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Sotto gli sguardi fugaci del signor jeon,jimin entrò dentro l abitazione in modo spaventato mentre l'afflusso delle persone che correvano nel grande salone lo lasciarono interdetto.
《Spero che tu non ti sia dimenticato dell articolo e dell intervista ragazzo,adesso sbrigati a vestirti in modo consono per l evento e non provare a scappare sono stato chiaro jungkook?》
Disse lui in tono freddo ed autoritario.

Jimin,spaventato,annui alle parole dell uomo e si diresse insieme ad una signorina nella sua camera.
Come poteva quell uomo essere la figura paterna di jungkook? Oltre a non assomigliarsi per niente si poteva intendere un loro pessimo rapporto.
Strattonato dalla ragazza diede un ultimo sguardo alla sala stra piena di gente con macchine da video presa e luci a contornare un elegante divano rosso.
Cosa diamine doveva fare?
Aperta la porta rivide la stanza di quella mattina perfettamente in ordine e con modo sbrigativo la figura femminile lo fece sedere sulla poltroncina in pelle.

《Cercherò di essere sbrigativa signorino la prego di essere paziente,i suoi vestiti sono già qui》
Disse a macchinetta la donna incominciando già a spalmare una buona parte del costoso fondotinta nella sua guancia.
Perché mai tutti avevano così timore di una sua risposta? Jungkook per quanto scorbutico non era mica un mostro.
La donna continuò a truccare con cura il viso sconcentrato del castano per garantire più naturalezza possibile.

Passarono i successivi 10 minuti e il ragazzo spazientito fece capire la sua seccatura alla truccatrice così dopo aver spennellato un dolce burro cacao sulle labbra secche si allontanò dal suo viso in senso di liberazione per il ragazzo.
Portò sulle braccia uno specchio così da far riflettere il viso truccato del giovane che stava posando.
Tutto quel trucco diete assai fastidio al castano.
Era veramente bello si,ma il jungkook naturale era mille volte meglio...sembrava quasi una bambola di porcellana.
《Metti questi adesso,tra meno di 10 minuti dovresti incominciare 》

《E-ehy scusa..potresti dirmi almeno cosa devo fare?》
Disse in tono insicuro il giovane.
La donna strabuzzo gli occhi per poi rispondere in tono meno agitato.
《Sii sorridente,annuisci e guarda la telecamera...non far trasparire il vero legame da tre e tuo padre mh?》

Disse sospirando la donna per poi rivolgergli una pacca sostenibile.
Usci successivamente dalla stanza lasciando li i capi da indossare.
Inutile dire che jimin capi meno di quanto si aspettasse e quella confusione lo stava solo facendo impazzire.
Decise quindi di muoversi visto che aveva più che timore dell uomo che si doveva ritenere il "padre di jungkook".

Sfilò i suoi vestiti in maniera sbrigativa e cercò con tutto se stesso ne di toccare,ne tanto meno di guardare il suo corpo scolpito.
Era un bugiardo se avesse detto che quel corpo non lo eccitasse.. ma mai l avrebbe detto ad alta voce.
Uscì i vestiti ben piegati dalla busta trasparente così da allargarli per vedere di cosa si trattasse.
Nelle sue mani aveva un vestito abbastanza rinomato visto il marchio di alta moda,si trattava di un giacca blue elettrico con tanto di pantaloni del medesimo colore insieme ad una camicia bianca assieme ad una cravatta.
Decise immediatamente di provare e si stupì del suo stesso riflesso.

Jeon jungkook era un vero spettacolo da vedere con quel capo addosso ed oltre ad ammirare il corpo asciutto si sistemò la chioma castana per dominare quel disastro.
Beh...si stava sbavando addosso da solo in poche parole.
Era veramente catturato da quel riflesso..jungkook era davvero bello...e questo jimin lo sapeva bene.
Uscì quindi dalla sua stanza messa a soqquadro con le poche ma essenziali cose della truccatrice.

Percorse tutto il tragitto del grande corridoio finché,prima di svoltare verso la sua sinistra per scendere e fare il suo dovere si soffermò a guardare il corridoio apposto.
Non notò mai quel singolo corridoio con una singola porta.
Curioso così girò i tacchi nella direzione della porta in legno.
Sorpassò i numerosi quadri fino a ritrovarsi nella principale porta alla fine del corridoio.
Non pensante il ragazzo decise di abbassare la manovella angusta visto che era ben diversa da tutte le altre.
Apri così la porta e una grande e buia stanza si intravide.

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