1. «Buongiorno principessa!»

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Taehyung.



Suonò la sveglia e io allungai immediatamente una mano verso il comodino per spegnerla. Mi stropicciai gli occhi e poi abbassai lo sguardo, focalizzandomi su Jungkook che dormiva beatamente a pancia in giù e con la testa appoggiata sul mio addome, le nostre gambe intrecciate e il suo braccio destro avvolto intorno al mio bacino. Respirava piano e io non resistetti alla tentazione di accarezzargli i capelli, spostandoglieli e baciandogli piano la fronte.

Non mi sarei mai veramente abituato a svegliarmi ogni giorno al suo fianco.

Lo guardai ancora per un paio di minuti prima di cercare di scrollarmelo di dosso senza svegliarlo e andai in cucina per preparare la colazione.

A volte pensavo fosse strana tutta quella situazione, dormivano insieme, mangiavamo insieme, ci facevamo la doccia insieme, andavamo a fare la spesa insieme, guardavamo la tv e andavamo in palestra insieme, lavoravamo insieme. Eravamo a contatto ventiquattro ore al giorno, tutti i giorni e a volte temevo che per fosse troppo, di annoiarlo ma poi lui mi guardava, mi sorrideva per poi baciarmi e tutti i pensieri negativi scomparivano all'istante. Ero felice come mai lo ero stato prima d'ora e l'equilibro che avevamo trovato era semplicemente perfetto.

Recuperai una tazzina e cominciai a versarmi il caffè quando sentii due braccia avvolgermi e poi un leggero buffetto sulla nuca.

"Buongiorno principessa." Gli dissi, voltandomi e incontrando il suo sguardo ancora assonnato. "Potevi rimanere a letto ancora un po'."

"Voglio farti compagnia la mattina, lo sai. Perché non mi svegli mai?" Fece il labbruccio come i bambini e io non resistetti, chinandomi leggermente per lasciarli un leggero bacio sulle labbra.

"Dormivi troppo beatamente. Caffè?"

Annuì e glielo versai, sedendoci poi per consumare la nostra colazione.

"Oggi è il grande giorno, vero?" Mi chiese.

"Si, lo è."

"Sei agitato?"

"Io non mi agito mai."

"Ma se non sai neanche mezza parola in francese."

"Parleremo in inglese e poi il mio fascino farà più della metà del lavoro."

"Ehi-" Mi tirò un biscotto addosso. "Non metterci troppo fascino."

"Sei geloso?" Mi alzai sorridendo, andando verso la sua sedia.

"No." Continuò ad inzuppare il suo biscotto nel caffè senza alzare lo sguardo verso di me.

"Sei geloso." Girai la sua sedia e lo sovrastai, ammiccando.

Solo a quel punto lui alzò leggermente la testa, avvicinandosi pericolosamente a me.

"Se vengo a sapere che hai flirtato con quel compratore francese di sto cazzo anche solo per cinque secondi, ti lascio in astinenza per i prossimi cinque mesi." Disse serio prima di intrappolare il mio labbro inferiore tra i suoi denti e succhiare piano.

"Non puoi farmi questo." Sussurrai, prendendolo per i fianchi e facendolo sedere sul tavolo.

Gli feci allargare le gambe e mi posizionai al loro interno e strizzai forte le sue cosce con le mani, chinandomi verso di lui e baciandolo con foga. Immediatamente le sue dita volarono sul mio culo per spingermi verso il suo bacino e quando ci scontrammo, ansimammo entrambi uno nella bocca dell'altro. Scesi a baciargli il collo e lui inclinò la testa di lato per darmi il consenso a continuare, mi strusciai contro di lui e appena cominciò a gemere, mi stacccai, allontanandomi. Mi fissò senza fiato.

Be my heavenly scenery | taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora