentire il cuore battere, forse ero più in ansia di lei.

Quando arrivò il suo momento, la guardai sul palco ed era bellissima, non smettevo di sorridere, ero così fiera di lei. Illustrò i suoi capolavori, enunciò il suo discorso e mi rese la ragazza più felice del mondo.

I vincitori li avrebbero annunciati la sera stessa, ad una cena in un posto lontano dalla nostra città, quindi fummo costrette a prenotare una notte in hotel, ma la cosa non mi dispiaceva affatto, magari sarebbe stata una buona occasione per provare a farla sciogliere di nuovo. Ma non volevo pensarci, volevo che avvenisse in modo spontaneo.

Dopo aver pranzato in un ristorante lì vicino, passammo tutto il pomeriggio fuori, in un parco bellissimo e pieno di fiori a coccolarci.

«Sei la mia dolcezza.»

Le dissi.

«Aw, lo so, me lo dici sempre.»

Rispose.

«Per fartelo tenere bene a mente.»

Replicai.

«Lo terrò bene a mente.»

Tornammo a casa un paio d'ore prima della cena per prepararci e arrivare in tempo.

Clara si chiuse in bagno e uscì dopo tantissimo tempo già pronta. Rimasi a bocca aperta quando la vidi. Addosso le cadeva un abito dorato, semplice, lungo fino al ginocchio. Indossava una collana bellissima, punti luce alle orecchie, i suoi capelli biondi e lunghi scintillavano per la stanza, cristo quanto era bella. Ai piedi, scarpe d'oro col tacco. Sembrava una bambola, intoccabile, una stella, mi lasciò senza parole.

Arrivammo alla cena dopo un'ora di taxi e prendemmo posto. Annunciarono i vincitori al momento della torta e Clara arrivò prima. Fu contentissima e anch'io per lei. Fu invitata ad alzarsi in piedi e a dire due parole.

«Ringrazio tutti gli altri partecipanti per avermi permesso di concorrere con loro, per me è stato un piacere. Questa è la vittoria che ho sognato per tutta la vita, quindi sono emozionata al pensiero che sia mia. Voglio dedicarla a due persone speciali: una che mi ha sempre incoraggiato, che purtroppo non è qui stasera, l'altra che è stata al mio fianco, come adesso, per sostenermi.»

Mi guardò e sorrise e capii che fossi io, arrossii per l'emozione.

Quando la cena fu finita, Clara ed io potemmo salire in camera, con il suo premio.

La donna della mia vita. Where stories live. Discover now