21°Capitolo ❁ Lake

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21°Capitolo

16 Maggio 2020

POV JUNGKOOK

-Io non ci posso credere, dovevo capirlo quando entrambi hanno rifiutato l'invito. -
Alzai gli occhi verso le ragazze sedute qualche posto più in là da noi. Feci ciondolare la bottiglia di birra da una parte all'altra, tenendola per il collo, ogni tanto colpendo il vetro con l'anello che avevo all'anulare.
-Ah, lasciali stare. Entrambi non hanno una relazione fissa da anni, secondo me potrebbero star bene insieme. –
Stavano guardando lo stesso cellulare, in mano in quel momento a Jiyon.
-Jungkookie. –Sunmi mi chiamò improvvisamente, vedendo il mio sguardo rivolto verso di loro. –Sai per caso se Hyunae e Taehyung stanno insieme? -
Sbattei le palpebre più volte, come per appurarmi di aver letto giustamente il labiale e di aver compreso bene. –Scusa? -
La ragazza diede una gomitata alla festeggiata e girò il suo cellulare verso di me. La prima cosa che vidi fu il mio migliore amico che teneva in mano quella fotocamera costatagli un occhio della testa ma che desiderava da tanto tempo. Sorrisi nel vederlo già impegnato ad usarla.
-Perché ridi? –chiese Jiyon.
Aggrottai le sopracciglia, confuso. –Quale sarebbe il problema, scusa? -
-Guarda chi l'ha pubblicata, idiota. –i miei occhi sfrecciarono in alto a sinistra dello schermo e quando lessi il nome sentii il mio stomaco sprofondare nell'oblio.
Il mio cervello non riuscì a razionalizzare tutto immediatamente, dovetti rileggerlo più volte per assicurarmi che non stessi avendo delle visioni.
Per accertare che fosse realmente il suo profilo, strappai dalle mani della ragazza il cellulare solo per andare sulla sua pagina.
Era proprio lei.
Mi cadde lo sguardo su una foto abbastanza vecchia e mi si creò improvvisamente un nodo in gola. La aprii solamente per vedere meglio il suo viso sorridente.

 La aprii solamente per vedere meglio il suo viso sorridente

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Era il giorno del suo diciottesimo compleanno. Ero andato qualche settimana in America per studiare canto e ballo, le avevo fatto credere che non sarei riuscito a raggiungerla per festeggiare insieme a lei ma mi presentai all'entrata di scuola con due enormi mazzi di fiori.
Mi ricordavo perfettamente come il suo viso triste e serio si trasformò, sfoggiando un sorriso a trentadue denti non appena mi vide, mi corse incontro e mi abbracciò. La foto ce la scattò Jimin mentre noi due parlavamo.
Lei non smetteva più di sorridere e io cercavo in tutti i modi di trattenermi dal farlo.
Era uno splendore.
Scossi la testa e passai il cellulare a Jiyon, attaccandomi alla bocca della birra per buttare giù il liquido rimasto tutto in un sorso.
Mi bruciava il petto, ma non era per l'alcol anzi, quello sarebbe stato il modo che mi avrebbe aiutato a far sparire quella terribile sensazione.
-Non ne so niente. –sputai acido, alzandomi poi dalla poltrona su cui ero seduto per andare alla ricerca di altro liquido.
Hyunae era con Taehyung. Hyunae era con Taehyung. Hyunae era con Taehyung.
Sbattei il pugno contro il muro a fianco il buffet. Mi formicolava talmente tanto che avrei voluto rompermela solamente per disfarmene.
Volevo urlare, rompere tutto in mille pezzi attorno a me, picchiare il primo che si metteva sulla mia strada; due minuti dopo invece volevo solamente scivolare a terra, chiudermi in me stesso e poi piangere.
"Piangere non è un comportamento da uomo." La voce di mio padre rimbombò nella mia testa ma lo mandai beatamente a quel paese.
"Se senti di piangere, fallo. Non sentirti in difetto, se ci hanno fatto così, un motivo ci sarà." La sua voce, invece, melodiosa come mai prima d'ora, non riuscii a scacciarla.
Mi appoggiai con la schiena allo stesso muro su cui avevo spalmato la mia mano poco prima e cercai di regolarizzare il respiro, diventato troppo affannato dalla rabbia, ma più cercavo di incanalare aria più mi sembrava che i miei polmoni la rigettassero.
Improvvisamente mi parve di essere in apnea.
-Jungkook. –la mano di Namjoon si posò sulla mia spalla e fu come togliere il tappo dal buco del lavandino. Presi un grande respiro e guardai negli occhi l'uomo in cui avevo riposto tutto me stesso, persino il destino che avevo con la persona a me più cara al mondo.
-Hyung. –sospirai, facendo ciondolare la testa verso il basso. –Sono soli. –le mie parole uscivano tra un respiro e l'altro. –Taehyung...la porterà a letto come tutte le altre. Hyunae...non può farlo, non può stare con lui. -
Un'altra mano si aggiunse alla mia spalla opposta. La pressione con cui stringeva mi fece alzare gli occhi. –Prima di tutto, Taehyung è il tuo migliore amico, non lo farebbe mai senza avere la tua approvazione. -
Deglutii rumorosamente immaginando la scena di loro due tra le lenzuola. –Hyunae, invece, non la dà via come se fosse aria quindi sicuramente non finirà a letto con Taehyung, per il momento. -
Corrugai la fronte. –Per il momento? –la voce uscì strozzata.
-Se Hyunae lo riterrà giusto, allora succederà quello che deve succedere e tu non potrai dire niente. -
Le sue parole fecero più male di quello che avrebbero dovuto fare realmente. –Ma io-
-Jungkook, è tua sorella. –mi ammutolii all'istante. Bastava una semplice frase per far cadere tutte le mie convinzioni, tutte le mie emozioni, tutto in quello che avevo creduto da quando l'avevo conosciuta.
Distolsi lo sguardo, puntandolo verso una bottiglia di vodka non ancora aperta poggiata sul tavolo. –E cosa dovrei fare? – sbottai.
Le sue mani scivolarono via dal loro posto, percorrendo una parte delle mie braccia per poi finire sui suoi fianchi.
-Lasciala vivere la sua vita e tu vivi la tua. –

┏My Hot Stepbrother┛✻ Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora