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Il tempo trascorso in compagnia con i due gruppi fecero esasperare i due,che riempiti di domande se ne scapparono da quella scomoda situazione.
Era più difficile di quanto pensassero ed i loro amici captarono un qualcosa di insolito.
Non dissero nulla però,quando usciti dalla scuola videro jimin e jungkook appartarsi nell atrio Scolastico.

Oltre che straniti decisero di non avvicinarsi perché molto probabilmente stavano discutendo per le loro solite azioni  ripetitive .
《Non credi che kook si comporti in modo strano?》
Disse sospirando namjoon alla vista del suo amico venir trascinato dal biondino dietro il muro scolastico.
《Non sento urla...strano》
《Per me avranno avuto le loro solite discussioni,non preoccupiamoci 》
Disse taehyung cercando di sbirciare i due.

《Dici? Non so questa volta è diverso...sai benissimo che quei due non hanno peli sulla lingua quindi perché andare via insieme appositamente per parlarne 》
I 3 ragazzi rivolsero un ultimo sguardo sospirando visto che quella situazione stava diventando asfissiante.
Non ricordavano un giorno in cui i due si erano dati pace negli ultimi 5 anni.
Era diventato troppo monotono a detta loro e non capivano come non riuscissero a stancarsi di punserchiarsi a vicenda.
Cosi nel mentre il resto del gruppo se ne uscì dalla struttura jimin e jungkook rimasero in silenzio per gran parte del tempo .

《Allora? Perché siamo qui?》
Chiese il biondo prima di capire di avere il via libera per parlarne senza scocciature aggiuntive .
《Me lo chiedi pure jeon? Come diamine facciamo! I ragazzi hanno capito che c è qualcosa di diverso...anche i muri l hanno capito!》
Disse spazientito per quelle 7 ore infernali.
《Che vuoi che ti dica! Se prima non capiamo come siamo arrivati in questo punto non potremmo fare un bel nulla! Inoltre se sei così bravo a recitare non ti sarà così difficile entrare nella mia parte》
Forse aveva esagerato il biondo e se ne pentì subito alla vista del castano,jimin,che oltre ad essersi ammutolito aveva abbasso lo sguardo annuendo un po'.

《I-io non so nulla di te...n-non riesco a vivere come te nella consapevolezza che tu abbia in affido la mia famiglia...》
Disse lacrimante il giovane.
Il biondino sospirò cercando di ragionare almeno un minimo su quello che poteva fare.
《H-ho alcuni lavori da portare avanti nella settimana...tu non sai nulla di come io possa vivere! Mi lasceresti senza un centesimo》
Disse urlando il castano.
《P-posso provarci...intendo a portare avanti la tua vita..almeno per quanto io possa farcela...non ho mai lavorato in vita mia》
《E chi mi garantisce che non ti licenzieranno eh! Quel lavoro è una merda e solo io riesco a portarlo avanti anche se mi devono sputare in faccia...ho bisogno di quei dannati soldi!》

《Senti...per il momento posso donare io qualcosa...》
Disse in tono serio il biondo.
Negli occhi del castano,il biondo era autoritario e sicuro delle Sue parole.
《I-io..no..non voglio avere debiti in sospeso onestamente 》
《Non mi dovrai dar nulla jimin...vorrei solo aiutare visto che sono in primis nelle tue condizioni 》
《Dovrei fidarmi..?》

《Sono l unico in questo momento che ti possa sostenere...sta tranquillo in qualche modo riusciremo a far tornare tutto come prima!》
Disse rivolgendo un sorriso al castano piangente che non lamentandosi diede l accesso al biondino di scacciare quelle dannose lacrime.
《M-me lo prometti?》
Disse riluttante jimin che aveva smesso del tutto di far sgorgare le Sue lacrime.
《È una promessa, ci riusciremo park》
Disse jungkook avvicinandosi al castano per far combaciare il suo piccolo mignolo a quello grande del castano.

Jimin al sol vedere le Sue grandi mani sorrise per poi intrecciare il mignolo con quello di jungkook.
《Adesso dovresti andare...hyunje aspetta sempre il suo jiminie per poter mangiare》
《Ma io non so mica cucinare...》
《Inventati qualcosa! Quel bambino deve mangiare è chiaro!》
《Okay si si...aish vedrò un tutorial che ne so》
Il castano si lasciò sfuggire una risata per poi rimanere con il biondo di sentirsi una volta tornati nelle due abitazioni scambiate.

Jimin,non avendo mai potuto aver modo di saper guidare,quella mattina non prese la moto di jeon ma bensì si fece accompagnare dall autista personale del padre ancora in servizio anche perché quella villa era veramente in un posto sperduto e non riusciva ben a capire che strada fosse.
Chiamò il contatto sforzando le voce in modo grave per poi parlare in modo autoritario,cosa che faceva spesso jungkook,ordinò di farsi prendere e dopo aver dato le coordinate al povero autista attaccò la chiamata decidendo di aspettare quel povero uomo.

Nel mentre il biondino scendeva dalla strada per dirigersi nella strada principale per poter percorrere quei 40 minuti di strada.
E questo catturò la visuale di jimin,che immerso nella parte seccata di jeon rivolse uno sguardo di devozione verso quel ragazzo tanto antipatico per lui...ma forse si era sempre e solo sbagliato.
Fu uno squillante suono di un clacson a risvegliare il ragazzo che incontrando lo sguardo impanicato dell autista decise di aprire la portiera ed sedersi accanto a lui per poi rivolgergli un saluto.

《S-signorino è tutto okay?》
Disse lui che non perse tempo ad accelerare per portare il figlio del suo capo sano e salvo nell abitazione jeon.
Esso portava un un nome all altezza del petto nel lato sinistro e sorridendo finalmente rivolse un sorriso al conducente .
《Si perché signor wang?》
Quella fu la prima volta che,in tutti i suoi anni di servizio,il signorino jeon oltre a sorridere l aveva chiamato per nome senza aggiungere quei nomignoli orribile che venivano dati specialmente dal suo capo.

《E-ecco..come mai non ha preso la sua moto ..se posso chiedere》
Disse lui in tono basso concentrandosi sulla strada.
Il castano sentendosi spiazzato vagò con lo sguardo per poi pensare  una possibile scusa.
《Mi ha un po stancato a dire la verità...e poi non ero così invena di guidare 》
《Se le fa piacere mi chiami quando vuole cosi che io la possa prendere》
Disse sbrigativo il conducente .

Non capiva perché quell uomo 50enne era così a disagio e così poco tranquillo..in fin dei conti lo stava solo accompagnando a casa.
Il resto del viaggio fu in completo silenzio per poi arrivare finalmente nella grande,immensa ed lussuosa villa jeon.
Quella mattina,preso dallo shook non si era guardato attorno..non aveva potuto ammirare quel giardino,quelle fontane e soprattutto l immensa struttura in cui il suo personaggio viveva.

Aprì lo sportello e ringraziò l uomo che gli sorrise.
Nemmeno il tempo di poter chiudere la portiera che sentì una grave e rozza voce di un uomo alle sue spalle.
《Finalmente! Austita wang ma si rende conto che orario sia?? Mio figlio non può ritardare!》
Disse scontroso verso l uomo che aveva abbassato il capo.
Era stato così gentile invece...e anche molto veloce.

Quell uomo quindi,tanto brutto e tanto irascibile era il padre di jeon jungkook? Ebbene sì.
《Jungkook entra dentro che i fotografi sono già tutti pronti,non farmi esasperare anche tu ragazzo》
Disse in tono quasi minaccioso.
Mise non poco disagio al ragazzo,nel mentre l autista rimase allibito dal comportamento taciturno del ragazzo.

Era noto l odio che jungkook aveva nei confronti del padre.. quindi perché se ne stava zitto non attaccando all uomo che lo stava guardando con sguardo infuocato?
Era quello che si chiese appunto l uomo sulla cinquantina che rimase scioccato alla vista.
Nel mentre jimin,nascosto dentro al corpo di jungkook deglutì per il forte disagio..

Aveva di fronte a se uno dei più grandi imprenditori della Corea...come avrebbe dovuto comportarsi?

[.....]
Capitolo totalmente di passaggio..succederanno bordelliii weee..
PS vi sta piacendo?

REFLECTIONWhere stories live. Discover now