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Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo elaborato un lutto. Un processo che consiste in una serie di fasi che si susseguono una dopo l’altra e che ci permettono di assimilare e affrontare una perdita. Eppure, si tratta di un processo a volte così doloroso da costringerci a rimanere in una particolare fase più a lungo di quanto dovremmo.

Nonostante ciò, molte persone rimangono bloccate in una di queste fasi. Il rischio è di convivere con la negazione troppo a lungo, arrivando perfino ad abbandonarsi alla tristezza per il resto della propria vita.
La morte è terribile  non per il non esserci più ma,al contrario,per l esserci ancora e in balia di mutevoli ricordi,dei mutevoli sentimenti,dei mutevoli pensieri di coloro che restavano.
Solo coloro che evitano l’amore possono evitare il dolore della sofferenza. L’importante è crescere, attraverso il dolore, e continuare ad essere vulnerabili all’amore.

Questa era la suddetta teoria di park jimin.
Alla sua tomba,come a tutte su cui pianse,il suo dolore fu dedicato anche a quella parte di lui stesso che vi era sepolta.
Il tempo vi era fermato,l orologio con le lancette ferme come la sua testa ,che oltre a colei che aveva perso non riusciva a metabolizzare altro.

In loop le macchine che impazzivano, l assordante rumore d allarme e il suo ultimo ed impercettibile sospiro.
Park Minree morì una fredda notte di metà ottobre,nel bel mezzo di un processo giudiziario ad luci spente.

Nessun contratto,nessun ordinanza del giudice mai accreditato al suo fascicolo,una morte fantasma che non era risultata in nessuno di quelle fantomatiche carte.
Era ciò che il sistema voleva e che scrupolosamente aveva ottenuto.
Alla giovane donna fu concesso un funerale con solo sette aspettatore .

Ma abbiamo bisogno di tornare indietro,esattamente al giorno della sua morte.

                        18/10/2020

Erano esattamente le 2 e 48 quando il corpo freddo di park Minree vi era stato trovato.
8 e 21 riferito al primo genito park jimin.
4 giorni dopo la separazione con il piccolo hyunje.
4 giorni di calvario per jimin,e l ultimo che processò la morte.
Alla scoperta scioccante non vi fu nessuna reazione,né una lacrima,ne un grido disperato.

E quale dolore non è più risentito se non un grido d aiuto muto?
Park Minree non c era più,come del resto park jimin.
Era morta con lei una parte di lui e questo era sicuramente sotto gli occhi di jeon jungkook,unico e sola speranza che rimaneva al biondo.
Lo stringeva a lui ed rimaneva impressionato dal suo odore così fresco e così inebriante tanto da non volerlo dividere con nessuno,ed oltre a non lasciarlo più andare via .

Rimasti lì,di fronte ad una sala vuota ed accasciati sul pavimento freddo di quel centro ospedaliero.
Lui nemmeno piangeva più ,ne tanto meno si lasciò andare a quelle emozioni non ben chiare.
E questo a jungkook lo fece oltre che preoccupare.
Stringeva il corpo inerme di jimin,totalmente catturato dai vari ricordi che aveva con la sua adorata madre.

Adesso ricoperta di un lenzuolo bianco per segnare che lei fosse realmente deceduta.
La verità è che jimin era scoppiato,talmente era rotto che i piccoli frammenti del suo cuore non erano più in condizioni per essere messi al proprio posto.
Era letteralmente morto con lei,mentre veniva stretto da un jeon jungkook piangente ed amareggiato.

5 figure dietro di loro,impressionati e resi ammutoliti per ciò che  quell'immagine poteva trasparire.
Non compresero per quale motivo i loro due amici corsero a prima ora fuori dai cancelli della scuola,fu la strana reazione di jimin e la spericolata corsa di jungkook che spinsero i 5 giovani a preoccuparsi ed a seguirli nel bel mezzo di una giornata scolastica.
Fu il tutto ben chiaro ma non potevano capacitarsene chi,e perché.

Rimasero per alcuni minuti difronte alloro,rimanendo agghiaccianti dalla figura inerme di park jimin.
Eppure i minuti passavano,e loro man mano si avvicinarono.
Il primo fu kim taehyung,che camminando con la sua espressione affranta diede sfogo alla sua paura incominciando a piangere.

Strinse la schiena di jimin,non annunciando chissà quale discorso.
Il secondo fu kim namjoon, per poi susseguirsi il resto dei 3.
Rimasero lì,tutti e 7 abbracciati nel bel mezzo del corridoio ospedaliero non dicendo chissà che cosa.

Erano li per jimin, e jimin lo sentiva forte e chiaro.
Come loro sotto voce piangevano ed scaldavano il corpo infreddolito di jimin,la quale vi era in mezzo a quella strana formazione,ma cosi piacevole per lui,distrutto dalla radice.


22/10/2019

《Vorrebbe dire qualcosa signorino park?》
Chiarì il sacerdote quando finì la sua omelia alla defunta.
《Si,mi farebbe piacere 》
Disse il biondo,accigliato e coperto da un vestito nero totalmente fuori luogo per lui,ma doveva farsi bello per la sua mamma.
《Vorrei raccontare la tua storia mamma,di quanto tu abbia combattuto in questi anni e quanto tu sia stata un esempio per la mia vita.

Nacqui quando tu ebbi solamente 17 anni,amavi colui che era mio padre talmente tanto che scappasti di casa assieme a lui,promettendovi di vivere felicemente ostacolando il volere dei miei nonni.
Incosciente,probabilmente,ma un vero e proprio atto d amore che ti ha consumato negli anni.
Gli anni passavano e noi stavamo egregiamente grazie al lavoro notturno che conduceva mio padre.
Era entrato in una ditta di treni e riuscì a trovare un posto come banconista,avevo 8 anni ed già non mi mancava nulla,oltre l amore che quell uomo che mai mi aveva tollerato.

Anni dopo nacque il nostro piccolo hyunje,ed ero già pronto all odelescenza quando tu eri così bella e giovane,raggiante ed allegra.
Capi la mia diseguaglianza dalla società,sapete no,la scuola ci si insegna che la sincerità è prima di ogni cosa,bisogno essere sinceri e pieni di aspettative.
Feci coming out al mio 14esimo compleanno,e come regalo ebbi la separazione dei miei genitori.
Quell uomo mi ripudiò talmente tanto da volersene andare di casa,lasciando una moglie ed un bambino di poco meno 3 anni.
Ella cadde in rovina, si ammalò e di quella donna solare non ce ne fu più traccia.

Soffrì di bipolarismo,alcolismo e depressione negli ultimi 4 anni.
Lei in uno dei suoi momenti di ira mi picchiava,mi gridava e tanto altro ancora,ma sapete.. non ne farò mai una colpa,per quanto io dicessi che non era un suo comportamento, le sue parole le sentivo di notte tarda ed era quello che faceva più male.
Non le parole,ma il fatto che dopo qualche minuto che la sua ira si placava sul mio corpo,lei mi curava,mi donava amore incapace di capire cose le fosse successo qualche istante prima.

Era la mia condanna a morte anche se la mia miglior cura.
Adesso siamo qui,in 7, a celebrare un addio di cui ancora Non mi sento pronto.
Volevo dirvi la verità ragazzi,il park jimin che conoscete in verità è il figlio di una splendida donna che ha fatto di tutto per lottare,quello di cui io non sono capace mamma.

Mi hai lasciato,ma ti sei mai chiesta se io ce l avessi fatta senza di te?!.
Mi hanno preso hyun,tu sei Morta,dimmi cosa fare perché mi sento terribilmente soffocato.
Ma tranquilla...starò bene.
Accanto a me ho jungkook,ed è l unico di cui io possa realmente innamorarmi.

Ho conosciuto questi 5 ragazzi stupendi e sono qui mamma,sono qui per te e per me,perché gli amici si vedono nel Momento più disperato evidentemente.
I-io sto bene mamma...non preoccuparti troppo.
Puoi finalmente riposare in pace》




[....]
Scusatemi per il capitolo un po confusionario,spero abbiate compreso ciò che sta realmente accadendo.
Mi spiace abbandonare questo personaggio come park hyunje, ne ero molto affezionata.
Siamo giunti ad una parte cruciale dove dovete in primis concentratevi soprattutto nei prossimi per capire ciò che ne rimane di questa storia,ossia gli ultimi capitoli.
Grazie Ancora🥺👌

REFLECTIONWhere stories live. Discover now