17°Capitolo ❁ Not at all

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17°Capitolo

11 Maggio 2020

POV HYUNAE

-No scusa, oggi non posso, devo veramente scappare. Ciao Hyunae! –la vidi scomparire dietro la porta della classe senza neanche darmi il tempo di alzarmi dal suono della campanella. Le mie spalle si abbassarono, assieme alla mia testa che ciondolò leggermente verso il basso.
Sospirai e mi soffermai a guardare il banco dietro di me, vuoto. Non ero neanche riuscita a vederlo uscire dalla classe dalla velocità con cui si era dileguato.
In casa oramai ci incrociavamo raramente, lui era fuori la maggior parte del tempo e sempre più spesso tornava a casa nel bel mezzo della notte.
Dopo quel giorno, non avevamo più avuto una vera e propria conversazione. Capitava che io gli rivolgessi qualche domanda giusto per informazioni importanti e lui mi rispondesse a monosillabi, solo perché era obbligato a farlo.
Non avevo chiesto il perché, non avevo neanche provato a parlargli. Pensavo fosse semplicemente un brutto momento, ma passata la prima settimana lo sentii più lontano di quanto non lo avessi mai sentito.
Non avevo più neanche il coraggio di rivolgergli qualche parola in più.
Ero estremamente confusa e ferita. Vederlo ignorarmi così tanto spudoratamente, quasi a rasentare l'odio, mi distruggeva. Fino a quel momento non mi ero mai accorta di quanto mi servisse realmente mio fratello. Non volevo perderlo per colpa dell'ennesimo bacio.
Con il suo allontanamento, seguì anche quello anche di Jiyon. Ogni volta che le chiedevo di uscire o di accompagnarmi da qualche parte, lei scompariva ancora prima che potessi replicare.
A scuola ero rimasta praticamente isolata.
Potevo godere della sua presenza solo le poche ore in cui duravano le lezioni, poi all'uscita rimanevo da sola.
Sospirai e misi dentro lo zaino le ultime cose.
Mi avviai verso l'uscita a passo pesante e lento. Le persone mi fissavano, non erano abituate a vedere il gioiellino della scuola afflitto in quel modo.
Apprezzata da così tante persone ma sentirsi così sola e abbandonata allo stesso momento.
Che sensazione orribile.
Tutti quelli che mi salutavano per i corridoi al mattino, a cui rispondevo con un sorriso e un "buongiorno" squillante erano solo coloro che volevano vantarsi di essere stati salutati da Hyunae. Nessuno di loro si sarebbe preoccupato di un sorriso spento o dello sguardo puntante in basso.
Mi bloccai improvvisamente in mezzo al parcheggio della scuola che portava direttamente verso la fermata dell'autobus.
In lontananza vidi Jongin, poggiato ad un palo, occupato a parlare con un ragazzo.
Mi voltai, cercando supporto da parte di qualche persona conosciuta ma tutto quello che potrei trovare fu il vuoto. Non c'era nessuno al mio fianco.
Jiyon, Sunmi, Jungkook... tutti si erano allontanati da me e io ero rimasta sola.
La rabbia che mi creò questo dentro di me fu incredibile. Se solamente ci fosse stata una spiegazione a tutto quello forse non mi sarei sentita così tanto offesa nel profondo.
Se solamente uno di loro mi avrebbe spiegato la situazione, forse mi sarei potuta sentire meglio, almeno un minimo.
Ma nessuno mi aveva dato spiegazioni, quindi dovevo cavarmela anche senza di loro.
Tornai a guardare dritto verso di lui, cercando di trovare qualche via di uscita.
La strada, per via di alcuni lavori che costeggiavano la corsia opposta, si chiudeva direttamente in un'unica via, non lasciandomi alcuno scampo.
Gli sarei dovuta passare davanti e mi avrebbe vista, sicuramente.
Sconfitta, ricominciai a camminare. Yoongi aveva un esame molto importante all'università e non avevo la minima intenzione di disturbarlo per dei miei problemi.
Avrei dovuto affrontarlo da sola.
I nostri occhi s'incrociarono e mi si gelò il sangue nelle vene. Strinsi forte nella mano la spallina dello zaino e quando lo vidi fare un passo verso di me mi venne l'istinto di correre.
Prima che potessi farlo, però, un braccio circondò il mio fianco facendomi sbattere verso il corpo del possessore.
Lo sguardo di Jongin si alzò verso la persona che mi aveva preso con sé e le lanciò un'occhiataccia.
Non ebbi neanche bisogno di guardarlo in volto per capire chi fosse. Lo riconobbi osservando le sue dita affusolate strette attorno a me.
Tirai un grande sospiro di sollievo quando fummo abbastanza lontani per garantire la mia completa sicurezza.
-Taehyung, sei un angelo. – quando mi girai verso di lui, la sua mano non si spostò dalla sua posizione. Lo guardai in viso e mi ritrovai uno sguardo dolce e delicato. Sentii improvvisamente una sensazione di calore avvolgermi senza che qualcosa realmente lo facesse.
I suoi riccioli scuri gli ricadevano delicatamente sulle tempie, lasciando il centro della fronte completamente scoperto così che potessi vedere chiaramente i suoi occhi grandi castani, su cui batteva il sole formando dei giochi di sfumature.
Nessun ghigno sul suo volto, nessuno sguardo malizioso. Mi stava semplicemente osservando nel più completo silenzio e quella sua espressione in pace lo rese ancora più bello.
-Cosa avevi intenzione di fare da sola contro quel bastardo? –lo disse mantenendo un tono calmo, quasi divertito.
Mi accorsi che la gente ci stava guardando, se non fissando. Tutti pensavano in quanto Taehyung sarebbe potuto scomparire dalla faccia della terra, tenendomi solamente il fianco con una mano.
Nessuno sapeva ancora che Jungkook, di quello, non gliene fregava più niente.
-Niente, in verità. Stavo solo cercando di andare a casa. -
La sua testa ciondolò verso la sua spalla destra e il suo sguardo si incupì lievemente. –Non ti chiedo neanche dove sia la tua amica, posso già immaginare. –ora il tono era acido.
Sospirai e chinai la testa verso il basso. Feci le spallucce. –Mi ci sto abituando. -
-Allora. –mi si affiancò solamente per circondarmi le spalle con un braccio, aumentando l'attenzione verso di noi. –Che ne dici di un po' di compagnia? Tanto Yoongi Hyung è impegnato con un esame, giusto? -
Lo guardai dall'angolo dell'occhio e sorrisi leggermente. –Che intenzioni hai? -
Fece finta di pensare a qualcosa, mugugnando e guardando in alto per qualche secondo. –Film e pollo fritto a casa mia? -
-Potrei giurarti amore eterno, Kim Taehyung. –ridacchiai e lui mostrò quel suo fantastico sorriso rettangolare. Alzò una mano davanti al mio viso e, appesa alle sue dita, vidi le chiavi con lo stemma della Tesla.
-Allora cosa aspettiamo? –

-No. Taehyung non ci provare, ho dett- TI AMMAZZO. –mi aggrappai con tutta la mia forza al suo collo, nascondendo il viso nell'incavo per evitare di vedere quello che stava sotto di me.
-Ma c'è così tanto caldo. –si lamentò, ridacchiando subito dopo nel sentire le mie unghie conficcarsi nella sua pelle. In un altro momento mi sarebbe dispiaciuto fargli del male, ma in quella situazione era il mio modo per fargli capire quanto io fossi contraria a fare ciò.
-Partendo dal fatto che non ho neanche il cambio dietro, ma possiamo evitare di buttarci da così in alto? Soprattutto da un maledettissimo tetto?! –alzai il tono di voce, nonostante mi trovassi estremamente vicino al suo orecchio, ma non sembrò disturbarlo.
-Hai detto che ti stavi annoiando. –si girò leggermente verso di me e la punta del mio naso sfiorò il suo mento.
-Ma perché suicidarci in questo modo? -
-La vera domanda è: perché no? –alzò un sopracciglio, prendendomi palesemente per il culo.
-Tu- AHHH! –non feci in tempo a rispondere che lui aveva già preso la rincorsa e si era lasciato cadere nel vuoto con me tra le sue braccia.
Mi ritrovai presto sott'acqua. Aprii gli occhi e vidi le migliaia di bollicine che circondavano e solleticavano il mio corpo nonostante gli indumenti che avevo indosso.
La figura di Taehyung si avvicinò a me e mi guardò negli occhi, sorridendo.
I suoi capelli scuri sembravano quasi danzare con le piccole onde che avevamo provocato. Notai solo in quel momento che era senza maglietta, puntando il suo petto particolarmente allenato e il suo leggero accenno di addominali.
Si era iscritto ultimamente in palestra con mio fratello ed entrambi stavano cominciando a sviluppare dei bei muscoli.
Mi prese per i fianchi e, con un colpo di gambe, portò entrambi in superficie.
Prendendo un gran respiro, mi aggrappai alle sue spalle e cercai di asciugarmi gli occhi passandomi le dita sulle palpebre.
Agganciai automaticamente le gambe alla sua vita e mi tenne stretta a sé circondandomi la vita con un braccio. Si tirò indietro i capelli e mi guardò con un sorrisetto malizioso.
-Piaciuto? –aveva il fiatone e questo, unito alla visione che avevo di lui in quel momento, lo faceva apparire fin troppo sexy.
Non lo avevo mai negato, Taehyung era estremamente bello e attraente e potevo capire le centinaia di ragazze che gli andavano dietro. Quelle poche fortunate che invece lui sceglieva per passare le notti insieme invece dovevano aver fatto qualcosa di incredibilmente buono nella loro vita precedente per meritarsi ciò.
Nonostante i vari inciuci avuti con Jungkook, ero una ragazza anche io e avevo gli occhi per giudicare.
In più, avevo anche le orecchie e avevo sentito parecchi pettegolezzi su quanto lui fosse dotato ed estremamente "focoso" a letto.
Sì, erano voci di corridoio, ma le avevo sentite da tutte le ragazze con cui era stato, quindi estremamente attendibili.
-Ho le mutande e il reggiseno inzuppati di acqua, per non parlare ovviamente dei jeans e della maglietta. Se avessi avuto il costume sarebbe stato più divertente. -
Inarcò un sopracciglio, non togliendosi quel sorriso dal viso. Fece passare nuovamente un braccio dietro le mie ginocchia e incrociai le mani dietro il suo collo. –Allora. –disse, riuscendo a farmi sedere sul bordo della piscina con non so quale forza, evitandomi la fatica del cambio di gravità. Poggiò le mani ad entrambi i lati delle mie gambe e mi guardò dal basso. –Ci andiamo ad asciugare? –fece forza con le braccia e si tirò fuori dall'acqua, arrivando alla mia altezza.
-Stai flirtando con me, Kim Taehyung? –sorrisi leggermente e lui ammiccò, sedendosi a fianco a me.
-È un problema? -
Guardai verso la piscina, verso le increspature dell'acqua.
L'atteggiamento di Jungkook non dava più speranze ad un possibile nostro riavvicinamento. Non sembrava più importargli dei ragazzi che ci provavano con me giornalmente.
Non avevo intenzione di utilizzare il suo migliore amico per dimenticarlo, non ero fatta così, ma forse lui poteva aiutarmi ad uscire da quei sentimenti tossici che provavo per Jungkook da anni.
-No, affatto. –

┏My Hot Stepbrother┛✻ Jeon JungkookWhere stories live. Discover now