Capitolo 6

2.2K 178 11
                                    




La mia amicizia con Jungkook, stava piano piano crescendo; quella sera era rimasto a mangiare da me e mi aveva raccontato un po' di cose: abitava in un monolocale poco fuori dal centro, vicino alla periferia, lavorava in questo locale da un anno circa e come già sapevo, spacciava per "arrotondare" e se gli capitava andava a rubare in qualche ristorante o bar per comprarsi la droga. Ero rimasto un po' scombussolato dalla tranquillità con cui me ne aveva parlato, sembrava che per lui questo fosse la normalità e non se ne vergognava per niente. Quello che invece non aveva voluto dirmi, era la storia della sua famiglia, avevo provato con qualche inganno a scoprire di più ma lui non si era fatto fregare, e così ho preferito lasciar perdere pensando che, quando sarebbe stato il momento giusto, lui mi avrebbe raccontato tutta la sua storia. Quando gli avevo chiesto il perché lui la mattina era sempre davanti alla mia università, si era messo a ridere rispondendo un " sai quanti soldi ci faccio a vendere cocaina ai figli di papà?" mi prendeva in giro quasi tutto il tempo, e se prima questo mi faceva infastidire, adesso, avevo iniziato a prendere i suoi giochetti con leggerezza, unendomi alla sua risata che poco a poco sembrava sempre più sincera e spontanea.

Avevo dovuto affrontare anche i miei amici e il mio ragazzo, e se i primi mi avevano compreso, conoscendo il mio carattere esuberante e socievole, Baekhyun era ancora contrario a questa mia "quasi" amicizia con il moro; io ero stato fermo sulla mia posizione cercando di farlo calmare e raccontandogli poco sulla vita di Jungkook, ma il giusto per farli capire che non era per niente una minaccia. Così adesso dopo due settimane dal primo incontro con il, non piu tanto misterioso ragazzo, era tornato tutto al proprio posto: Studio, lavoro, amici di sempre e un nuovo amico. Ogni qualvolta che potevo, uscivo prima la mattina per passare una mezz'ora con lui sulla solita panchina e quando la sera tardi uscivo dal lavoro, me lo ritrovavo fuori dal locale con una sigaretta in bocca ad aspettarmi per fare un pezzo di strada insieme. Lui usciva dal lavoro un'oretta prima e, invece di tornarsene a casa sua, mi aspettava per accompagnarmi a casa e per far due chiacchiere. Avevo notato anche, che fossero sempre di meno i giorni in cui vedevo i suoi occhi rossi, e naturalmente la mia mente piena di speranza, aveva incominciato ad elaborare, capendo che faceva sempre meno uso di sostanze stupefacenti magari grazie alla nostra amicizia. Ero convinto che se una persona nuova come me, fosse entrata nella sua vita, lui sentendosi meno solo, sarebbe riuscito ad uscirne e io ero contento di vedere i piccoli traguardi che stava facendo anche nell'aprirsi un po' di più con il sottoscritto.

Era sabato sera, e avevo deciso di andare a ballare con la mia piccola compagnia; io e Jimin avevamo il giorno libero e proprio il biondo aveva proposto questa uscita di gruppo per divertirci come dei normali ragazzi della nostra età. Ero sul divanetto mentre sorseggiavo il mio secondo drink, il mio migliore amico era in pista insieme a Jin e Hoseok, mentre il mio ragazzo era con me, Namjoon e Yoongi intorno al nostro tavolo. Stava andando tutto sommato bene fino a quando un Jimin troppo ubriaco per intendere e volere fece ritorno con un ragazzo nettamente famigliare ai miei occhi -"TaeTae guarda chi ho trovato qui" dire che mi stavo per strozzare con la mia bevanda era un eufemismo; la mia testa scatta inevitabilmente verso Baekhyun trovandolo con espressione tra lo scioccato e l'incazzato -" che ci fa lui qua Taehyung?" sbatto più volte le palpebre per riprendermi dal mio stato di trance -" io non" ma la sua voce mi interrompe facendo incazzare ancora di più il mio ragazzo al mio fianco -" ero qui per i fatti miei e lui" indica Jimin -" mi ha rapito trascinandomi qua, tutto qui damerino" Baekhyun si alza di scatto fronteggiandolo –" occhio a come parli drogato posso farti finire dietro le sbarre con una sola telefonata" sentendo quelle parole prendo una manica della camicia di Baekhyun tirandola a malapena per ottenere la sua attenzione -" smettila Bae" mi guarda con occhi infuocati per un attimo e poi si rigira verso Jungkook che sembra molto tranquillo -" non mi piace che uno scarto come te stia intorno al mio ragazzo quindi sparisci sia da qui che dalla sua vita" mi alzo di scatto mettendomi in mezzo tra loro due -" Baekhyun mi stai facendo arrivare al limite!! che ti prende smettila!" dopo questa mia frase leggermente urlata, mi aspettavo di tutto da lui certo ma non mi sarei mai aspettato di sentire la guancia bruciarmi così tanto da non capire che mi avesse appena tirato una bella cinquina. Bae non lo aveva mai fatto, non si era mai permesso di toccarmi con cattive intenzioni, sicuramente non era la prima volta che litigavamo, ma come ho gia detto, non mi ha mai alzato le mani. -" cosa-" neanche il tempo di finire la frase che il silenzio che si era creato intorno a noi poca fa, fu interrotto da una botta potentissima; Jungkook aveva appena tirato un cazzotto in pieno viso al mio ragazzo; lo aveva tirato talmente forte che potrei giurare di aver sentito il rumore dell'osso del naso spezzarsi –"Jungkook ma sei matto!" la mia faccia ha assunto sicuramente un'espressione di puro shock dopo quel suo gesto, invece la sua, come sempre è calma e fredda come se fosse normalità tirare un pugno dritto sul naso -" sei un figlio di puttana adesso si che ti ficco dritto in galera stronzo!!" Yoongi e Nam tirano su Baekhyun e lo portano fuori seguiti dagli altri -" andiamo Tae bisogna fargli controllare il naso" Jimin mi tira per il polso ma io punto i piedi per terra staccandomi dalla sua presa -" andate voi io vado a casa" cammino velocemente fuori dal locale senza dare ascolto al mio amico e senza salutare Jungkook troppo scosso dal momento, con la testa che inizia a farmi male e la voglia di strapparmi i capelli per la frustrazione.

Sono arrabbiato con tutti sia con Bae sia con Jungkook ; il primo non doveva permettersi di toccarmi in quel modo e il secondo sicuramente non ha aggiustato le cose usando la violenza. Dopo pochi metri mi senzo afferrare per un braccio e strattonarmi all'indietro –"cazzo fermati " Jungkook mi guarda intensamente fulminandomi con lo sguardo –" sei uno sfigato che scappa dalle cose?" la mia guancia ancora brucia e lui, notando sicuramente il rossore ci appoggia piano le nocche sempre molto fredde, a quel contatto mi riprendo e mi scanso quasi scottato –" non mi toccare" il volume della mia voce si alza e lui porta la mano lungo al suo busto, prendo un respiro profondo sentendo gli occhi lucidi –" non dovevi tirargli un pugno anche se eri incazzato, vuoi che la gente pensi veramente male di te?" una risata amara gli esce da quelle labbra sempre screpolate –" a me non interessa cosa pensa la gente ed è vero che sono un drogato" ingoio un groppo e una lacrima riga la guancia colpita –" smettila di dire così e fai qualcosa per far capire agli altri che-" Jungkook per la prima volta da quando lo conosco mi urla in faccia tanto da farmi indietreggiare spaventato –" smettila tu Taehyung! Cosa vuoi da me? Smettila di pensare che cambierò le mie abitudini solo perché adesso mi sono fatto conoscere da te!! A me non interessa un cazzo, non mi interessa cosa pensi tu o cosa pensano gli altri" il mio viso ormai è del tutto bagnato da lacrime salate; sentire queste cose urlate in faccia mi ha fatto male, so che non sono nessuno per aiutarlo a cambiare la sua vita, ma infondo un po' ci speravo e non so neanch'io il perché. Rimaniamo a guardarci negli occhi per qualche secondo finché lui non distoglie lo sguardo –" vai a casa sta per piovere" e se ne va, lasciandomi in mezzo ad una strada da solo con la mente piena di pensieri ma il cuore vuoto.

YOUR LIGHTOù les histoires vivent. Découvrez maintenant