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Mentre mangiavamo, Clara aprì un argomento che non mi sarei mai aspettata: Ludovica.

«Non ne ho idea.»

Risposi fredda.

«Nemmeno a me va di parlarne, però ho paura sia in difficoltà.»

Mi sembrò strana anche la sua insistenza sull'argomento. Clara era una ragazza che non amava parlare degli altri, tantomeno se c'erano difficoltà. Volevo bene a Ludovica, ma aveva fatto la sua scelta e non potevo obbligarla a parlarmi, però se Clara insisteva tanto, forse era perchè sapeva qualcosa o peggio c'entrava anche lei. Quindi decisi di ripensarci.

«Cosa sai ?»

Chiesi a Clara.

«Nulla...»

La guardai alzando un sopracciglio.

«Se non hai intenzione di dire almeno ciò che sai, non vedo davvero cosa possiamo fare...»

Dissi per farla parlare.

«Ma è vero, non so nulla...»

Stava palesemente mentendo.

«Allora è inutile parlarne, non possiamo fare nulla e sinceramente sono più contenta così, non voglio altri problemi prima della partenza.»

Iniziai a mettere a posto, come sempre quando finivamo di mangiare.

«Aspetta... in realtà ci sarebbe una cosa...»

Sapevo che alla fine le avrei tirato fuori ciò che sapeva.

«Allora ti ascolto.»

Dissi fermandomi dal fare ciò che stavo facendo.

«Avevo detto tutto a Ludovica riguardo Carlotta...»

«Già, non ricordarmelo.»

La interruppi e alzai gli occhi al cielo incazzata.

«Lo so. Carlotta lo scoprì e disse che avrebbe trovato un modo per non farla parlare.»

«Carlotta ha rotto il cazzo.»

«So che hai altro a cui pensare ma se Ludovica è in pericolo dobbiamo aiutarla, lei lo farebbe per noi.»

«Pff, ne sei proprio sicura? »

Esclamai con tono provocatorio.

«Ma certo, era in una situazione difficile, solo per questo si è comportata in quel modo.»

«È stato un comportamento di merda. Situazione difficile o meno. Non meriterebbe nè il nostro aiuto nè la nostra preoccupazione. E in ogni caso, perchè ti è venuto in mente adesso? Ti rendi conto che oggi dobbiamo parlare del nostro trasferimento in Italia ?»

Dissi nervosa sottolineando la parola "trasferimento".

«Cioè stiamo andando via... cosa possiamo fare per lei? Non saprei neanche da dove cominciare.»

Aggiunsi poi infastidita.

«Tu hai ragione, lascia stare. Non dovresti avere altri pensieri che non siano il tuo trasferimento e il tuo futuro.»

Disse e mi sollevai.

«Ci penserò io!»

Saltai alla sua affermazione.

La donna della mia vita. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora