28°Capitolo ❁ Flinch

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28°Capitolo

29 maggio 2020

POV HYUNAE

-Che cazzo ci fai qui, eh? - il ringhio di Jungkook rimbombò alle mie spalle, facendomi trasalire e girare di colpo verso di lui indietreggiando di qualche passo.
La mia schiena poggiò sul petto di Taehyung e sentii una sua mano sfiorarmi per qualche secondo il fianco, come per darmi il suo conforto e la conferma che lui era lì, al mio fianco, se ce ne fosse stato bisogno.
-Ti sembra di venire in un posto del genere da sola? - tese un braccio per indicare tutto il locale e solo in quel momento notai le bende attorno alla sua mano sporche di sangue. I suoi occhi mi trapassarono da parte a parte. -Quell'uomo ti stava per violentare. -
-Io- portai una mano a toccare una gamba del ragazzo dietro di me e strinsi tra le dita la stoffa dei suoi pantaloni.
-Jungkook ah, la stai spaventando. - sospirò Taehyung, accogliendo il mio corpo tra le sue braccia. Stavo tremando, e mi odiavo per questo.
Odiavo quanto io fossi debole davanti a dei fatti del genere, odiavo quanto io riuscissi a controbattere ma a tremare subito dopo come una foglia. Ero a effetto ritardato. -Andiamo a casa, su. Tu hai finito, no? - la voce calda e bassa del ragazzo riuscì a calmarmi un po'.
-Sí. –mi guardò un'ultima volta, per poi spostare lo sguardo verso Tae. - Avviso il mio allenatore e vi raggiungo. Sono in moto. -si allontanò e osservai bene la sua schiena e le sue spalle, diventate più larghe, scomparire dietro la folla.

Le mani di Taehyung, posate sul mio corpo, mi girarono verso di lui. Mi circondò il viso con le mani e mi guardò dritto negli occhi. -Stai bene? - si preoccupava per me, per la mia salute mentale e voleva assicurarsi che io non stessi male; al contrario di mio fratello che invece sapeva solamente urlarmi addosso, non comprendendo minimamente come io potessi sentirmi dopo essere stata palpeggiata da un vecchio sconosciuto contro la mia volontà.
Annuii leggermente e mi rivolse un sorriso storto.
-Vieni, andiamo in macchina. –

Spense il motore girando la chiave, lasciando però accese le luci all'interno della macchina. Con una mano posata sul volante e una sulla mia coscia, si girò verso di me.
-Lo sai che hai fatto qualcosa che non dovevi fare, vero? -lo disse con calma e tranquillità e mi sentii in colpa. Lo avevo fatto preoccupare tanto da farlo andare fino a Hongdae solamente per cercarmi ed appurare che io stessi bene.
-Mi dispiace... - sussurrai, guardando le mie mani che stavano giocando con le sue dita. Passai il polpastrello più volte sulle sue unghie così lisce e ben curate.
-Lo so che vuoi essere indipendente. - rialzai lo sguardo su di lui. -Ma devi capire che le donne in locali come quello sono estremamente a rischio di violenze. -
Annuii senza dire niente, sperando che lui allungasse il discorso solamente perché avevo voglia di sentirlo parlare.
-La prossima volta chiama me o Yoongi Hyung. Verremo volentieri con te, ci siamo sempre. -
Sorrisi leggermente e mi appoggiai alla sua spalla. -Grazie Tae. - le mie dita percorsero le linee delle vene del suo braccio, facendogli venire una leggera pelle d'oca.

-Jungkook si comporta così solo perché ti vuole bene. - strinsi i denti al suono di quel nome e le mie unghie premettero sulla sua pelle. -Ha esagerato, su questo non posso darti torto, ma sai che è impulsivo ed estremamente protettivo. -
Sospirai. -Si, lo so. -
-Bene. - la sua mano si staccò dalla mia gamba e raggiunse il mio mento. Lo alzò leggermente e si chinò su di me lasciando un bacio sulle labbra.
Si allontanò per guardarmi negli occhi, stette per dire qualcosa ma sembro ripensarci e unì nuovamente le nostre bocche.
Passò la lingua sul mio labbro inferiore e picchiettò delicatamente i denti per farsi dare l'accesso.
Strinsi i suoi capelli in un pugno e le nostre lingue si unirono.
All'improvviso mi ricordai che mio fratello poteva arrivare da un momento all'altro e provai ad allontanarmi, ma me lo impedì. Mi tenne stretta a sé, mordendomi la parte inferiore delle labbra come per punizione.
Feci una smorfia e aprii gli occhi, notando un ghigno sulla sua faccia.
Sciolse il bacio solo per farmi parlare.
Gli diedi una pacca scherzosa sulla spalla. - E se mio fratello fosse arrivato? -
-Non sarebbe successo, perché sta arrivando proprio ora. -
Il rombo della moto comparve improvvisamente in lontananza, avvicinandosi ad una velocità spaventosa.
Aprii la portiera e feci per scendere, ma Taehyung mi tirò nuovamente a sé per darmi un ultimo bacio.
-Buonanotte, tesoro. - mi fece l'occhiolino.
-Buonanotte. - sorrisi e uscii proprio nel momento in cui Jungkook parcheggiò la moto nel vialetto.
Si tolse il casco e scosse i capelli cercando di metterli in ordine. Aveva sul viso ancora un'espressione corrucciata.
La tesla blu di Taehyung si accese improvvisamente e il più piccolo alzò un braccio per salutarlo. Io mi diressi verso il portone, infilando la chiave nella serratura.

┏My Hot Stepbrother┛✻ Jeon JungkookWhere stories live. Discover now