13°Capitolo ❁ Basket

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13°Capitolo

23 Aprile 2020

POV HYUNAE

-Cosa? –si bloccò non appena tocco nuovamente terra e io riuscii a prendere al volo la palla una volta passata dentro il canestro.
La feci rimbalzare più volte ai miei piedi e la lanciai nuovamente, centrando a pieno il mio obiettivo. Yoongi la prese ma non la fece più rimbalzare.
Sospirai. –Già. – mi sedetti per terra, a gambe incrociate, nonostante il campo da basket fosse sporco di terra e polvere.
Si avvicinò velocemente a me e s'inginocchiò per arrivare alla mia altezza. Posò la palla tra le sue gambe e mi guardò negli occhi, seriamente preoccupato. –Sicura di stare bene? -
Annuii. –Sì, non preoccuparti. Taehyung è arrivato in tempo. -
Inarcò un sopracciglio, sorpreso di sentire quel nome uscire dalla mia bocca. –Taehyung? –ripeté.
-Sì, è stato lui a parlare con Jongin per avvisarmi. Quando mi ha visto in difficoltà, ha deciso di seguirmi per sicurezza. -
-Jungkook ne sa qualcosa? -
-No. Ho detto a Tae di non dire niente perché sarebbe impazzito. Mi ha portato a casa sua per farmi calmare e abbiamo parlato un sacco. Sai che non pensavo fosse così simpatico e particolare? -
Yoongi corrugò le sopracciglia, confuso. –A casa sua? -
-Sì... non abbiamo fatto niente di che, non pensare male. –ridacchiai ma lui scosse la testa.
-Non è quello. Il fatto è che lui non ha mai fatto entrare in casa sua nessuna ragazza. -
Mi vennero improvvisamente in mente le parole di Beatrisa. Anche lei era sorpresa di vedermi a casa sua.
-Come mai? –chiesi, curiosa.
Si morse un labbro e si rialzò in piedi, ricominciando a palleggiare. –Non sta a me spiegartelo, te lo dirà lui. -
Mi alzai nuovamente anche io e lo seguii a ruota.
Mi piaceva giocare a pallacanestro con lui. Durante queste nostre sessioni, cominciavamo a parlare delle cose più varie e finivamo sempre con degli argomenti seri e molto importanti per noi due.
Quel giorno gli avevo parlato dell'avvenimento di Jongin e ci era rimasto abbastanza male. Gli dispiaceva che un uomo così schifoso avesse osato toccarmi in quel modo.
-Quel bastardo. –ringhiò, tirando la palla con troppa forza facendola rimbalzare sulla parte di plastica dietro alla rete e indirizzandola direttamente verso di me.
Feci per prenderla ma misi male le mani e mi colpì il dito medio e l'anulare. Sentii un brutto rumore provenire da essi e un forte dolore si propagò pian piano prendendo tutta la mano.
Avvolsi le due dita con l'altra mano mentre mi uscì un lamento di dolore.
Yoongi corse subito da me e mi chiese di fargli vedere le dita. Gli porsi la mano e la rigirò delicatamente. –Riesci a piegarle? -
Ci provai. Fece male, ma si piegarono.
-Molto probabilmente te li sei insaccati. Dai, ti riporto a casa, tra poco arrivano anche gli altri. – prese il suo e il mio zaino che erano stati abbandonati al bordo del campo e se li mise sulle spalle.
-Lo sai che posso portare lo zaino, non mi sono lussata una spalla. –sorrisi, vedendolo caricato con due pesi non indifferenti.
Tirò fuori le chiavi della macchina. –Zitta e lasciami fare il gentiluomo ogni tanto. –

Quando arrivammo a casa, le dita si erano gonfiate e avevano cominciato a fare terribilmente male anche a stare solamente ferme.
Tre macchine erano già parcheggiate nel cortile di casa nostra e Yoongi dovette fare più manovre per non prendere in pieno la tesla di Taehyung e il Suv di Hoseok. Il solo sfiorare della prima gli avrebbe provocato un debito in soldi da capogiro.
-Che cosa è successo? –chiese Jungkook quando aprì la porta, vedendo me correre in cucina per mettere le dita sotto l'acqua gelata. Stavano pulsando dal dolore e l'unica cosa che lo calmava era il freddo.
-Si è insaccata due dita mentre giocavamo a basket. -
Sentii un brivido percorrermi tutto il braccio quando mi bagnai. Ci fu una scarica improvvisa, poi solamente sollievo.
Due testoline sbucarono da dietro la porta e mi guardarono preoccupate. –Tutto a posto Hyunae? –parlò Jimin, seguito poi da Seokjin.
-Sì, non preoccupatevi. -
-Come hai fatto? –chiese il più grande dei due.
-Ho preso male la palla. –sorrisi, imbarazzata. Erano anni che giocavo con Yoongi ma ancora riuscivo a farmi male come se fossi una principiante.
-Fai vedere. –allungò una mano e io, fidandomi, allungai la mia. La rigirò per un po', analizzandola per bene. Jimin nel frattempo si avvicinò e cominciò a guardare, incuriosito. –Non te lo sei ro-
Jin mi tirò improvvisamente verso di sé le due dita e una enorme scarica di dolore si propagò ovunque per il mio corpo. Il mio urlo bloccò la frase del minore.
Ritirai la mano immediatamente e guardai sconvolta il ragazzo. –Ma sei completamente impazzito?! –gli urlai addosso, non preoccupandomi minimamente della differenza d'età, mentre lui cominciò a ridere divertito.
Dietro la porta presto comparvero tutti i ragazzi, uno dietro l'altro, attirati dalle mie urla di dolore.
I miei occhi si inumidirono per via del dolore e caddero alcune lacrime lungo le mie guance, senza che io lo potessi controllare.
–Jin Hyung! –lo riprese persino Jimin, che mi asciugò velocemente le guance coi pollici, rivolgendomi un sorriso di conforto.
-Che è successo? –chiese Hoseok. –Perché Hyunae sta piangendo? -
-Che?! –due voci in particolare urlarono all'unisono, facendosi spazio tra il resto dei ragazzi per arrivare a me con passo veloce e dall'aria estremamente preoccupata.
Di Jungkook non mi sorpresi particolarmente, aveva un forte istinto di protezione verso di me da anni, ma da Taehyung non me lo sarei mai aspettata. Dopo quella giornata passata insieme, c'eravamo avvicinati più del previsto e si era creato un legame particolare tra noi due.
Intanto Jin continuava a ridere.
Tirai su col naso e mi asciugai le guance nuovamente. Emisi un lamento di dolore e quando Taehyung provò a toccarmi la mano ferita la allontanai come se fosse le sue dita fossero ardenti.
-Non ti faccio male. –sussurrò, accarezzandomi dolcemente il braccio per poi arrivare fino al polso.
-Che le hai fatto? –chiese Jungkook al più grande, fissando intensamente il punto in cui la pelle del maggiore toccava la mia.
-Le ho tirato le dita. –rispose tra le risate, asciugandosi una lacrima nell'angolo dell'occhio, procurandosi un'occhiataccia da tutti i ragazzi.
-Non mi guardate così! È l'unico modo per farle guarire più in fretta! -
-Hyung! Non hai un minimo di delicatezza. – si lamentò il castano a pochi centimetri da me.
-E te? Da quanto ti preoccupi così tanto di sua sorella? –alzò leggermente la voce, sentendosi attaccato improvvisamente da tutti, puntando il dito verso Jungkook. Quest'ultimo spostò lo sguardo verso di noi e alzò un sopracciglio, incrociando le braccia al petto.
Taehyung sbuffò, lasciando la mia mano e allontanandosi velocemente, spingendo Hoseok, Namjoon e Yoongi fuori dalla stanza. Jungkook e Seokjin lo seguirono a ruota continuando a fare domande riguardo il suo atteggiamento particolare verso di me, mentre Jimin e io ci lanciammo un'occhiata essendo rimasti da soli in cucina.
Quando li raggiungemmo in salone, erano già tutti seduti sul divano mentre l'accusato stava girando nervosamente per tutta la stanza.
-Hai sempre evitato in tutti i modi di far entrare le ragazze in casa tua. C'è persino stato un periodo in cui i tuoi genitori pensavano fossi gay! –disse Seokjin, continuando il discorso di poco prima. Taehyung guardò rigorosamente da un'altra parte, cercando di scappare dagli sguardi fissi di tutti.
-Sei quasi uscito pazzo quando Beatrisa ha fatto entrare una del secondo anno che ti scopavi. –aggiunse Jungkook.
-Vi fate troppi castelli mentali. –commentò a voce bassa il diretto interessato.
-Ma quali castelli mentali. –Jin cominciò a scaldarsi fin troppo. –Taehyung ah, stammi a sentire. –per fortuna lo notò e cercò di calmare il suo tono fin troppo agitato.
Prima che potesse dire altro, il cellulare di mio fratello squillò improvvisamente e, quando lo tirò fuori dalle tasche dei pantaloni e lesse il display, i suoi occhi s'ingrandirono. –Scusate, devo rispondere. –detto questo, si alzò e corse su in camera sua. Riuscii solamente a sentire la sua voce dire "Pronto" poco prima che chiudesse la porta.
-Lo sai che a noi puoi dire tutto. –continuò il più grande. –Se ti piace Hyunae-
-Piacermi? – mi guardò velocemente e io intesi subito. Annuii leggermente e lui continuò. - È stata quasi violentata da un maniaco, cosa avrei dovuto fare? Il mio primo pensiero è stato portarla al sicuro e dove c'era tranquillità. E poi Hyung, non parlare come se lei non fosse qui. –
Apprezzai il fatto che avesse aspettato che Jungkook fosse lontano per dirlo.
-Violentata? –Namjoon si girò verso di me e potei vedere la sua preoccupazione e confusione negli occhi.
Annuii. –Jongin ha provato a toccarmi. –presi un respiro e nel mentre vidi Jimin spalancare gli occhi. –Taehyung è arrivato in tempo. Vi chiedo solo di non dirlo a Jungkook, potrebbe veramente ucciderlo. –
-Jongin? Kim Jongin? –
Guardai verso Jimin, sembrava completamente sconvolto.
-Hyunae, non puoi chiederci quest-
-Hoseok Hyung, ti prego, lo sai come è fatto Kookie. –la voce di Tae si abbassò di qualche tono, rendendola ancora più tetra e seria di quello che era stata fino a quel momento. -Finirebbe male, veramente male. -
-Alla fine non le è successo niente. –Yoongi allungò una mano verso di me e mi accarezzò il braccio, tirandomi verso di lui fino a farmi sedere sulle sue ginocchia. –Solo un brutto spavento, non ha bisogno di saperlo. –mi rivolse un sorriso dolce che io ricambiai immediatamente.
-Hyunae. –le dita di Jimin si posarono sul mio ginocchio e mi fece alzare lo sguardo su di lui. –Mi dispiace così tanto, non pensavo che-
-Ragazzi. –la voce di Jungkook interruppe la frase del ragazzo a metà. Lo vidi saltare gli ultimi quattro gradini con fin troppa naturalezza. –Avete sentito parlare del Apagòn? –teneva ancora stretto in una mano il suo cellulare.
-Certo, ne parlano tutti nel campus. –rispose Namjoon. Gli altri annuirono alla sua affermazione ma io rimasi l'unica ignorante, come sempre.
-Cosa è l'Apagòn? –
Jungkook stette per rispondermi, ma Hoseok fu più veloce. –È una festa che si terrà nella discoteca più grande di Seoul. -
-E cosa c'è di così tanto speciale? –non capivo, perché così tanto fomentati per una normale serata in discoteca?
-Hai studiato un po' di spagnolo? -
Strabuzzai gli occhi. –Ma se so a malapena l'inglese. -
Il ragazzo sospirò e scosse lentamente la testa. –Apagòn in spagnolo vuol dire Blackout. A mezzanotte esatta tutte le luci si spegneranno, lasciando tutti nell'oscurità più totale. -
-E quale sarebbe il divertimento?-
-Ah, Hyunae, non capisci? –si lamentò Jungkook. –Al buio, si può fare di tutto. –quel gnigno che comparve sul suo viso non mi tranquillizzò particolarmente.
-Bisogna essere nella lista per entrare, però. –disse Jimin, alzando lo sguardo verso il minore.
Quest'ultimo gli fece l'occhiolino e fece roteare il povero cellulare pericolosamente tra i suoi polpastrelli. –Nessun problema. Jiyon ci ha appena inseriti tutti e 8. -
Allora era per lei che Jungkook era salito così tanto velocemente di sopra. Eppure lui e lei non erano così tanto amici.
-Otto? –chiesi.
-Tu vieni, ovviamente. –Yoongi si sporse leggermente per guardarmi.
-Ma non se ne parla minimamente. –feci per alzarmi ma le braccia del ragazzo mi tennero salde sulle sue gambe.
-Non fare la guastafeste Hyunae, è un'occasione perfetta per divertirti un po'. Ci saranno pure Sunmi e Jiyon. –disse Jungkook.
Quello sicuramente non mi aiutava ad accettare la proposta. Ogni volta che loro due erano insieme, mi lasciavano sempre fuori. Sembravo completamente invisibile ai loro occhi.
Prese separatamente erano veramente dolci.
Prese insieme erano due serpi.
Sospirai, guardando Yoongi. –Vengo solo perché ci sei tu. -
Alzò le sopracciglia e ammiccò.
-Ci divertiremo, Hyunae. –la voce di Jungkook non mi sembrò mai così seria come in quel momento.

ANGOLO AUTRICE

Il motivo per cui ci ho messo tanto a finire sto capitolo, è stata la parte nella quale Hyunae mette il dito nell'acqua. Non sapevo come passare alla scena successiva nonostante sapessi perfettamente come finire il capitolo. Vabbé, ogni tanto ho dei problemi strani.

Finalmente siamo arrivati al punto dell'Apagòn, vi giuro, ce lo avevo in testa da un bel po' e non vedevo l'ora che arrivasse il momento. 
Come ha detto Kookie, nel buio possono accadere molte cose e si, ci sarà da divertirsi.
Non voglio spoilerare ovviamente.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e noi ci rivediamo non so quando.

Martedì ho un'interrogazione importantissima di economia (devo recuperare) se trovo il tempo di scrivere in questi giorni ovviamente lo farò, ma vedremo.Nel frattempo, vi saluto.Grazie mille per tutte le stelline che mettete e anche i commenti, mi piace un sacco parlare e vedere le vostre reazioni.
Adieu 

┏My Hot Stepbrother┛✻ Jeon JungkookWhere stories live. Discover now