Capitolo 38

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Tre settimane. Tre fottute settimane da quando mi hanno dimesso dall'ospedale con l'obbligo però di non sforzarmi per non aprire la ferita. Naturalmente Jimin mi portava tutti gli appunti possibili e immaginabili per stare al passo con le lezioni. Io d'altro canto, avevo solo quello in mente. Studiare per passare l'ultimo esame e finalmente laurearmi per iniziare una nuova avventura della mia nuova vita. Studiare a casa incessantemente, si era anche rivelato un buon modo per tenere la testa occupata dal resto. I miei genitori erano rimasti con me per i primi dieci giorni ma poi li avevo quasi obbligati a tornare a Daegu per rimanere da solo. Non volevo parlare di cosa era successo e tanto meno volevo parlare di Jungkook. Mentirei se dicessi che non avevo provato a chiamarlo venti volte al giorno per la prima settimana, ma lui, ovviamente, mi aveva bloccato o aveva cambiato numero di telefono per non permettermi di chiamarlo. Al mio capo avevo raccontato vagamente cosa mi fosse successo e lui, gentile e dolce com'era, mi aveva promesso che non mi avrebbe licenziato anche se avessi dovuto stare a casa per mesi e mesi. Lo avevo ringraziato e con un abbraccio mi ero chiuso la porta del locale alle spalle sperando in un arrivederci il più vicino possibile. Jimin e gli altri venivano spesso a casa mia per cercare di togliermi la testa dai libri, ma quando finivo per arrabbiarmi loro facevano un passo indietro per lasciarmi il mio spazio. Una sera avevo, comunque, dovuto mettere da parte lo studio per consolare il mio migliore amico. Mi aveva raccontato che si era finalmente dichiarato a Yoongi ma che questo lo aveva gentilmente rifiutato perché voleva bene ad Hobi e non poteva ricambiare i suoi sentimenti. Un po' capivo Yoongi, ma vedere il mio piccolo Chim con le lacrime agli occhi, aveva fatto più male di quanto pensassi e dopo una lunga ma profonda chiacchierata, io e il mio migliore amico, ci eravamo promessi di stare insieme per sempre sottolineando il fatto che l'amicizia è più importante di un amore. Anch'io mi ero lasciato andare con Jimin sul fatto di quanto stessi male per Jungkook. Non avevo avuto il coraggio di aprire quella lettera, non volevo leggere cosa aveva da dire, non volevo sentire scuse sul perché mi avesse abbandonato e non ero pronto a dirgli addio. Stavo malissimo, mangiavo poco e dormivo tre o quattro ore a notte quando riuscivo a prendere sonno. Avrei tanto voluto svegliarmi da questo brutto incubo tra le sue braccia, con il suo petto nudo attaccato alla mia schiena e con le nostre gambe intrecciate dopo aver fatto l'amore per ore e ore. Ma dopo una settimana di risvegli dovuti agli attacchi di panico, avevo ormai compreso che tutto questo non era altro che la realtà. Lui se n'era andato e io stavo morendo giorno dopo giorno.


-" si Jimin non ti preoccupare finisco di studiare marketing e poi mangio" il mio amico mi guarda dubbioso ma poi annuisce dandomi un bacio sulla guancia e chiudendosi la porta di casa mia alle spalle. Ormai mancano soltanto tre giorni per l'ultimo esame che mi permetterà poi di laurearmi. Anche se non sono uscito per seguire le lezioni, oltre a Jimin, anche i professori mi hanno mandato parecchie email sul programma e quindi anche se sto studiando da casa, mi sento finalmente pronto. Finisco di fare gli schemi e chiudo il libro togliendomi gli occhiali per poi massaggiarmi gli occhi stanchi. Sono stato tutto il pomeriggio con la testa sul libro di marketing e adesso la sento scoppiare. Vado in cucina per bere un po' d'acqua e quando torno di là per mettere al loro posto tutti gli appunti e libri, un foglietto piegato perfettamente attira la mia attenzione. So già di cosa si tratta ma non ho mai avuto il coraggio di aprirlo. Non sono di solito una persona che scappa dalle difficoltà anzi, ma ho paura di prendere un attacco di panico mentre sono solo a casa, quindi faccio la prima cosa che mi salta in testa: tiro fuori il telefono e chiedo al mio migliore amico se può tornare indietro per farmi forza. È giunto il momento di chiudere anche questo capitolo della mia vita.


-" grazie Chim" gli accarezzo i capelli setosi e lui mi regala un sorriso che mi fa sciogliere -" sai che io ci sarò sempre no?" Alza il suo piccolo mignolo facendomi ridacchiare ma non ci penso due volte prima di intrecciare il mio al suo. -"okay" butto fuori tutta l'aria possibile mentre con una mano stringo quella di Jimin e con l'altra tremante prendo il foglio aprendolo. Subito la sua scrittura forse un po' troppo perfetta mi fa mordere il labbro per non iniziare a piangere -" avanti Tae questo ti servirà per chiudere un capitolo della tua vita oppure ti aiuterà a capire se ne varrà la pena o meno chiuderlo" annuisco mentre la prima lacrima scende e tiro su con il naso sedendomi poi meglio sul divano. " Tigre, lo so che mi starai odiando più di quanto io non odi già me stesso ma ho dovuto farlo. Taehyung sei entrato nella mia vita come un uragano e mi hai travolto con la tua spensieratezza e felicità che io ormai avevo perso dalla morte di mio padre. Non pensavo che il nostro stupido incontro ci avrebbe portato tutta quella felicità ma anche tutta la tristezza che abbiamo condiviso. Mi hai aiutato quando ero ferito, hai ascoltato la storia della mia infanzia, mi hai sorriso e mi hai insultato e tutto questo in sei mesi. Non scorderò mai la tua faccia quando ti facevo i dispetti e tu mettevi un adorabile broncio che avrei tanto voluto baciare ma che per paura non ho fatto, non dimenticherò mai i tuoi occhi così taglienti da farmi uscire pazzo e il tuo sorriso che mi faceva chiedere se io lo meritassi davvero di vedere. So che hai già capito il perché di questa mia scelta. Non potevo continuare a farti male, a toglierti la vita che ti eri costruito. Mi sento maledettamente in colpa Tae, tutto ciò che hai passato è stato per colpa mia, sono un casino e sono stato un codardo a non essere stato in grado di lasciarti andare prima. Se ci fossimo incontrati diversamente, se io non avessi avuto tutti questi problemi con la droga, allora non ti avrei mai lasciato andare perché tu ai miei occhi sei la perfezione. Mi sono innamorato di te come il sole si innamora della luna ma loro, come noi, sono destinati a non stare insieme e questa è la mia punizione per aver commesso tanti crimini. Tu una volta mi hai detto che volevi essere la mia luce e lo sei stato. Sarai sempre quella luce che mi da la forza di cambiare, di migliorare e oltre a farlo per me, lo faccio per te voglio che tu, anche se lontano, sia orgoglioso di me. Ti amo Taehyung, anzi, ti amo tigrotto e non farti abbattere mai da nulla io in qualche modo sarò sempre con te. come la luna che è sempre illuminata dal sole tu sei la mia luce. Tuo, sempre e per sempre, Jeon Jungkook.

-" Tae Ei" non riesco a togliere gli occhi sul foglio. Non voglio lasciarlo andare, non voglio sentirmi perso perché è così che mi sento da quando non è più con me, perso, solo, vuoto. -" Jimin" tremando chiamo il mio amico non riuscendo a fermare le lacrime e i singhiozzi -" non c'è la faccio Chim ti prego aiutami non c'è la faccio" mi prende il viso tra le mani accarezzandomi le guance e parlandomi con voce calma -" Tae respira ti prego" scuoto la testa e mi porto la mano con il foglio al cuore -" Tae va tutto bene okay? Ci sono io qua" chiudo gli occhi e li stringo forte. Le narici si dilatano il più possibile per catturare aria -" portami Jungkook Jimin ti prego mi sento morire" mi abbraccia e io mi appiglio con tutte le forze che ho a lui. Rimaniamo così per minuti interi fino a quando, troppo stanco, mi lascio andare contro il suo petto -" Taehyung" faccio un verso per fargli capire che non mi sono addormentato e lui smette di accarezzare i miei capelli scompigliati -"dopo che diamo l'esame vuoi venire con me a Busan? Forse possiamo chiedere in giro e magari riuscirai a trovarlo, hai il diritto di parlarci, hai il diritto di vederlo anche se per l'ultima volta o per provare a chiarire con lui" mi alzo di scatto sbarrando gli occhi ancora lucidi e gonfi -" davvero?" Jimin annuisce e mi guarda con dolcezza -" io farei tutto per te Tae"






Bhe che dire questo capitolo ha fatto male a scriverlo, un po' perché siamo praticamente alla fine e un po' perché mi ha fatto tornare in mente dei ricordi personali. Comunque grazie per chi si sta affezionando a questa storia non me l'aspettavo per niente!!! A sabato 💜

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