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Il costante rumore del pioggia,la quale sbatteva sul vetro della grande finestra,era l unico e il solo rumore a contornare la piccola ed angusta stanza.
I due ragazzi,accomodati l una accanto all altra,guardavano con scetticismo l anziana donna seduta difronte a loro.
Erano passate ore da quella mattina,la quale finendo gli orari scolastici si erano imbattuti in una delle più povere ed vecchie periferie della caotica Seoul,per pura ricerca di una vegente.
L orologio appeso in uno delle 4 mura segnava le 4 del pomeriggio,la quale scoccava secondo per secondo.

Il loro cammino era stato turbolento,oltre all ansia avevano il timore di non riuscire più a tornare alle vere origini,e questo dava solo più paura ai due.
La mano di jungkook,il biondo, era appoggiata sulla sua gamba e con frenesia sbatteva la pianta del piede sul grigio pavimento.
Solo quando jimin deglutì rumorosamente la donna oltre settantenne aprì di scatto i suoi enigmatici occhi color smeraldo.
Dava un aria di saccente,quasi provocatoria e i suoi modi inquietanti,a detta dei ragazzi,dava altro che timore.
La stanza angusta era ricoperti da  piccoli oggettivi dalla forma e colore angusto,appoggiati sopra i ripiani delle tante mensole la quale rendevano la stanza più piccola di quanto fosse.
La donna,seduta dietro ad un piccolo tavolino guardò i due ragazzi,li squadrò in modo tale da ricreare un atmosfera alquanto insolita.

Fu poco dopo lei,a rompere il silenzio creato, portandosi le mani ad intrecciarsi tra di esse ed appoggiare il suo rugoso mento.
《Allora miei giovani,cosa vi porta qui da me》
La voce roca della donna fece scattare i due mentre essa donava occhiate di incentiva alle due figure irrigidite.
Furono gli occhi di ella,tremendamente enigmatici, che incantarono jungkook.
《A-abbiamo delle domande da chiedere...e-ecco》

Disse tremante jimin,la quale era nascosto dalla slanciata figura di jungkook.
La donna pensò un attimo,mentre sotto un cassetto prese una piccola campanellina dal color dorato,la quale lo prese tra le sue dipinte dita e lo portò in alto.
Chiuse momentaneamente gli occhi prima di agitare l 'oggetto in modo tale da ricreare il tintinnio del fastidioso rumore.
L oggetto si fermò appena,pochi secondi dopo,mentre la donna scioccata aprì di scatto gli occhi.
《Che diamine...》

Era stata quella la risposta della donna,che ricomponendosi si lasciò andare agli sguardi scettici.
《Siete...?》
《Intrappolati l uno nel corpo dell altro? Si!》
La donna sospirò e con fare pensieroso si portò avanti con la sedia mentre con confusione andò a tastare uno dei tanti cassetti fino a trovare quello che tanto cercava.
Esaltò sotto gli occhi confusi dei ragazzi spazienti dallo strano comportamento della donna e con fare veloce jungkook parlò.
《Può andare dritta al punto signora vegente 》

La donna gli rivolse uno sguardo di pura noia mentre con il dito smaltato fece in segno di negazione.
《Ragazzo chiamami pure Esmera 》
Disse esaltata la donna mentre si portò più vicina col busto
《E il tuo nome mister so tutto io?》
《Jungkook,jeon jungkook 》
《Ohhhh il figlio di jeon! Ma quale piacere ragazzo》
《Non per me...e adesso arrivi dritta al punto 》

《Come siete noiosi..aish e va bene!》
La donna rise di gusto mentre alzandosi dalla sua postazione andò in un piccolo bobiluccio li appostato e prese da li due piccoli spaghi di raso ,decorosamente di un colore rosso sangue.
《Non siete ne i primi ne gli ultimi,succede quando tra il vostro cammino si intromette il destino,con silenzio entra man mano nelle vostre vite!》

La donna si recò nuovamente al suo posto e con in mano i due fili li appoggiò di fronte ai due ragazzi.
《Vedete questi due fili mh? È il percorso della vostra vita..adesso pensate di doversi intrecciare , è la stessa cosa con voi ,il nodo è il destino...siete destinati dei cieli in poche parole》
《Assurdo....》
《Assurdo si..impossibile no!》
《E-e come dovremmo fare》

la donna si accomodò al suo posto e portandosi tra le mani un mazzo  di carte le fece intravedere.
《Dovete lasciarvi andare ragazzi,date ascolto al vostro cuore e accettate il destino, è padrone di voi》
Disse seriamente la donna.
《Non provate assolutamente a combatterlo,è vendicativo》
La donna sparse le Sue carte in modo professionale sul tavolo,con  un giro della mano le 40 carte erano disposte l una avanti all altro in modo circolatorio.
《Mio caro jungkook,prendi rispettivamente 3 carte》

esso fece come richiesto mentre ad uno ad uno li posò davanti a lui senza girarle.
La donna incentivò il ragazzo ad alzare la prima carta alla sua destra.
《Campo di fiori,ottimo, rispecchia il tuo passato,sei stato molto felice?》
Chiese la donna e il biondo annuì, mentre con estrema lentezza girava la sua seconda carta.
《Una tomba funebre,hai perso dei cari jungkook?》

Alla domanda jungkook annuì mentre jimin,il castano,avvicinò la sua mano a consolare la sua stessa mano pallida,in segno di conforto.
Sorrise ad esso e con gesto più tranquillo girò la terza ed ultima sua carta,il futuro.
《Perché è bianco Esmera?》
《Oh...questo rende le cose più difficili》
I due ragazzi scattarono a quella confessione mentre la donna prese tra le Sue mani la carta bianca.

《È dovuto al tuo destino,deve scrivere lui il tuo futuro e questo fa intendere che esso sarà scritto anche da jimin,il tuo compagno 》
Non si chiesero tanto come sapesse il nome del castano ma bensì si soffermarono sull ultima parola della donna.
《I-in che senso mi scusi》
《Ma siete stupidi o cosa?! Siete destinati a stare insieme》
《CHE COSA?》

《Aish jimin tocca a te》
Disse la donna che si ricompose,prese le carte ,le mischiò e fece il suo teatrale gesto.
Jimin capì,e con velocità prese le sue 3 carte .
Girò la prima,il suo passato.
《Un bocciolo di rosa rinchiusa in delle spinate,profondo mio caro》
Jimin annuì e con un gesto veloce girò la seconda carta,il suo presente.

《Una farfalla ferita, caro che vitaccia》
Il ragazzo usò dell ironia provando un po ad alleggerire l atmosfera ridendo alla seria risposta di Esmera,la donna curiosa che leggeva le loro carte.
Fu uno scatto veloce il suo,la terza e ultima carta,il suo futuro, si ritrovò a spiazzare tutti i presenti.
《Il Cavalliere nero,la morte.》
La figura dello scheletro rivestita di un  nero pecie fece interdire le due figure rimaste scioccate.
La donna sospirò portandosi una mano sulla tempia.

Ci fu solo una grossa e fragorosa risata che ruppe quell inquietante silenzio.
《Oh andiamo che cazzata,senta,Asmera, noi adesso è meglio che ce ne andiamo ,non ho intenzione di sentirla un solo attimo di più per far spaventare un povero ragazzo è chiaro? Arrivederci 》
La reazione impulsiva lasciò ammutoliti gli altri due partecipi,mentre jimin strattonato da jungkook,il biondo,si ritrovò in pochi secondi al si fuori della piccola camera e così uscirono al di fuori,nella streatta strada di periferia.
Il tempo non si era calmato per niente,anzi era notevolmente peggiorato.

Il fracasso degli impetuosi tuoni che squarciavano intensamente il cielo di seoul fece impaurire jimin,che notevolmente scosso era sotto la piccola tettoia del posto mentre stringeva ancora la mano del biondo.
Esso si girò,capendo i numerosi pensieri del suo compagno.
《Jimin..senti..non  credere alle sue parole eh?》

《Se quella carta avesse ragione invece?》
《Stiamo parlando di una mezza cartuccia jimin-ah》
《E il destino? I primi noi siamo in questa assurda realtà!》
《Che siamo legati? Non c è bisogno di altre prove per crederlo, se il destino ci ha uniti è solo colpa sua 》
《Ma in qualche modo dovremmo pure risolvere il problema!》
《Ma non ci amiamo! Come vorrebbe che stessimo insieme se ha solo peggiorato le cose eh?》
《p-potremmo provare...》
《T-tu vorresti?》

《Siamo in questa situazione per un motivo jungkook...io ci credo.》
《Non lo so jimin...mi sembra tutto un sogno》
《Hai sperimentato tu con la tua pelle! Non è un sogno dannazione!》
Le piccole gocce che trasparirono schizzarono presto i due relativamente poco bagnati.
Il grido di jimin risuonò in quella piccola via,mentre infreddolito di lasciava cullare da quelle maledette lacrime salate.

《Ehy vieni qui jiminie》
Il ragazzo si ratristò al sol vedere la sua figura piangere e con precisione lo catturò nelle sue braccia.
《Ti prometto,che riusciremo ad uscirne okay? Non temere adesso piccolo 》

REFLECTIONWhere stories live. Discover now