Epilogo (𝕡𝕒𝕣𝕥𝕖 𝕕𝕦𝕖)

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Taehyung.



Più osservavo Yoongi e Jimin e più ero pienamente soddisfatto del mio lavoro, talmente fiero che mi stavo quasi facendo un pensierino a creare una collezione totalmente di abiti da sposa e sposo, anche su richiesta, magari dei capi unici nel loro genere. Di certo la fantasia per crearne non mi mancava.

Avevo pensato anche agli outfit mio, di Jungkook e ovviamente di Yumi. La principessa di casa indossava un abitino color argento, spalline larghe, corpetto ricamato ed intrecciato e una fascia a circondarle la vita sopra la quale avevo fatto cucire dei brillantini. La gonna a due balzi era di tulle. Jungkook le aveva fatto due space buns intrecciati alla base della testa, lasciandole poi la lunghezza sciolta, facendole le onde morbide. Gli elastici usati erano bianchi con i brillantini per richiamare la preziosità dell'abito. Jungkook era diventato davvero bravo a curarle i capelli, ogni giorno le faceva una pettinatura diversa.

Non per vantarmi ma i nostri tre completi ovviamente era complementari. Era stato molto facile pensare all'abitino di Yumi e poi di conseguenza avevo deciso di usare l'argento anche per me e Jungkook. A lui avevo fatto indossare pantaloni argento con inserti blu ai lati e camicia blu mentre io al contrario avevo pantaloni blu royal con inserti argento e camicia argento con i gemelli ai polsini blu a richiamare il resto.

Prima di uscire dal nostro bungalow ci eravamo fatti una foto allo specchio e di certo la più luminosa era Yumi in braccio a Jungkook ma anche i nostri sorrisi non scherzavano.

Ci eravamo adattati alla nuova vita in fretta, mai un litigio, mai una incomprensione. Sembrava quasi che quell'equilibrio fosse quello più perfetto per noi tre sotto ogni punto di vista. Eravamo più felici, più sereni, più uniti, più innamorati. E Yumi nel giro di tre mesi avrebbe cominciato ad andare a scuola anche se era già perfettamente in grado di scrivere tutti gli idiomi dell'alfabeto coreano e di scrivere alcune delle parole più semplici. In più stava imparando l'inglese, mi aveva chiesto lei esplicitamente di insegnarglielo dopo aver ascoltato una mia conversazione al telefono con alcuni clienti londinesi. E quindi mentre Jungkook le insegnava a leggere e a scrivere, io le insegnavo una lingua straniera e perfino lì avevamo trovato il nostro perfetto equilibrio senza doverci per forza mettere d'accordo. Le cose erano successe e basta e finchè avremmo continuato su quella linea così positiva, non avremmo modificato le nostre abitudini.

"Papà!" Yumi mi arrivò di corsa addosso, aggrappandosi forte alla mia gamba e Jungkook fu subito dietro di lei. "Gli zii Minmin e Yoyo hanno detto che avrò un cuginetto." Mi informò entusiasta ed io mi chinai sulle ginocchia per essere alla sua altezza.

"Ne sei proprio sicura? Te l'hanno detto loro?" Sapevo che Yoongi avrebbe voluto un figlio maschio, l'aveva sempre detto solo che un conto era dirlo ad alta voce, un altro era effettivamente adottarne uno.

"Sisi, vero Appa?" Si voltò a guardare Jungkook che alzò le mani.

"A me non ha detto niente nessuno." Mi disse ed io sorrisi, accarezzando i capelli a mia figlia per attirare nuovamente la sua attenzione.

"Ti annoi? Per questo vuoi un cuginetto?" Le chiesi.

"Mh non mi annoio. Però ogni tanto vorrei giocare a nascondino e tu mi lasci sempre vincere, non vale così." Mi rispose e sia io che Jungkook scoppiammo a ridere.

"Non ti lascerò più vincere allora."

"Però se avessi una sorellina potrei giocare con lei." Non era la prima volta che mi diceva una frase del genere. Anche quando ero dovuto partire e andare tre giorni in Giappone, lei mi aveva detto che se avesse avuto una sorellina, lei e Jungkook non sarebbero dovuti rimanere soli a casa con Yeontan. E ogni volta che uscivamo tutti e tre insieme e lei vedeva altre famiglie con più figli, li osservava in modo particolare, come se fosse un suo desiderio profondo ma aveva paura di chiedere perché sapeva che una sorella o un fratello non era un gioco o un libro che si poteva comprare e portare immediatamente a casa. Lei più di tutti sapeva che cosa voleva dire adozione e quali fossero le tempistiche. Era intelligente, sapeva cosa poteva chiederci e cosa no, fino a che punto poteva spingersi e quando fermarsi.

Be my heavenly scenery | taekookWhere stories live. Discover now