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Dolce e crudele sentimento
a volte ci coglie nello stesso momento,dolore interiore e silenzioso lamento nel pianto si sfoga questo  tormento.
Ella ci atterra,  il cuore ci spezza lacrime calde...quanta amarezza.
Lacrime gonfie di tanta cupezza
un'angoscia profonda e la vita...
nulla più conta.》

Era ciò che disse park jimin esattamente qualche ora prima,e come da tormenti inusuali erano fisse nella mente di jeon jungkook.
Passarono 2 giorni dall accaduto, esempio flagrante di ciò che stava accadendo alla mente condizionata del biondo.
Quel giorno dalle fredde temperature era ciò che tanto contava per il piccolo hyunje,il suo ottavo compleanno.

Dal risveglio del biondo non cambiarono assolutamente nulla,oltre i pianti e i rimproveri da parte di jungkook,le visite inaspettate dei ragazzi e la madre stranamente silenziosa.
Insomma,una tortura per jimin,rinchiuso in quelle 4 mura volendo solo un po di pace interiore .

Non volle raccontare assolutamente niente di quello che successe quella notte,ne come ne perché si ritrovò con oltre 100 grammi di metadone .
Insomma, tutto andava alla rovescia,come il tempo per lui che si era destabilizzato da giorni.
Se fosse effetto delle bombe che aveva nel sangue? Molto probabilmente.
Sembrava quasi surreale vedere park jimin ridotto in uno stato quasi vegetativo,in effetti non che parlasse molto,né tanto meno mangiasse.
Stava lì ore ed ore seduto su quel letto a guardare serie tv narcisiste che ogni tanto passava in rete.
Non che seguisse la trama,guardava solamente un punto fermo a lui favorevole a non pensare a niente.

Vi starete chiedendo che diamine gli sia preso ma la verità è che nemmeno lui lo sapeva,non percepiva oltre che vuoto totale.
Tale comportamento fu visionato dai dottori,confermato e fatto allarmare il moro reso totalmente frastornato.
Non era il corpo di jimin che non rispondeva,bensì la sua mente.
Era come in uno stato di blackout ed era palese agli occhi di tutti.

Aveva staccato la spina,aveva preferito sperimentare la morte invece di capire cosa volesse dire "combattere ".
Era stanco,era stufo di tutto ciò che gli girava attorno.
E cosa più orribile c è se non perdere se stessi?.
Era ciò che stava capitando a jimin la quale era inusuale a tutto ciò che gli circondava.
Che reazione strana penserete...ed eppure questo oblio per lui non era per niente male.

Era rinchiuso quasi nei suoi pensieri, a ricordare i momenti storici di felicità tanto nascosti per lui.
Ed eppure anche se ci provasse non ricordava una singola cosa che veramente riuscisse a ritenere felicità.

Ricordava quando nacque hyunje,inizialmente geloso del nuovo arrivato non ne fu così tanto gradito,ed eppure crescendo era diventato ciò che lo spingeva a correre sempre più forte.
Ricordava spesso anche jungkook,ragazzo per il quale stava perdendo la testa man mano che i giorni passavano.
Che fosse pronto? Non lo sapeva nemmeno lui.
Era tremendamente confuso e pensarci non era una delle sue migliori idee.

Voleva tanto scappare da quel anello di solitudine.
Quella giornata era il fatidico ritrovo per il piccolo hyunje,reso oramai privo di felicità per la situazione del suo hyung,ma ugualmente decise di festeggiare insieme ai suoi più cari.
Decisero infatti di creare una mini festa nella stanza 109,occupante il giovane biondo adesso dormiente.
Fu jungkook a svegliarlo qualche ora dopo, quando finalmente si occuparono di cio che serviva .

La stanza era decorata pressoché colorata con piccoli palloncini e stelline filanti per decorare al meglio ciò che era di quella stanza ospedaliera.
《Hai dormito bene?》
Chiese pazientemente jungkook,seduto sul letto accanto a lui .
《C-credo di si》
《Ti senti meglio?》
《S-si》

《Oggi è il compleanno di hyunje,voleva tanto stare con te》
Disse jungkook prendendo per mano il biondo la quale sorrise impeccabilmente.
《Me lo ricordavo,speravo tanto di festeggiare a casa 》
《Lo so...ah ho trovato un qualcosa oggi a casa tua..non so se sia quello che penso io maa》
Disse lui mentre si alzò dalla sua postazione per dirigersi verso una scatola vicino all ingresso.
L aprì non sconfezionandola del tutto facendo intravedere quella macchinina rossa.
Macchinina rossa che jimin ricordava bene.

《È il tuo regalo per hyun?》
Chiese sorridende jungkook,smascherando i suoi ultimi 3 giorni di pianto.
Ebbe in risposta solamente un segno da parte di jimin,annuendo con stanchezza.
《È molto bella, sicuramente gli piacerà》
《Speriamo..》
Il continuo mordersi l inteno guancia di jungkook stava diventando estenuante per quanto le sue doti di attori pessime stavano dando i suoi frutti ad un jimin assente.

Buttò le mani a peso morto verso i suoi fianchi,dondolandole in senso di sconforto totale e confusione sedendosi nuovamente sul letto ospedaliero.
《Jimin,prima che arrivi tua madre..., vuoi dirmi qualcosa?》
Jungkook incentivata sempre jimin a parlare di cosa effettivamente successe quella sera,per la stessa sera quindi propose quella domanda a jimin sperando in un suo sfogo personale ma come da routine ricevette un ridicolo "niente "
Per come vide jimin spegnersi sotto i suoi occhi lo aveva terrorizzato,e non poco.

Sentiva che ci fosse un qualcosa,un qualcosa di rotto nel loro rapporto che solo jimin poteva capirne la gravità.
Gli era rimasto accanto,talmente vicino da farsi le prime due notti dopo aver ascoltato le lamentele del suo hyung namjoon.
Era terrorizzato dal cambiamento radicale di jimin, e questo lo notarono anche i loro amici .

Essi ci furono nei 2 giorni,verso il tardo pomeriggio combaciando l orario di uscita dei due familiari di jimin.
Sarebbe stato un enorme problema se i 7 si fossero incontrati visto che i ragazzi erano ignari della grande bugia che jimin si era portato avanti da anni.

Non chiesero dei genitori,né tanto meno perché jimin si ritrovasse in quello stato.
Yoongi fu il più sensibile,l unico che non riuscì a trattenersi dal piangere davanti al viso spento di jimin.
Jin rimase basito da quella nuova realtà come del resto tutti gli altri.
Jimin era rinchiuso nel suo stato mentale,inverosimile alla madre.
Ed è per questo che se prima jungkook gli stesse

parlando,adesso si ritrovava i 3 davanti a lui,come un flash.
L ordine del tempo,delle parole o comunque dei trascorsi non erano più al loro posto,o almeno nella sua testa.
Aveva dei vuoti continui,spezzoni che nemmeno ricordava più.
Una situazione estremamente particolare e soprattutto rischiosa per la sua salute mentale.
Ovviamente il metadone, sostanza allucinogena,con aggiunta di farmaci e calmanti,aveva triplicato quello stato di confusione totale che lo portarono a rimanere impalato al soffio docile del bambino per spegnere le candeline.

Non sentiva nulla,nemmeno i battiti delle mani della madre resa di lato a destra,di fronte a lui il bambino sorridente e jungkook accanto a stringere la sua vita.
Aveva portato una torta al cioccolato come piaceva a jimin,ma questo ovviamente nemmeno se ne rese conto.

Rimase impalato lì con gli occhi terribilmente lucidi a vedere come quel bambino gli sorridere e che lui in quel preciso momento non sentiva nessun tipo di emozione,nulla...il vuoto.
Sentiva terribilmente ovattato e jungkook se ne rese conto per quello strano stato vegetale del biondo.

Si avvicinò a lui e disse un qualcosa che nemmeno potette udire .
Non senti nemmeno l urlo del bambino allo scarto del suo regalo e questo fece solo piangere il biondo.
Perché tutti si muovevano e lui no? Quasi a rilento.

Voleva tanto urlare,scappare e rimanere per sempre nelle braccia di jungkook,e allora cosa lo bloccava?
Era jimin stesso a non sapersi dare una risposta.

Una cosa era certa però.
Stava impazzendo.




[...]
Buonasera ragazze,oggi anticipo la pubblicazione così mi concentro meglio sui prossimi capitoli.
Mi scuso in anticipo se troverete errori ma è stato scritto oltre le 4 del mattino quindi non fateci caso ahah.
Per chi ha ben capito jimin si trova in una sorta di limbo mentale quasi come un blackout .
Spero mi sia fatta capire al meglio perché è un argomento che non tutti portano avanti;cioè la sensazione di "perdere se stesso".
È un argomento difficile e abbastanza serio che vorrei portare alla perfezione per quanto mi sia possibile.
Spero vivamente di non aver toccato tratti delicati per voi♡

REFLECTIONTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang