23. «Buonanotte anche a te.»

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Taehyung.




Volevo vederli. Avevo bisogno di capire se Jungkook mi avesse detto la verità quando ripeteva che lui e Jaehyun erano solo amici perciò avevo chiesto a Jimin di organizzare un’uscita e dirmi dove sarebbero andati.

E quindi ora eccomi qui, nascosto dall’altro lato della strada mentre osservavo i tre seduti in un tavolino all’aperto di un bar. Sembrava stessero semplicemente chiacchierando o raccontandosi qualcosa, poi Jungkook doveva aver detto qualcosa di particolarmente divertente e Jimin era scoppiato a ridere, dandogli un’amichevole pacca sulla spalla.

Gli mandai un messaggio, chiedendogli di allontanarsi con una scusa per lasciarli soli e lui finse una chiamata e sparì dietro l’angolo. La reazione di Jaehyun fu immediata, si alzò e andò a sedersi in parte a Jungkook, sedia che fino a pochi secondi fa era stata occupata da Jimin, gli circondò le spalle con il braccio e un leggero fastidio si insinuò in me. Messi così potevo vedere perfettamente i visi di entrambi e quando lo sguardo di Jaehyun cadde sulle labbra del mio ragazzo, quasi feci saltare il piano ma poi per fortuna Jungkook arretrò, allontanandosi e mi calmai di nuovo.

Jimin tornò ed io immediatamente gli scrissi di andarsene perché volevo continuare a vedere come si sarebbero comportati, lui alzò la testa nella mia direzione con fare interrogativo ma io risposti con un cenno del capo.

Li salutò, abbracciò Jungkook ma non Jaehyun, pagò la sua parte di consumazione e senza farsi notare, mi raggiunse.

“Tae-“

“Shh, io rimango qua. Grazie Jimin.”

“Ne sei proprio sicuro?”

“Si, voglio vedere fino a che punto si spingono quando rimangono da soli.”

Tornai a concentrarmi su quei due ancora seduti vicini, stavano continuando a parlare animatamente quando una mano si posò sulla mia spalla.

“Jae gli ha chiesto di te.”

Mi girai di scatto.

“E lui?”

“Si è rabbuiato e gli ha detto che gli manchi, che l’altro giorno è entrato nella camera in cui dormi e ha rubato una tua maglia per avere qualcosa col tuo profumo da abbracciare di notte.”

Ouch, fece male.

“E Jaehyun?”

“Muto. Non ha risposto però dalla sua faccia penso fosse proprio infastidito.”

Premetti le mie labbra insieme per nascondere un sorriso ma Jimin lo notò in ogni caso e scosse la testa prima di salutarmi definitivamente e farmi promettere che me ne sarei andato e che non li avrei seguiti per il resto del pomeriggio e poi finalmente mi lasciò solo.

Per venti minuti abbondanti non fecero assolutamente niente di diverso delle cose che facevo io con Hoseok o con Yoongi, proprio come due veri amici. Jungkook era tranquillo, a volte cambiava posizione, incrociando una gamba sull’altra, continuava a mescolare la sua bevanda, si guardava in giro quando qualcos’altro catturava la sua attenzione, si chinò per accarezzare un cagnolino che assomigliava molto a Yeontan. La cosa che mi dava realmente fastidio era lo sguardo di Jaehyun, sembrava lo stesse spogliando con gli occhi, a volte non sbatteva neanche le palpebre e si leccò le labbra quando Jungkook bevve dal suo bicchiere, deglutendo piano. Lo stava consumando a forza di guardarlo così. Però sembrava che Jungkook neanche ci facesse caso, come se non gli desse fastidio o forse non si rendeva neanche conto perché quella per lui era un’uscita tra amici.

Decisi che ero stufo di osservare, volevo sapere di che cosa stavano parlando, volevo sapere se parlavano anche solo vagamente di me e così presi coraggio, alzai la mascherina nera sul volto per essere meno riconoscibile e attraversai la strada, andando poi di lato per non ritrovarmi proprio di fronte a loro.

Be my heavenly scenery | taekookOù les histoires vivent. Découvrez maintenant