24. «Ti prego, resta.»

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Jimin.




Avevo parlato con Jungkook e ora avrei dovuto fare la stessa cosa con Jaehyun. Ero intenzionato a capire le sue intenzioni per mettere in guardia anche Taehyung e metterlo nella condizione di poter riflettere sul da farsi.

Scrissi a Jaehyun la mattina dopo sapendo che Jungkook sarebbe stato al lavoro e sicuramente non avrebbe potuto raggiungerci in alcuno modo e come scusa gli dissi che volevo preparargli una sorpresa per tirargli su il morale e lui, pensando che potesse essere un'immensa opportunità per i suoi sporchi scopi, aveva accettato subito di buon grado.

Lo incontrai a casa sua in modalità mamma iperprotettiva nei confronti di Jungkook.

"Quindi-" Cominciò dopo che ci fummo sistemati comodi in camera sua. "A che cosa stavi pensando?"

"Mh sicuramente avremo bisogno di alcool."

Sorrise. Approfittatore.

"Già mi piace." Ovvio che ti piace.

"E poi boh, siccome comincia a fare caldo potremo pure andare giù al porto. Ti ricordi quell'insenatura dietro a quel ristorante? Se la marea si ritira dovremmo riuscire a passare come quando eravamo più giovani."

"Ah sisi, ricordo! Io e Jungkook siamo andati spesso li."

"Ah si? E a fare cosa?" Gli tirai una falsa gomitata amichevole. "Sporcaccioni." Rise ed io pensai di averlo già in pugno. Da lì in poi la conversazione sarebbe solo che migliorata.

"Minmin, stiamo parlando di un'insenatura la cui entrata veniva bloccata dall'acqua quando saliva la marea e noi rimanevano lì insieme per 6 ore tipo. Puoi immaginare cosa facevamo." Mi fece l'occhiolino ma io non mi lasciai abbindolare e tornai subito serio.

"Lo rifaresti?"

"Che cosa?"

"Quelle cose... con Jungkook. Ad oggi le rifaresti?"

Appoggiò la schiena al letto e alzò gli occhi per fissare il soffitto.

"Sono stato con un ragazzo in America, aveva origini cinesi e ci siamo trovati perché entrambi ci sentivamo fuori posto e presi di mira. Ho fatto cose anche con lui ma dopo di che ho avuto solo ragazze e per quanto io sia innamorato di Charlotte e voglio tornare da lei, devo ammettere a me stesso che con Jungkook è stato diverso, più intenso da un certo punto di vista." Quindi era vero che voleva tornare dalla sua ragazza, mi tornarono in mente le parole del mio migliore amico e immaginai che ne avessero parlato a lungo. Non mi intromisi e lo lasciai continuare. "A volte mi chiedo come sarebbero potute andare le cose. Se non me ne fossi andato, se non mi fossi comportato male con lui, con te." Mi guardò. "Secondo te io e Jungkook staremmo ancora insieme a quest'ora?"

"Non lo so, Jae." Fui sincero a quel punto. "Magari non avrebbe conosciuto Taehyung così com'è stato però metti caso che tu lo portavi a qualche sfilata e si incontravano? Sto ipotizzando ovviamente. Per anni ho pensato che quei due fossero legati dal destino e che in ogni caso si sarebbero innamorati."

"Per anni? Ora non lo pensi più?"

"Ora comincio ad avere dei dubbi." Mentii. Dovevo cercare di tirarlo dalla mia parte, doveva fidarsi ciecamente di me in modo che mi raccontasse tutto e anche se mi dispiaceva dire quelle falsità su Taehyung, era necessario andare avanti così.

La sua reazione fu immediata, si girò completamente nella mia direzione e il suo sguardo era passato da preoccupato e speranzoso in un attimo.

"Pensi che potrebbe funzionare? Tra me e Jungkook? Se io ci provassi di nuovo con lui."

Be my heavenly scenery | taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora