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«Woow, ma è stupenda.»

Esclamó Ludovica guardandosi intorno.

«È come ho sempre immaginato la casa dei miei sogni, più o meno, manca Clara e poi sarebbe perfetta.»

«Dai smettila, stai benissimo qui anche da sola, e poi hai me ah.»

Rispose mettendomi un braccio intorno al collo.

«Quando vuoi venire a farmi compagnia, facciamo un bel pigiama party.»

Dissi ridacchiando.

Il telefono di Ludovica vibró più volte e poi arrivó una chiamata.

«Scusami, è Carlotta.»

«Tranquilla.»

Si allontanó per rispondere, sentii solo "lasciala stare" "smettila" o qualcosa del genere. Non amo farmi gli affari degli altri, ma Carlotta mi suscitava una certa curiosità da sempre. Combina solo guai e nonostante io abbia provato molte volte a parlarle, mi sono sempre sentita respinta da lei, non ho mai capito il motivo e sono stata spesso spinta a parlargliene, ma lei riesce a trovare sempre una scusa per andare via o cambiare argomento.

«Scusami, devo proprio andare, Carlotta si è messa in un casino, di nuovo.»

Mi disse Ludovica, tornando da me.

«Non preoccuparti, è suo solito, spero solo non sia grave.»

«Meh, stavolta purtroppo potrebbe esserlo più del solito, scappo.»

«Oh, cazzo. M-mi dispiace se posso aiutare in qualche modo, chiamami.»

«D'accordo. A presto baby.»

La accompagnai alla porta e lei iniziò a dcendere le scale.

«A presto, hey aspetta, Ludo...»

Le dissi prima che si allontanasse troppo.

«Si?»

Si fermò e si girò subito.

«Perchè Carlotta mi ha sempre respinta quando ho provato ad avvicinarmi a lei?»

«Ehm non saprei, dovrei pensarci, ne parliamo la prossima volta okay? Ti voglio bene, non combinare casini anche tu, ciau.»

Mi rispose velocemente e se ne andó, chiusi la porta e pensai a tutto ciò che avrei dovuto fare quel pomeriggio per mettere a posto i documenti aziendali. Nel frattempo pensai fosse giusto parlare anche con Nathan della mia decisione, così lo chiamai, ma non rispose.
'Meglio così' , pensai.

La mancanza di Clara si sentiva parecchio e anche la preoccupazione per quello che aveva potuo combinare Carlotta. Nonostante tutti questi pensieri negativi, ero davvero felice di aver passato tutta la mattina con Ludovica, riuscì a tirarmi su il morale, a distrarmi e in pochi ci riescono.
Nel tardo pomeriggio, quando avevo finalmente finito di leggere e firmare fogli pieni di parole inutili riguardo l'azienda e tutto il resto, Ludovica mi chiamó.

«Hey, hai per caso impegni per stasera? »

La sua voce mi sembrava tutto tranne che tranquilla, rispetto a ciò che mi stava chiedendo.

«Ehm, nope, perchè?»

«Ho bisogno di te...»

«Dimmi, tra quanto e dove?»

«Eh, diciamo tipo tra un venti minuti all'entrata del Maggie's Club»

Rimasi un attimo in silenzio, stupita da ció che mi stesse chiedendo.

«Okay, sarò lì il prima possibile, ma cos'è successo?»

«Non voglio spaventarti, ma non c'è tempo da perdere, ti spiego tutto da vicino.»

Attaccai e andai a prepararmi senza perdere tempo. Feci la doccia più veloce della mia vita e misi un top e un pantaloncino, Dr.Martens ai piedi e uscii di casa, con il mascara mezzo sbavato dalla mattina. Ero preoccupata sia per Carlotta sia perchè essendo un'amica stretta di Clara, poteva aver a che fare anche lei con il "guaio" di cui non sapevo ancora nulla.

Chiusi la porta di casa a chiave e le misi insieme al telefono in tasca. Scesi le scale in fretta, mi diressi alla metro camminando a passo svelto e presi il primo treno che portava al Maggie. Il Maggie's Club è un locale londinese molto semplice: si balla, si beve, ci si può divertire con ogni tipo di sostanza e puoi letteralmente andare incontro a qualsiasi casino tu non voglia. Peró, se lo frequenti con i tuoi amici quasi ogni sera e hai le giuste conoscenze, nella maggior parte dei casi non succede niente, vi divertite tutti e basta. Spesso ci sono andata con Clara e il resto della comitiva e abbiamo passato momenti indimenticabili. In discoteca si ha una scarica costante di adrenalina assurda, che in qualsiasi altro posto diminuisce. Avevo molta paura di ciò che avrei potuto trovare ma per fortuna quando arrivai, Ludovica era lì, pronta a spiegarmi tutto e tranquillizzarmi.

«Hey, hai fatto presto. Scusami se ti ho spaventata, non è poi così grave...»

Iniziò a parlare ma la interruppi subito in preda all'ansia.

«Ludo, arriva al punto, dimmi che sta succedendo.»

«Sai che Carlotta conosce delle persone di un certo spessore qui, una di queste stasera farà di tutto per convincerla ad entrare negli affari sporchi di questo locale, ti spiego dopo come lo so, ma il problema non è questo.»

«Cosa possiamo fare per fermare questa persona?»

«Grace, Carlotta è con Clara, credo abbiano capito tutti qui dentro che è un punto debole di Carlotta, quindi potrebbe essere in pericolo.»

«Cosa? È un punto debole di Carlotta?»

«Non c'è tempo per spiegarti il resto, dobbiamo allontanare Clara da Carlotta e soprattutto da questo posto.»

«Si okay, ma come?»

«Faremo in questo modo: io entro e cerco la persona di cui parlo per distrarla in tutti i modi possibili, tu cerchi loro due e con qualsiasi scusa, porti Clara via da lì. Poi , quando mi scrivi che siete fuori, cercherò Carlotta e sistemeremo le cose.»

«Vuoi restare con Carlotta e rischiare al posto di Clara?»

«Sono più forte di Clara, valgo molto meno e arriveranno Valerio e Lucas a difendermi. Ascolta me, fa come ti dico e andrà tutto bene.»

«Okay, entriamo.»

Entrai in quel locale, spaventata a morte per ciò che sarebbe potuto succedere. Camminai veloce tra la gente cercando Clara e Carlotta, cercai nei posti in cui era più probabile che le trovassi, ma non c'erano. Iniziò a battermi sempre più forte il cuore finchè non vidi i capelli di Carlotta da lontano e mi avvicinai correndo.

La donna della mia vita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora