35°Capitolo ❁ Film

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35°Capitolo

20 Giugno 2020

POV HYUNAE

"In che senso hai quasi investito Madelyn con la macchina e ora è a casa tua?"

Misi in pausa il film che stavo guardando già da quasi una mezz'oretta e feci ricadere pesantemente la mano che teneva stretta il telecomando sul cuscino del divano.

"Che senso vuoi che ci sia, Hyunae?"

Non ero preoccupata del fatto che avesse una ragazza come lei in casa, non ero preoccupata del fatto che potesse tradirmi o altro. Non ero minimamente gelosa.
Ero solamente sconvolta per quello che era quasi successo e per la salute di quella povera ragazza che, in quegli ultimi giorni, sembrava spuntare da ogni dove.
Era già la quarta volta che la incrociava per strada. Non poteva essere solo una coincidenza, no?

"Ma come sta? Tutto a posto? Ceh, l'hai colpita o..."

Senza neanche accorgermene, portai una mano alla bocca e cominciai a mordicchiarmi le unghie, senza però mangiarmele. Nonostante l'improvvisa ansia per lo stato fisico di Madelyn, non avevo minimamente intenzione di rovinarmi la manicure.

"No, no. Sta bene. Ha ancora un sacco di adrenalina nel corpo e trema tutta. Ma per il resto sta bene."

Sentii dei passi dietro di me e alzai lo sguardo verso la figura che era comparsa davanti a me.
Jungkook, con una maglietta nera attillata e dei pantaloni bianchi della tuta addosso, mi guardò corrugando le sopracciglia.
Scossi leggermente la testa, per far segno di aspettare e lui alzò le spalle, sedendosi vagamente vicino a me, lasciando uno strano spazio tra noi due.

"Portala in ospedale, no? L'hai quasi investita."

Ora lo sguardo di Jungkook era completamente confuso.

"Non vuole andarci, ha detto che sta bene."

Sospirai e chiusi gli occhi, tenendomi il ponte del naso tra l'indice e il pollice della mano sinistra.
Era riuscito anche a fare un lavoro del genere. Non avevo parole.

"Hai bisogno di una mano? Vuoi che venga lì?"

Notai il ragazzo a fianco a me rigirare gli occhi e scuotere leggermente il capo.
Prese il telecomando tra le mani e tornò a far andare il film che avevo messo in pausa.

"No, non preoccuparti. C- Sì arrivo! Ci sentiamo più tardi, va bene?"

"Va bene, mi raccomando."

"Non preoccuparti. Ciao splendore."

Non feci in tempo a rispondere che buttò giù la chiamata.
Sospirai nuovamente e mi passai le mani sugli occhi, stropicciandoli in cerca di un po' di sollievo da quel bruciore e stanchezza che sentivo.
-Chi è che ha investito chi? –chiese Jungkook al mio fianco, guardando dalla televisione a me come se ci fosse qualcosa di estremamente interessante in quell'apparecchio elettronico ma allo stesso tempo volesse sentire anche gli ultimi accadimenti direttamente da me.
-Taehyung ha investito Madelyn, la barista del FaustKampf. -
Il ragazzo strabuzzò gli occhi e distolse completamente l'attenzione dal film.
-Lui ha fatto cosa? –era sbiancato improvvisamente e le sue iridi erano diventate piccole come due chicchi di riso.
-Ceh, non l'ha proprio investita. L'ha sfiorata, si è fermato in tempo. -
-Ma quel coglione ha intenzione di imparare a guidare o di continuare a fare la testa di cazzo con la sua Tesla? –rise sotto i baffi per la cagata che aveva fatto il suo migliore amico. –Madelyn sta bene? -
Annuii con vigore. –Sì, è solamente un po' scossa ma si riprenderà. –sospirai tornando a mettere il cellulare sulla superficie morbida del divano, tra me e il ragazzo. –Ieri hai avuto un incontro. Come è andato? -
Non ebbi neanche bisogno dell'intervento della voce. Il suo sorriso a 32 denti disse tutto.
Contagiò persino me.
Tornai a guardare lo schermo. –Ho già capito. -
Tra di noi calò improvvisamente il silenzio, riempito solamente dalle voci degli attori di quel film che avevo cominciato a vedere e che avevo interrotto per colpa di quella telefonata.
"Hai rovinato la mia vita mettendoti con lui. Evitando in tutti i modi possibili di essere mia."
Le mie mani si fermarono dal torturarsi a vicenda e alzai leggermente gli occhi, il giusto per vedere la tv.
C'erano i due protagonisti, in un giardino, che stavano discutendo.
Il ragazzo aveva lo sguardo ferito, mentre la ragazza aveva le lacrime agli occhi e non riusciva a guardarlo in volto.
Avevo giusto avuto la brillante idea di vedere una commedia romantica.
Avevo voglia di farmi del male.
"Non so cosa farci, veramente. Siamo incatenati, lo sai. Non possiamo stare insieme." La ragazza riuscì a spiaccicare qualche parola, senza però riuscire a mantenere il contatto visivo per più di un secondo.
Riuscii a calarmi particolarmente nella sua parte. Ero fatta così anche io.
"Solo perché non possiamo stare insieme non vuol dire che non ti amerò."
Sentii improvvisamente un tuffo al cuore. Come se fosse stato lanciato in caduta libera da chilometri di altezza.
Dovetti prendere un enorme respiro per stabilizzarlo almeno un minimo.
Non ancora.
Diedi una veloce occhiata a Jungkook, al mio fianco, e lo vidi nelle mie stesse condizioni.
Completamente paralizzato, con gli occhi sgranati puntati sullo schermo della televisione. Sembrava non stesse minimamente prendendo fiato.
"Beh, dovresti smetterla."
Tutto quello che riuscivamo a fare era guardare quel film.
Come se la nostra vita fosse appesa ad un filo e quel filo ce lo avesse il ragazzo prossimo al pianto in quello stupido filmato.
"Lo ami?"
"Cosa?"
"Rispondi. Lo ami?"

┏My Hot Stepbrother┛✻ Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora