6

1.5K 116 41
                                    

15 settembre 2019.

Era quella la data che,inspiegabilmente,cambiò radicalmente la vita dei due giovani ragazzi,che incuranti di uno strano e inaspettato gioco del destino dormivano serenamente,in due letti distinti e separati da loro non proprio riconoscibili.

Partì tutto come dalla monotona routine di casa jeon la quale,con l assordante suono della sveglia impostata e l odore di dolci che proveniva dalla cucina fecero svegliare il ragazzo disteso a pancia in su, sbuffò portandosi una mano a coprire il viso dalla fastidiosa luce che entrava dalla finestra colpendo la sua faccia.
Grugnì nel sonno non volendo veramente alzarsi da quel comodo letto ma la sveglia aveva tutt altre intenzioni.
Cosi il ragazzo spazientito spense successivamente quella macchina infernale sospirando per un nuovo giorno scolastico.

Aveva dolori in gran parte della schiena e nelle gambe sicuramente dovuta al giorno prima.
Fece un balzo per restare con i piedi per terra cercando in qualche modo di svegliarsi non volendo fare un ritardo anche quel giorno.
Cosi si diresse in bagno ancora con gli occhi stanchi e semichiusi dovuta alla forte pigrizia.

Non perse tempo che,calandosi sul lavandino aprì pigramente il lavabo così da immergere le mani nell acqua fresca e sciacquare ripetutamente il suo viso con violenza per tornare lucido.
Quando tastando il tessuto dell asciugamano per rimetterlo al suo posto dopo aversi asciugato accuratamente il viso,esso cadde dalle mani momentaneamente di ricotta dovuto allo strano Avvenimento.

Jimin in quel Momento,specchiandosi allo specchio disposto nel grande bagno urlò per lo spavento.
Quello di certo non era il suo bagno,e quello in riflesso non era decisamente lui!.
Bensì la figura di jeon jungkook.
Si guardò le mani grandi in un espressione di puro terrore cercando di metabolizzare quello strano sogno.
Tastò con Violenza la faccia cercando di recarsi del male per svegliarsi,ma i suoi gemiti di dolore parevano dire tutt altro...quello non era un sogno.
E lui si ritrovava nel corpo tonico di jeon jungkook.

Urlò per la terza volta richiamando così l attenzione della donna portandosi sullo stipide della porta del bagno ancora aperta.
《Signorino jeon tutto okay?》
《E TU CHI CAZZO SEI》
Urlo jimin in un espressione di puro terrore...o meglio dire..jungkook.
《Si sente bene signorino?》
Disse altrettanto la cameriera confusa.
《Dove cazzo mi trovo!》

《Cos- nell abitazione di suo padre...la villa jeon》
《CHE COSA??》
Il ragazzo Ancora in pigiama continuava ad urlare confondendo ancora di più la donna.

Nell altro lato della città una seconda sveglia invece si udì,o meglio...quella umana.
I piccoli urletti del tenero bambino che saltava sul Materasso del biondo fecero imprecare sonoramente il ragazzo disteso,che intorpidito dalla scomodità di quel materasso non perse tempo a svegliarsi stanco più che mai.
Cosi aprendo gli occhi riuscì ad intravedere una figura non ben distinta che continuava a chiamarlo con lo scopo di svegliarlo.

《HYUNGGGG ANDIAMO SVEGLIATI HYUUUNG》
Ripeteva il bambino che saltellava gioiosamente sul materasso del povero mal capitato.
Mal capitato si..che alla vista del bambino saltò in aria non riconoscendo la sua figura.
Alzato sulla schiena guardò con un cipiglio il bambino sorridente.
《E-e tu..chi saresti scusa..che ci fai nella mia camera marmocchio》
Jungkook non seppe il motivo della sua strana voce mattutina...era ben diversa dalla sua voce roca e profonda..pensando però al vento di ieri che prese con la moto non fu così tanto sconvolto nel notare la sua voce poco più stridula.

《Andiamo hyungggg questi scherzi di prima mattina a me non li fai! Sono il tuo adorato hyunje!》
Urlacchiò il bambino di 7 anni sorridendo al suo amato hyung.
Stranito da quello strano bambino ,il biondo ossigenato scansò in malo modo la coperta apparentemente leggera per poi dirigersi nel suo bagno personale....bagno che non trovò.

Quella non era di certo la sua stanza e i richiami di quel infernale bambino lo stavano facendo impazzire.
Ma dove diamine era.
Era in una stanza decisamente piccola,cupa e mal ridotta e di certo quella non si poteva essere difinita la sua grande e luminosa stanza che faceva invidia alle suite più costose di ogni hotel.
Stranito dal posto in cui si ritrovò jungkook corse al di fuori della stanza andando a cercare uno specchio per vedere le sue condizioni.

Che avesse fatto uso di droghe la sera prima e che fosse stato rapito da qualche pedofila con un figlio scalmanato? Può succedere tutto nella vita ma non quello che aveva di fronte a se.
Il suo riflesso.
Quello di certo non era jeon jungkook ma bensì park jimin.
Era un sogno? Un incubo per il ragazzo.
Urlò alla vista del corpo piccolo e minuto del suo riflesso volendo immediatamente il suo vero corpo,tonico e perfezionato negli ultimi anni grazie ad ore ed ore di palestra.

Ma adesso che fine aveva fatto?
Il suo riflesso diceva ben poco e i capelli biondi da lui odiati potevano solo far intendere che no...quello non era un sogno e quello era park jimin.
Vide tutto. Statura,faccia,mani,capigliatura...la qualsiasi ma quello era proprio park jimin.
Come era possibile tutto ciò? Non sembrava uno dei suoi continui incubi ma bensì la realtà...troppo realistico.
《Hyung...?》

La vocina del bambino ruppe ogni sua crisi isterica e portando la sua attenzione al bambino sospirò.
《Chi diamine sei tu!》
《Ti ho detto di smetterla! Non sono un paboo~》
《Ragazzi cosa è tutta questa confusione》
alla vista del ragazzo sconvolto uscì una donna,abbastanza magra con i capelli corvini raccolti in una coda abbastanza disordinata.
Mai vista quella donna...
Mise meglio a fuoco la figura femminile riconoscendo che quella donna era maledettamente simile a jimin...e perché una donna dalle tante ricchezze si doveva trovare in quello stato?

Dentro una casa che pareva stesse per cadere a pezzi e dal corpo tanto magro e privo di ogni cura?
Non capi inizialmente e quello portava solo altra confusione.
《Ah jiminie,grazie per ieri...se non ci fossi stato tu molto probabilmente non avremmo potuto pagare l affitto...grazie figlio mio》
Disse la donna che,prendendo in braccio il bambino giocherellone si avvicinò per donare un dolce e tenero bacio sulla guancia del suo adorato figlio...non sapendo in verità che non ce ne fosse traccia e che stesse parlando con jeon jungkook.

Il ragazzo rimasto di sasso non si spostò lasciando alla donna l accesso per aggiustare la sua capigliatura dolcemente.
《Per stasera non andare al pub, riposa figliolo, ti vedo dimagrito nell ultimo periodo quindi ti prego di non strafare come al solito...ce la caveremo tranquillamente 》
La donna gli rivolse un sorriso malinconico per poi spostarsi per andare a lavare il figlio più piccolo.
In tutto ciò jungkook rimase li.
Rimase sotto shock per quella realtà.

Non seppe però per cosa...se per quella strana condizione del suo cambio di corporatura rimanendo così nel corpo di jimin...oppure per la grande bugia che esso aveva portato per anni avanti.

Park jimin era povero.


[....]
Che dire.....TANTANTANNNNN

REFLECTIONحيث تعيش القصص. اكتشف الآن